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martedì 10 gennaio 2017

Pinguini, merendine


Da quando negli ultimi anni ho scoperto la glassa pinguino mi viene voglia di glassare ogni cosa. Si tratta di un composto ottenuto miscelando burro di cacao fuso e cioccolato fuso, lo scopo è quello di rendere più sottile lo spessore del cioccolato in modo che il dolcetto addentato abbia questa croccante crosticina senza che si avverta il fastidio di mordere qualcosa di troppo duro e spesso. C'è però un limite: il prodotto da glassare deve essere congelato, così facendo per shock termico avviene una sorta di temperaggio e la glassa di asciuga immediatamente. Queste merendine (ricetta di Montersino, Croissant e Biscotti) sono da 10 e lode, farete felici grandi e piccoli, magari se vengono realizzate appositamente per i più piccoli optate per una bagna analcolica, anche se questa è molto leggera. 



Pinguini, merendine 

Ingredienti per un quadrato da 24 cm (circa 12 pezzi)

Per il biscotto classico di riso:
120 gr di tuorli
180 gr di albumi
156 gr di zucchero semolato
120 gr di farina di riso (o di frumento)
30 gr di amido di riso (o di frumento)

Per la bagna:
55 gr di zucchero liquido al 70%
55 gr di acqua
12,5 gr di liquore alla vaniglia

Per il ripieno:
250 gr di crema spalmabile gianduja

Per la glassa:
300 gr di cioccolato al latte (io fondente)
300 gr di burro di cacao (io 100 gr)

Per decorare:
80 gr di granella di nocciole


Procedimento

Per il biscotto classico di riso:
Scaldare albumi e zucchero portandoli a 45°C, mescolando continuamente con una frusta. Versarli nella planetaria con la frusta e montare fino ad ottenere una bella meringa soda ma lucida (se diventa opaca vorrà dire che avrete montato troppo). Setacciare farina e amido di riso insieme. A macchina spenta unire, in più tempi, i tuorli e amalgamare con una spatola dal basso verso l'alto, facendo ruotare bene la ciotola. Incorporare poco per volta le polveri procedendo con movimenti rapidi e decisi per non smontare il composto. Livellarlo in due teglie rivestite da carta da forno distribuendo delicatamente il tutto con una spatola a gomito. Lo spessore deve essere uniforme e di circa di 0,5 max 1 cm. Cuocere in forno ventilato a 230°C per 5 minuti, dovrà dorarsi ma non bruciare. (E' normale se durante la cottura si formino delle bolle d'aria, spariranno una volta fuori dal forno). Attendere circa 5-10 minuti, poi eliminare il foglio di carta da forno e lasciar raffreddare completamente il biscuit.

Per la bagna:
Miscelare insieme i tre ingredienti e versarli in un biberon da pasticceria, oppure procedere successivamente con un pennello.

Per l'assemblaggio:
Con un quadro di acciaio (da 24 cm) coppare i due fogli di biscuit. Rivestire un piatto con carta da forno, adagiare sopra il quadro e uno dei due biscuit. Inzuppare bene (ma senza esagerare) e stendere la crema gianduja, precedentemente scaldata al microonde per renderla un pò più fluida. Adagiare sopra il secondo biscuit e bagnare anche questo. Congelare. Tagliare in 2 parti e ricavare poi circa 12 triangoli regolari. Infilare alla base di ognuno uno stecco per ghiaccioli sollevando i lembi di un biscuit. Congelare nuovamente.

Per la finitura:
Sciogliere il cioccolato e incorporare il burro di cacao fuso. Versare la glassa su un bicchiere alto e stretto. Immergere i pinguini tenendoli per lo stecco. Guarnire i lati passandoli nella granella di nocciole. Adagiarli su una teglia rivestita da carta da forno e lasciar cristallizzare completamente la copertura.



