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venerdì 13 marzo 2015

Fettine agli aromi


Ricordate la cipolla pastorizzata al vino rosso? Ecco uno dei modi per utilizzarla. Questi sono dei buonissimi biscottini salati, ma davvero fantastici, forse i migliori in assoluto, non sono belli purtroppo perchè non sono riuscita a dargli una bella forma ma credetemi valgono la pena di essere divorati.
Ancora una volta una prelibatezza salata di Montersino.



Fettine agli aromi

Ingredienti per 24 pezzi

Per la frolla:
180 gr di farina 00
110 gr di burro
24 gr di maltitolo
45 gr di parmigiano grattugiato
20 gr di tuorli
30 gr di uova intere
20 gr di latte intero
2 gr di sale

Per le fettine alle olive:
40 gr di olive nere
40 gr di cipolla pastorizzata al vino rosso
8 gr di basilico
q.b. di origano secco

Per la cipolla pastorizzata al vino rosso:
70 gr di cipolla rossa
30 gr di vino rosso
10 gr di olio extravergine d'oliva
Un pizzico di sale



Procedimento

Per la cipolla pastorizzata al vino rosso:
Tagliare la cipolla a dadini. Metterla in un contenutore di plastica o di ceramica da microonde, aggiungere il sale, il vino rosso e l'olio. Coprire con pellicola adatta alla cottura. Cuocere al massimo della potenza per 8 minuti. Raffreddare il più velocemente possibile e conservare in frigorifero in un barattolo ermeticamente chiuso.

Per la frolla:
In una planetaria con la foglia montare il burro morbido con il formaggio grattugiato, il maltitolo e il sale. Quando il composto risulta ben amalgamato ma non troppo sbiancato e spumoso aggiungere le uova intere, i tuorli e il latte miscelati insieme. Aggiungere la farina in due volte e lasciar incorporare senza impastare troppo. Togliere l'impasto della planetaria. Unire le olive nere a pezzetti, il basilico tritato finemente, l'origano e la cipolla scolata bene dal vino.
Alla seconda parte unire le noci e la maggiorana tritate molto grossolanamente.
Stendere i composto in un quadro di acciaio (il mio 14x14x4), distribuendolo solo da una parte, in modo da ottenere un blocco da 4 cm di altezza. Metterlo a raffreddare in freezer per almeno un'oretta. Staccarlo dal quadro, tagliare a fettine di 7-8 mm di spessore, di dimensione 4x3 cm o 4x4 cm. Adagiarle su una teglia rivestita da carta da forno e riporre in frigorifero per 10 minuti. Nel frattempo scaldare il forno. Cuocere, in modalità ventilata, a 170°C per 20-22 minuti, fino a quando saranno ben dorati. Far raffreddare bene e poi servire. 

mercoledì 11 marzo 2015

Crostata armonia di caramello


Wow, wow e ancora wow. Questa è stata l'esclamazione al primo assaggio di questa crostata. Non è la semplice crostata, è una sorta di torta che resiste più giorni in frigorifero (se mai non venisse spazzolata in fretta), una torta di Montersino, quindi una vera garanzia. C'è il croccante, il soffice e tanti meravigliosi contrasti di sapore. Certo, non è leggera, è una bella botta calorica, ma quando ce vò ce vò! :p


Alzatina Easy Life Design

Crostata armonia di caramello

Ingredienti per una tortiera da 23 cm

Per la pasta frolla:
250 gr di farina 00
150 gr di burro
100 gr di zucchero a velo
40 gr di tuorli
1/2 bacca di vaniglia Bourbon

Per il caramello salato:
180 gr di zucchero semolato
180 gr di panna fresca
70 gr di sciroppo di glucosio in polvere
30 gr di burro
3 gr di sale
1 bacca di vaniglia Bourbon

Per la mousse al cioccolato caramellato (ho diminuito le dosi originali del 40%):
660 gr di panna fresca
120 gr di zucchero semolato
90 gr di tuorli
180 gr di cioccolato fondente al 70%
6 gr di gelatina in fogli

Per la frutta secca caramellata (ho diminuito le dosi originali del 55%):
98 gr di zucchero semolato
37 gr di acqua
93 gr di nocciole tostate
93 gr di mandorle intere con la bucia
46 gr di pistacchi interi
4,5 gr di burro di cacao

Per la decorazione:
100 gr di cioccolato fondente al 70%
2 gr di colore alimentare spray oro


Procedimento

Per la pasta frolla:
Lavorare nella planetaria il burro morbido con lo zucchero a velo e la vaniglia. Unire a filo i tuorli e completare con la farina setacciata. Far riposare il composto in frigorifero, ben coperto da pellicola o carta da forno, per almeno un'ora.

