Ogni anno pubblico una ricetta diversa delle chiacchiere, ma stavolta, ripubblico la ricetta che io trovo perfetta (ecco perchè "chiacchiere 2"): quella di Iginio Massari, ricetta che avevo provato anche lo scorso anno (e che trovate qui). Mai avevo avuto bolle così esplosive, fitte, grandi, mai avevo ottenuto così tanta leggerezza e croccantezza. Sono davvero uniche. Le ho fatte assaggiare alla famiglia, agli amici, ai miei nuovi vicini di casa e tutti le trovano eccezionali. Stavolta, con maxi friggitrice e sfogliatrice elettrica è stato molto più semplice farle, addirittura ho raddoppiato la dose, e meno male perchè quasi no ne sono rimaste più.
Chiacchiere 2 di Iginio Massari
Ingredienti:
500 gr di farina manitoba (io 430 gr Spadoni 330 W e 70 gr Lo Conte 420 W)
60 gr di zucchero semolato
60 gr di burro morbido
175 gr di uova intere
5 gr di sale
50 gr di Marsala
La buccia grattugiata di 1 limone (il mio limone intero pesava 120 gr)
1 bacca di vaniglia
Altro:
q.b. di olio di semi di arachide
q.b. di zucchero a velo
Procedimento:
Lavorare a mano partendo dalla farina disposta a fontana oppure inserire la farina nella bacinella della planetaria con gancio, unire lo zucchero, il sale, le uova poco per volta e il burro morbido a pezzetti, unire la vaniglia, la scorza grattugiata di limone e il Marsala lavorando fino ad ottenere un composto omogeneo e ben lavorato. (Io preferisco la lavorazione a mano). Coprire con pellicola e far riposare un'ora a temperatura ambiente (con un riposo di due ore noto che le bolle vengono fuori meglio, ma forse è solo una coincidenza). Tagliare a pezzi, spolverare bene di farina (l'impasto è un po' morbido e grezzo in questa fase) e stendere molto sottilmente arrivando allo spessore desiderato
(io solitamente mi fermavo n.6, stavolta ho usato la tacca n.7. La mia parte macchina parte da 0 e arriva a 9, il n.7 consente una sfoglia sottilissima ma non troppo fragile, ho fatto vari tentativi ed è stato quello più convincente, la mia "nonnapapera" è della Marcato, per avere un metro di confronto con chi ha la stessa macchina). Ogni pezzo va prima ripassato su se stesso più volte e poi si procede per assottigliare. Rifinire i bordi e con una rotella tagliapasta dentata ricavare dei rettangolini e inciderli al centro, oppure creare dei serpentini mediamente lunghi (10-15 cm) e larghi circa 1-1,5 cm.
Io divido l'impasto iniziale in 4 parti, lavoro una parte per volta, inizio a riscaldare l'olio, formo le strisce, ricavo le forme, mi fermo e inizio a friggere le chiacchiere senza lasciarle stazionare troppi minuti ferme sul piano di lavoro. Terminati tutti spengo la padella/pentola con l'olio, procedo con le strisce e le forme della seconda parte di pasta e nuovamente torno a friggere. Così facendo oltretutto l'olio non supererà mai una determinata temperatura. A proposito, trovo che quella più idonea non supera i 170°C.
Immergere pochi pezzi per volta, girarli per far dorare uniformemente e scolare su carta assorbente. Spolverare con abbondante zucchero a velo e conservare in un contenitore, anche di plastica, resisteranno a lungo mantenendo la fragranza e la croccantezza.
Spolverare con abbondante zucchero a velo.
(io solitamente mi fermavo n.6, stavolta ho usato la tacca n.7. La mia parte macchina parte da 0 e arriva a 9, il n.7 consente una sfoglia sottilissima ma non troppo fragile, ho fatto vari tentativi ed è stato quello più convincente, la mia "nonnapapera" è della Marcato, per avere un metro di confronto con chi ha la stessa macchina). Ogni pezzo va prima ripassato su se stesso più volte e poi si procede per assottigliare. Rifinire i bordi e con una rotella tagliapasta dentata ricavare dei rettangolini e inciderli al centro, oppure creare dei serpentini mediamente lunghi (10-15 cm) e larghi circa 1-1,5 cm.
Io divido l'impasto iniziale in 4 parti, lavoro una parte per volta, inizio a riscaldare l'olio, formo le strisce, ricavo le forme, mi fermo e inizio a friggere le chiacchiere senza lasciarle stazionare troppi minuti ferme sul piano di lavoro. Terminati tutti spengo la padella/pentola con l'olio, procedo con le strisce e le forme della seconda parte di pasta e nuovamente torno a friggere. Così facendo oltretutto l'olio non supererà mai una determinata temperatura. A proposito, trovo che quella più idonea non supera i 170°C.
Immergere pochi pezzi per volta, girarli per far dorare uniformemente e scolare su carta assorbente. Spolverare con abbondante zucchero a velo e conservare in un contenitore, anche di plastica, resisteranno a lungo mantenendo la fragranza e la croccantezza.
Spolverare con abbondante zucchero a velo.
Conservare in un contenitore, anche di plastica, resisteranno a lungo mantenendo la fragranza e la croccantezza.
Note:
- ho provato a far riposare l'impasto un'oretta in frigo ma non è cambiato nulla rispetto al riposo a temperatura ambiente
- è sempre meglio creare le chiacchiere e friggerle man mano, senza lasciarle a lungo sul piano di lavoro. Le chiacchiere fritte subito dopo aver steso la pasta crea molte più bolle
mi hai fatto venire voglia di chiacchiere! Quest'anno ancora non ho avuto la possibilità di farle!
RispondiEliminaBella ricetta, chissà perché l'uso della Manitoba! Anche io ho notato che facendo in anticipo le sfoglie seccano e non fanno le bolle come appena fatte!!!
RispondiEliminaBellissime..queste! anch'io provo sempre ricette diverse, mi hai convinto proverò questa e le farò dorate spero come le tue...!!
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