Consiglio:  si possono fare i pinguini con confettura di albococca e glassa al cioccolato fondente o con confettura di fragole e glassa al cioccolato bianco.

lunedì 9 gennaio 2017

Torta Caprese di Montersino

Tessuti e porcellane Green Gate
Tortiera in silicone Pavonihttp://pavonidea.com/it/tortiera-tonda_frt003.html


Una torta senza lievito in cui l'unico agente lievitante è l'aria incorporata prima nel burro e poi negli albumi.
Una torta in cui è presente un bel po' di burro ma in cui è assente la farina di frumento.
Un dolce partenopeo famoso che purtroppo non avevo mai assaggiato prima d'ora e che essendo di Montersino è sicuramente una garanzia, non dico di originalità ma di bontà. Non parlo di originalità perchè sulla rete ho letto pareri contrastanti, i campani sostengono che nella vera ricetta sia presente il cioccolato fondente, qui invece solo il cacao. Insomma questa sarà pure un'interpretazione ma direi che è buona.

Tessuti e porcellane Green Gate
Tortiera in silicone Pavoni

Torta Caprese di Montersino

Ingredienti per uno stampo da 20 cm:
225 gr di farina di mandorle

Per la montata di burro:
150 gr di burro
112,5 gr di zucchero a velo
120 gr di uova intere
20 gr di tuorli
25 gr di cacao amaro in polvere

Per la montata di albumi: (ne serve la metà)
60 gr di albumi
75 gr di zucchero semolato

Per la finitura:
q.b. di mandorle a filetti 
q.b. di gelatina neutra 


Procedimento:
In un tegame scaldare albumi e zucchero semolato, arrivando intorno i 45°C. Trasferire il composto nella ciotola di una planetaria con frusta e montare fino ad ottenere una meringa lucida. Mettere da parte (servirà metà della dose descritta ma nessuna macchina riuscirebbe a montare un quantitativo così piccolo).
Nella stessa ciotola con frusta versare il burro morbido in pomata e lavorarlo ottenendo una sorta di crema. Unire lo zucchero a velo e montare a lungo inglobando bene l'aria. A parte sbattere con una forchetta le uova intere con i tuorli e colare il composto a filo nella montata di burro (procedere molto lentamente altrimenti il burro di separa). Una volta assorbito bene spegnere la macchina. Unire il cacao amaro setacciato e mescolare con una spatola. Unire in più tempi anche la farina di mandorle e mescolare bene (si può mescolare con cura, non c'è grande rischio di smontare la massa dato che è una montata di burro).
Incorporare la meringa mescolando con una spatola dal basso verso l'alto. Imburrare molto bene la tortiera in silicone e cospargere il fondo con le fettine di mandorle. 
Inserire il composto in un sac à poche (facoltativo) e distribuirlo bene nella tortiera, partendo dal centro, verso l'esterno. Arrivare a metà stampo. Non battere la tortiera per non compromettere l'aria incorporata durante le montate. Cuocere in forno, a 180°C per 20 minuti (io ho cotto a 170°C per 40 minuti perchè dopo 20 minuti la torta era ancora cruda). 
Estrarre il dolce dal forno e lasciarlo raffreddare per almeno 20 minuti, poi risvoltarlo con molta attenzione
Capovolgere e lucidare la superficie con la gelatina o spolverare con zucchero a velo inserendo una tazza grande al centro, in modo che solo il bordo sia bianco di zucchero. 

Tessuti e porcellane Green Gate
Tortiera in silicone Pavoni



Nota: 
- per una versione meno classica si possono sostituire le mandorle con qualsiasi altra frutta secca
- si conserva per diversi giorni a temperatura ambiente senza seccarsi

giovedì 5 gennaio 2017

Mini piadine con salame, philadelphia e lattuga

Piatto da portata Easy Life Design


Ho perso il conto delle volte che ho fatto queste mini piadine di Montersino. Provate con tutti i ripieni possibili. Di recente ho rifatto e immortalato queste... buonissime e perfette per l'aperitivo.