Per il caramello salato:
Portare a bollore la panna e metterla da parte mantenendola calda. Far caramellare a secco lo zucchero partendo da un pentolino molto caldo. Unire lo sciroppo di glucosio e far caramellare pure questo, quindi decuocere con la panna bollente. Togliere dal fuoco, aspettare che il composto arrivi a 50°C e unire il burro a pezzetti, il sale e la vaniglia. Tenere da parte. (Può stare tranquillamente diverse ore a temperatura ambiente, si manterrà morbido).

Per la mousse al cioccolato caramellato:
Portare a bollore 180 gr di panna (quindi il 73% del totale) e metterla da parte. Far caramellare a secco lo zucchero e decuocere con la panna bollente. Fuori dal fuoco unire il cioccolato a pezzettini. Mescolare e far sciogliere il tutto. Una volta ottenuto un composto omogeneo unire la gelatina, precedentemente idratata, e i tuorli. Una volta raggiunti i 30°C unire il resto della panna semi montata. Coprire con una pellicola a contatto e mettere a riposare in frigorifero per diverse ore (io circa 3-4 ore, deve rassodare). 

Per la frutta secca caramellata:
Far cuocere acqua e zucchero a 119°C, quindi unire la frutta secca calda e tritata grossolanamente. Mescolare continuamente finchè il composto è completamente caramellato. Una volta diventato colore caramello togliere dal fuoco e unire il burro di cacao. Mescolarlo bene e versarlo subito su un piano per farlo raffreddare. Tenere i frutti secchi lontani tra loro.

Per la crostata:
Imburrare bene il fondo della tortiera (sceglietene una dai bordi alti) e rivestirla con la pasta frolla precedentemente stesa (non imburrate i bordi!). Pareggiare i bordi con una rotella tagliapasta lasciando un'altezza maggiore di quelli previsti (in cottura si abbasseranno parecchio), bucherellare il fondo. Coprire con un foglio di carta da forno e poggiare sopra dei pesi (io pietre ben pulite). Lasciar raffreddare in frigorifero per circa 30 minuti. Cuocere in forno, statico, a 180°C per circa 15 minuti. Eliminare i pesi e la carta e proseguire la cottura per altri 8-9 minuti. Far raffreddare poi estrarre dalla tortiera (io ne ho usata una a cerniera). 
Stendere sul fondo uno strato di caramello e coprire con uno di frutta secca caramellata, spalmare di nuovo il caramello e poi la frutta secca. Terminare con la mousse al cioccolato lisciando bene con una spatola. Mettere la mousse avanzata in un sac à poche con bocchetta (la mia rigata, n.12). Distribuirla a ciuffetti sulla crostata. Poi cambiare bocchetta e creare ciuffi diversi nel resto della superficie (la mia a stella, n.6).

Per il disco di cioccolato:
Versare il cioccolato fuso e ancora caldo su una lastra di marmo congelata e ripulita di brina. Spatolare molto velocemente. Coppare prima un cerchio e poi un disco utilizzando un anello di diametro inferiore. Completare con lo spray color oro. (La stessa operazione è meglio farla temperando il cioccolato, il cerchio sarà più preciso e perfetto).
Completare il dolce posizionando sopra il disco e la granella di frutta secca caramellata. Servire a + 4°C.



Conservazione:
La crostata si conserva per 3 giorni in frigorifero e per 6 mesi in freezer a -18°C.

lunedì 9 marzo 2015

Crema di piselli e uovo pochè



Al contrario delle vellutate, più corpose e grasse perchè prevedono panna, latte e/o burro, le creme sono decisamente più leggere. Il procedimento è sempre uguale, si parte da un soffritto (più intenso con olio, più dolce con burro), si aggiunge la verdura scelta e il brodo che può essere vegetale o tratto dalla stessa verdura. Il brodo può essere sostituito dall'acqua ma ovviamente sarà meno saporito. Da una bella lezione di Montersino su una puntata vista tempo fa su Alice ne è nata questa semplice ma super gustosa ricetta.
L'uovo pochè poi è una vera chicca.