Piatto da portata Easy Life Design


Mini piadine con salame, philadelphia e lattuga

Ingredienti per 24 pezzi: (a me ne sono venute sempre 36-37)

Per le piadine:
150 gr di farina 180 W
60 gr di latte intero
40 gr di strutto (o burro, io uso lo strutto)
4 gr di lievito per dolci non vanigliato
2 gr di sale

Per la guarnizione:
100 gr di salame ungherese 
140 gr di philadelphia 
30 gr di lattuga riccia
q.b. di olio extravergine d'oliva
q.b. di pepe


Procedimento

Per le piadine:
Nella planetaria con il gancio versare la farina, il sale, il lievito e un il latte. Ammorbidire lo strutto (o il burro) e unirlo poco per volta all'interno dell'impasto. (Si può fare lo stesso procedimento a mano, anzi, per una porzione così piccola, l'impasto fatto in macchina non viene bene). L'impasto dovrà essere lavorato poco tempo, dovrà essere grezzo e non troppo morbido. Far riposare il tutto almeno 2 ore in frigorifero (l'ideale sarebbe mezza giornata, può stare fino a 2 giorni, il senso è che sia ben freddo e rilassato). 
In un piano leggermente infarinato stendere la pasta con un mattarello arrivando allo spessore di 2 mm, quindi con un coppapasta (meglio se festonato) coppare dei dischetti di 5 cm di diametro. Cuocerli su una padella calda a fiamma non troppo alta facendoli dorare da entrambi i lati.

Per la guarnizione:
Stendere uno strato di pellicola su un piano di lavoro leggermente inumidito, sopra posizionare un altro strato accavallato di circa 5 cm a quello sotto. Adagiarvi sopra uno strato di fettine di salame in modo ben fitto, senza lasciare vuoti. Coprire con un foglio di pellicola e battere con le mani in modo da appiattire meglio, poi eliminare il foglio. Se il philadelphia è sodo ammorbirlo leggermente al microonde o lavorarlo a parte con una forchetta. Versarlo al centro del salame e con la spatola a gomito spostare il formaggio dal centro verso l'esterno, in modo che il prosciutto resti fermo. Coprire una fila iniziale (quella vicino a noi) di lattuga riccia e dare una grattatina di pepe. Arrotolare con il supporto della pellicola prima e delle mani dopo, sigillare molto bene e chiudere a caramella, poi arrotolare bene sul tavolo. Semi congelare in modo che possa indurire. Eliminare la pellicola, rifinire i lati e con un coltello ben affilato tagliare a fette di 1,5 cm. Fare uno spuntoncino piccolo di maionese sopra ogni piadina e disporre sopra il condimento. Condire la superficie di ogni piadina con olio e pepe. 

Piatto da portata Easy Life Design


Consiglio: sia le piadine che il rotolo possono essere congelati, separatamente, e usare all'occorrenza. Il giorno del servizio basterà mettere il rotolo in frigorifero e dopo mezz'ora tagliare a fette e rimettere in frigorifero. Le piadine possono essere scongelate passando dal freezer al forno, basteranno pochi minuti per farle rinvenire.

mercoledì 4 gennaio 2017

Bignè di Di Carlo

Tappetino microforato Pavoni


Dopo tantissimo Montersino ecco una splendida ricetta di Di Carlo, non è molto diversa dalla ricetta di Luca, indice che i grandi spesso giungono alle stesse conclusioni. Felice di averla provata, sinceramente non avevo mai ottenuto bignè migliori, merito anche di una diversa tipologia di cottura che sfrutta il tappetino microforato. Cottura davvero eccellente, stentavo a credere i miei occhi. Chi lo molla più questo tappetino! Sono sicura che questo post possa essere utile a molti, controllando la cronologia del blog mi accorgo che questo post di qualche anno fa, relativo ai bignè di Montersino, sia uno dei più cliccati.


Tappetino microforato Pavoni


Bignè di Di Carlo

Ingredienti:
184 gr di acqua
160 gr di burro
180 gr di farina 00 150-160 W (io 180 W)
280 gr di uova intere (io 310 gr)
3,2 gr di sale

Procedimento:
In un pentolino versare acqua, burro a pezzetti e sale. Sfiorare il bollore, unire la farina tutta d'un colpo e cuocere sempre sul fuoco per circa 2 minuti (io a fiamma medio bassa). Versare il composto nella planetaria con foglia, azionare la macchina e (io dopo pochi secondi) unire un uovo per volta, aspettando che venga ben assorbito prima di aggiungere il successivo. Arrivare ad ottenere un composto liscio e cremoso. Versare la pasta choux su un sac à poche con bocchetta liscia n.10, modellare i bignè non troppo distanziati e ben disposti su teglie leggermente imburrate senza carta da forno (la ricetta cita le teglie microforate, io ho provato a farne una parte modellandoli sopra un tappetino microforato adagiato sulla griglia da forno). Cuocere a 180-200°C (io 200°C) per 15-17 minuti (io 22 minuti), con valvola chiusa per i primi 10 minuti (io 12 minuti con forno chiuso e per il resto del tempo con un cucchiaio di legno sul portellone, in modo da far uscire fuori l'umidità e consentire al bignè di asciugarsi meglio).

Note: avendo usato una farina 00 sicuramente dal W più alto dei 150-160 W previsti in ricetta ho dovuto usare più uova


A destra con cottura microforata, a sinistra con cottura su teglia senza tappetino



Riporto qui sotto la versione di Montersino, in modo da crearne una sorta di specchietto. (Il post completo lo trovate qui).

Ingredienti:
185 gr di acqua           
165 gr di burro
175 gr di farina
25 gr di latte intero
270 gr di uova intere
Un pizzico di sale

quindi...

25 gr in più di liquidi
5 gr in più di burro
5 gr in meno di farina
10 gr in meno di uova

martedì 3 gennaio 2017

Gateau di patate di Montersino con bufala, provola e zucchine


Ennesima versione vegetariana di questo buonissimo gateau di patate di Montersino, buono, saporito, equilibrato e con una gradevole presentazione. Insomma un rustico più po' chic, perfetto per tutte le occasioni.
Buon anno a tutti voi, spero abbiate trascorso splendide feste, ricche di famiglia, amore, cibo.




Gateau di patate di Montersino con bufala, provola e zucchine

Ingredienti per una tortiera da 18 cm: (4 porzioni)
750 gr di patate 
50 gr di parmigiano (io 25 gr)
40 gr di burro
35 gr di tuorli
45 gr di albumi
Un goccino di latte (io 40-45 gr)
100 gr di zucchine (solo la parte verde)
150 gr di mozzarella di bufala
100 gr di provola dolce 
q.b. di sale
q.b. di pepe
q.b. di noce moscata
q.b. di prezzemolo

Procedimento:
Lavare, pelare e spuntare le zucchine. Tagliare a julienne la parte verde delle zucchine e farle rosolare in padella con un filo d'olio, un pizzico di sale e una grattatina di pepe.
Lessare le patate (partendo da acqua fredda con un pizzico di sale), pelarle quando sono ancora calde e schiacciarle. Aggiungere sale, noce moscata, burro morbido a cubetti, prezzemolo, pepe. Assaggiare. Poi unire le uova. Aggiustare la consistenza con il latte, si deve ottenere un composto morbido ma più denso di un purè. Imburrare uno stampo e cospargere di pan grattato. Distribuire una parte del composto. Fare uno strato con la mozzarella, uno con le zucchine e uno con la provola. Chiudere con altre patate distribuendo il composto con le mani umide o con il dorso di una spatola umida. Versare il composto avanzato in un sac à poche con bocchetta a stella. Lucidare con tuorlo sbattuto e spolverizzare di pan grattato. Cuocere in forno a 200°C, io ventilato, per circa 35 minuti (o comunque sia fino a doratura). Far intiepidire e poi sformare o lasciare nella stessa tortiera. Servire caldo o tiepido. 


sabato 12 novembre 2016

Passatelli in brodo


Sicuramente i puristi di questo fantastico piatto un po' storceranno il viso perchè il brodo dovrebbe essere "leggero" e sgrassato, più limpido di quello delle foto. Ma a me avanzava dell'ottimo brodo "strong" avanzato da uno spezzatino e nonostante il protagonista di questo piatto dovesse essere l'impasto dei passatelli io direi che l'accoppiata delle due cose è stata il massimo. Questo è un comfort food... è una coccola!



Passatelli in brodo 

Ingredienti per 3-4 persone

Per l'impasto:
120 gr di parmigiano grattugiato 
120 gr di pan grattato (meglio se di pane secco, raffermo di qualche giorno, e poi tritato)
165 gr di uova (3) 
q.b. di noce moscata
q.b. di scorza grattugiata di limone
q.b. di sale
Un pizzico di farina

Altro:
2 litri di brodo di carne poco salato


Procedimento:
In una spianatoia mescolare parmigiano, pan grattato, noce moscata, scorza di limone grattugiata (solo la parte gialla!) e un pizzico di sale. Versare al centro le uova e impastare fino ad ottenere un composto omogeneo e sodo. Far riposare l'impasto almeno 20 minuti coperto da pellicola (2-3 ore di riposano consentono di migliorare ancor di più la consistenza dei passatelli in cottura che resteranno più sodi). Dividere l’impasto in 2 o 3 palline, spolverizzare di farina e schiacciarle nell’apposito attrezzo dei passatelli che è simile allo schiacciapatate ha solo i fori più larghi (in origine si usava un ferro apposito).
Tagliare ad una lunghezza di 3-4 cm e tuffarli direttamente nel brodo o su un canovaccio pulito e infarinato, per poi versarli nel brodo subito dopo (non devono seccarsi!). Far emergere i passatelli e scolarli (servono 4-5 minuti di cottura).
Servire il piatto ben caldo e a piacere insaporire con ancora una grattugiata di formaggio e pepe nero.



Consiglio:
- l'impasto può essere conservato in frigorifero per un intero giorno, all'occorrenza però deve tornare a temperatura ambiente prima di essere utilizzato
- se il composto è troppo duro unire un goccino di brodo, se è troppo molle unire un pizzico di farina
- il brodo non deve essere troppo saporito in modo da risaltare la sapidità dei passatelli

venerdì 11 novembre 2016

Panna cotta al cacao con chantilly allo zabaione


Un buonissimo dessert, goloso e buonissimo. La chantilly allo zabaione è una delle creme più interessanti mai provate nell'ultimo periodo, la crema pasticcera al Moscato è fantastica! Ricetta tratta dai libri di Montersino, nello specifico Le Dolci Tentazioni e Peccati di Gola.



Panna cotta al cacao con chantilly allo zabaione

Ingredienti per 6 bicchieri (da 19 cl) o per 18-20 bicchierini da 6 cl

Per la panna cotta al cacao:
300 gr di panna fresca
75 gr di latte intero
60 gr di zucchero semolato
5,4 gr di gelatina in fogli (io ne ho usati 5 gr ma ne consiglio 4)
36 gr di crema base al cioccolato
6 gr di Marsala secco

Per la crema base al cioccolato: (se ne ottiengono circa 42 gr)
8 gr di zucchero semolato
8 gr di destrosio (si può sostituire con zucchero)
21 gr di acqua
16 gr di cacao amaro in polvere

Per la chantilly allo zabaione:
180 gr di crema zabaione (io 200 gr)
180 gr di panna fresca (io 200 gr)

Per la crema allo zabaione: (se ne ottengono circa 210 gr)
70 gr di zucchero semolato
50 gr di tuorli
13 gr di farina 00 
80 gr di vino Marsala secco (il mio era semisecco)
20 gr di vino Moscato (io Francesco Quaquarini)

Per la bagna al Marsala:
30 gr di zucchero liquido al 70%
15 gr di acqua
22,5 gr di Marsala secco

Per la finitura:
90 gr di cioccolato gianduia
36 gr di zucchero bucaneve


Procedimento

Per la crema base al cioccolato:
Portare a bollore l'acqua con lo zucchero semolato e il destrosio. Unire il cacao amaro in polvere e mescolare. Far raffreddare bene. (Si può raffreddare bene e velocemente con le fruste della planetaria).

Per la panna cotta al cacao:
Portare a bollore il latte con lo zucchero, unire fuori dal fuoco la crema base al cioccolato e la gelatina ben strizzata. Mescolare con cura quindi aggiungere il Marsala e la panna fredda.

Per la crema allo zabaione:
In una casseruola mescolare i tuorli con lo zucchero, unire la farina. Scaldare il Marsala con il Moscato, versarli sui tuorli sbattuti, rimettere tutto sul fuoco e cuocere fino ad addensamento (come una normale crema pasticcera). Raffreddare velocemente in un bagnomaria di acqua fredda e poi trasferire in frigo coprendo con pellicola a contatto facendola ben raffreddare per qualche ora. 

Per la chantilly allo zabaione:
Nella ciotola della planetaria con frusta versare la crema allo zabaione ben fredda con altrettanto panna fredda, quindi montare bene fino ad ottenere un composto spumoso ma non troppo stabile (leggermente colante).

Per la bagna al Marsala:
Mescolare bene tutti gli ingredienti.

Per il montaggio:
Con un colino a pistone (o una caraffina) versare la panna cotta al cacao nei bicchierini monodose fino a circa metà altezza. Il composto sarà piuttosto liquido.
Lasciar rapprendere in frigorifero per un'oretta (o per meno tempo in freezer). Inzuppare bene i dadini di pan di Spagna e con un cucchiaino posizionarli sopra la panna cotta. Terminare distribuendo in superficie la chantilly allo zabaione (io con un cucchiaio, ma si può fare con un sac à poche). Far rapprendere bene in frigorifero oppure congelare. 

Per la decorazione:
Decorare con riccioli di cioccolato gianduia, ottenuti raschiando il blocco di cioccolato con la lama di un grande coltello da cucina. Spolverizzare infine con lo zucchero bucaneve. (Oppure usare cioccolato plastico o andora cioccolato frullato fino ad ottenere una consistenza morbida da modellare con le mani e adagiare su ogni bicchiere, come ho fatto io). 




Consiglio: mi piace di più questo dolce se la panna cotta al cacao è molto meno e prevalga invece la chantilly allo zabaione.

giovedì 10 novembre 2016

Paris brest al salame ungherese e mousseline ai semi di finocchio


Una torta salata molto saporita e originale tratta da una raccolta di ricette salate del grande Montersino, il procedimento sembra lungo ma il risultato finale è decisamente soddisfacente, è una realizzazione adatta ai buffet ma non solo.



Paris brest al salame ungherese e mousseline ai semi di finocchio

Ingredienti

Per la pasta brisèe: (ho ridotto del 20% la dose originale)
80 gr di farina 180 W
40 gr di burro
20 gr di acqua
1,6 gr di sale

Per la pasta bignè: (ho ridotto del 30% la dose originale)
129,5 gr di acqua
115,5 gr di burro
122,5 gr di farina 180 W
189 gr di uova intere
25 gr di latte
17,5 gr di sale

Per la mousseline: (ho ridotto del 50% la dose originale)
100 gr di latte intero
25 gr di panna fresca
5 gr di amido di mais
5 gr di amido di riso
25 gr di formaggio grattugiato
1 gr di sale
30 gr di tuorli
75 gr di burro
6 gr di semi di finocchio (io 3 gr)
q.b. di noce moscata

Per la finitura:
140 gr di salame ungherese


Procedimento

Per la pasta brisèe:
Setacciare la farina sul piano di lavoro e creare una conca al centro. Unire il burro a dadini (non troppo duro nè troppo morbido), l'acqua (meglio se fredda) e il sale. Impastare il burro con l'acqua, poi incorporare un po' di farina per volta fino ad ottenere un composto omogeneo. Schiacciare l'impasto su un foglio di carta da forno e mettere in frigorifero a riposare per almeno un'ora (o in freezer per 20 minuti). 

Per la pasta bignè:
Mettere in una casseruola il burro tagliato a pezzetti, l'acqua e il sale, far sciogliere il burro e una volta che il composto ha preso il bollore unire la farina tutta in un colpo. Mescolare con una spatola fino a quando il composto si stacca dalle pareti. Versare nella planetaria con la foglia, unire il latte e versare dentro una piccola parte delle uova, lasciar incorporare bene, quindi unire a poco a poco, molto lentamente, il resto delle uova e girare a media potenza fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo. Mettere il composto in un sac à poche con bocchetta liscia n.14 (la mia n.16), formare una ciambella di 20 cm su una teglia unta (io ho disegnato il diametro su un foglio di carta da forno, ho girato il foglio e ho modellato la ciambella sopra questo). Si procede così: si fa un giro, accanto un altro giro e sopra, al centro come congiunzione dei due, si fa un terzo giro. Stendere la pasta brisèe allo spessore di 1 mm e coppare una ciambella della stessa dimensione di quella del bignè (io ho coppato da 20 cm e poi da 14 cm) e adagiarla sopra il bignè e cuocere in forno statico, con il cielo più alto del suolo, a 220°C per 12-15 minuti (io ho impiegato 20 minuti).

Per la mousseline:
Portare a bollore il latte. Nel frattempo miscelare gli amidi con la panna fredda, il sale e la noce moscata. Versare il composto sul latte caldo e mescolare fino ad addensamento. Unire i tuorli, appena sbattuti a parte, e mescolare per far addensare meglio la crema. Fuori dal fuoco mantecare con il formaggio e raffreddare velocemente portando a 22°C. Trasferire la crema nella bacinella della planetaria con una la frusta e incorporare il burro, anch'esso a 22°C, poco per volta, impastando a media velocità. Arrivare ad ottenere un composto soffice, spumoso e opaco. Terminare aromatizzando con i semi di finocchio leggermente pestati.

Per la finitura:
Una volta freddo (io l'ho tenuto 30 minuti in frigorifero) tagliare a metà (come fosse un panino) il Paris brest, farcire con la mousseline e sopra le fettine di salame ungherese. Chiudere con il coperchio e decorare la superficie con altre fettine di salame piegate a rosellina e fissate con stecchi di bamboo. 


mercoledì 9 novembre 2016

Marshmallows di Martha Stewart

Tessuti e porcellane Green Gate


Ricordate i marshmallows fatti un po' di tempo fa? Eccoli qui.

Questi sono uguali, ho solo provato la versione "colorata" e coppata per renderli rotondi. Che dire, buoni e soffici e perfetti per creare tante cose, dal MMF (se non sapete cosa sia cliccate qui) ad uno snack dolce. 


Tessuti e porcellane Green Gate

Marshmallows di Martha Stewart

Ingredienti:
230 gr di zucchero semolato
1 cucchiaino di sciroppo di glucosio
12 gr di gelatina in fogli
45 gr di albumi
87,5 gr di acqua
1 cucchiaino di estratto di vaniglia o di menta 
Colorante per alimenti (facoltativo)

Altro:
Zucchero a velo
Olio di semi


Procedimento:
Idratare la gelatina in acqua fredda. In un pentolino versare l'acqua, lo zucchero e lo sciroppo di glucosio. Cuocere fino a 130°C. Quando lo sciroppo arriva intorno i 120°C versare gli albumi nella planetaria e iniziare a schiumare, non dovranno montare realmente. 
Quando lo sciroppo è cotto unire la gelatina ben strizzata e versare il tutto a filo sugli albumi, il tutto a media velocità della frusta. Dopodichè aumentare la velocità al massimo montando per 10 minuti esatti. Si otterrà un composto bianco e denso. Dopo qualche minuto le fruste formeranno dei filamenti, è normale, via via che la gelatina addensa il composto. Aggiungere a piacere un pò di colorante in polvere e proseguire.
Spennellare un velo di olio sui bordi di un quadro di acciaio poggiato su un foglio di carta da forno anch'esso leggermente unto. Spolverizzare bene di zucchero a velo. Versare il composto di marshmallow livellando bene con un cucchiaio leggermente oliato, in modo da dare una forma piuttosto uniforme. Spolverizzare leggermente di zucchero a velo.
Far asciugare bene a temperatura ambiente 2-3 ore o, ancora meglio, un'intera notte. Tagliare a cubi.




Consigli:
- si conservano benissimo ma al riparo dall'umidità per oltre 2 settimane
- si possono usare per realizzare il marshmallow fondant

martedì 8 novembre 2016

Mozzarella in carrozza


Che le cose fritte siano buone è un dato di fatto, ma fritte e filanti sono il massimo della golosità salata. Avevo sempre fatto la mozzarella in carrozza di forma quadrata, come i pan carrè, e con panatura di pan grattato (sbagliando!), ma Montersino è sempre il top e non si poteva non provare questa variante eccezionale. 



Mozzarella in carrozza

Ingredienti 

Per la mozzarella in carrozza:
16 fette di pan carrè
300 gr di mozzarella fiordilatte
q.b. di uova intere
q.b. di farina
q.b. di sale
q.b. di pepe
8 acciughe sott'olio
16 foglioline di basilico

Altro:
q.b. di olio per friggere (io di semi di arachidi)

Per i pomodorini spadellati:
q.b. di pomodorini
q.b. di sale
q.b. di pepe
q.b. di olio extravergine d'oliva
1 spicchio d'aglio



Procedimento

Per la mozzarella in carrozza:
In una ciotola sbattere le uova con una forchetta e insaporire con un pizzico di pepe. Tagliare il pan carrè in dischi circolari usando un coppapasta (oppure farlo con il pane senza crosta). Tagliare la mozzarella a fettine non troppo sottili, di circa 1 cm. Sopra una fetta di pan carrè disporre la mozzarella e una foglia di basilico e mezzo filetto di acciuga. Chiudere con la fetta di pan carrè, pressare bene.
Passare velocemente il pan carrè nella farina e poi velocemente nell'acqua fredda (il senso è farlo laddove si usasse pane raffermo, come da tradizione), bagnare nelle uova lasciando riposare qualche minuto. Friggere in olio caldo (io 170-175°C) versato abbondantemente in padella (io in una pentola alta). Sigillare bene i lati con le mani per evitare la fuoriuscita della mozzarella. Girare per far dorare anche l'altra parte. Scolare, passare in forno a 200°C per 3-4 minuti in modo da far fondere bene la mozzarella. Salare la superficie. 

Per i pomodorini spadellati:
Soffriggere uno spicchio d'aglio in camicia, unire i pomodorini, spadellare a fiamma alta e condire con sale, pepe e basilico.

Per l'impiattamento:
Disporre in un piatto un pezzo intero e un pezzo tagliato a metà, servire con i pomodorini spadellati. 

Note: il fritto dove fuori c'è l'uovo, senza pan grattato, sarà morbido e non croccante