Crema di piselli e uovo pochè

Ingredienti per 4 persone:
1 lt di brodo vegetale 
500 gr di piselli (meglio se freschi ma vanno bene anche surgelati)
100 gr di parmigiano grattugiato
50 gr di cipolla bianca
30 gr di burro
q.b. di foglie di salvia
q.b. di sale
q.b. di pepe

Per l'uovo pochè:
4 uova
1 lt di acqua
200 gr di uova intere
100 gr di aceto bianco

Per la finitura:
q.b. di cerfoglio
q.b. di olio extravergine d'oliva


Procedimento

Per la crema:
Preparare un brodo saporito ma non troppo salato (con sedano, carote, cipolle, patate e qualche pomodorino).
In un tegame soffriggere la cipolla tagliata finemente con del burro. Unire un goccino d'acqua in modo da non bruciare la cipolla. Unire i piselli già sgranati e le foglioline di salvia. Regolare di sale e di pepe. Unire il brodo, lasciar cuocere, fino a completa cottura poi unire il parmigiano e frullare col minipimer. Setacciare con un colino a maglie fitte. 

Per l'uovo pochè:
In un tegame scaldare acqua e aceto ("acqua acidulata al 10%") portando a 90-92°C, deve sobollire. (Niente sale perchè questo impedisce il coagulo dell'uovo). In una ciotolina aprire l'uovo (meglio se freddo di frigo), lasciandolo intero. Creare un vortice con una frusta, eliminare subito la frusta e inserire dentro l'uovo e aspettare che si rapprenda (circa 3 minuti, il tuorlo deve rimanere liquido). Scolarlo e raffreddarlo in acqua e ghiaccio per bloccarne la cottura. Eliminare con le forbici gli eventuali filamenti. 

Per la finitura:
Disporre la crema (che è piuttosto fluida) sul piatto. Disporre al centro l'uovo pochè e qualche ciuffetto di cerfoglio. Terminare con un goccino d'olio. Accompagnare, a piacere, con crostini di pane.

venerdì 6 marzo 2015

Sospiri

Piattini Poloplast


La pasticceria è mondo incredibile, quando si pensa di conoscere i nomi di quasi tutti i dolci ecco che ne spunta un altro, e un altro ancora... I sospiri onestamente non li conoscevo, nè di nome nè di sapore. Ho scoperto che sono dei dolcetti pugliesi, precisamente della provincia di Bari. Sono noti anche come "dolce della sposa", probabilmente per il candore della glassa. Montersino ne ha fatta una sua versione e non potevo non provarla. Non so come debbano essere gli originali (di sicuro vengono dosati col sac à poche senza l'ausilio di uno stampo) ma questi sono davvero fantastici, unica nota che non mi ha convinto: l'eccessiva dolcezza, proverò a rifarli diminuendo la dose di zucchero, non erano stucchevoli ma si sentiva un eccesso di zuccheri. 

Piattini Poloplast



Sospiri

Ingredienti per 12 pezzi

Per la pasta esterna:
135 gr di albumi
125 gr di zucchero semolato (io diminuirei arrivando a 110 gr)
90 gr di tuorli
125 gr di farina 180 W

Per la crema pasticcera:
200 gr di latte
50 gr di panna fresca
75 gr di tuorli
75 gr di zucchero
8,5 gr di amido di mais
8,5 gr di amido di riso
1/2 bacca di vaniglia

Per la bagna:
30 gr di rum 70°C
135 gr di zucchero liquido al 70%
135 gr di acqua

Per la finitura:
500 gr di crema pasticcera
250 gr di zucchero fondente


Procedimento

Per la pasta esterna:
In un pentolino scaldare albumi e zucchero fino a 45°C. Versare nella ciotola di una planetaria con frusta e montare fino ad ottenere una meringa lucida e non troppo compatta. Setacciare la farina. Miscelare i tuorli con una frusta e unirli alla meringa mescolando dal basso verso l'alto con una spatola. Unire un pò di farina per volta fino ad incorporarle bene tutte mescolando sempre con una spatola. Versare il composto un un sac à poche, tagliare la punta e riempire gli stampi in silicone da 6 semisfere arrivando quasi al bordo. Spolverare di zucchero a velo. Cuocere a 180°C (forno statico) per 15 minuti (a me sono serviti 22 minuti). Farli raffreddare bene (in questa fase scenderanno di volume com'è giusto che sia), congelarli un'oretta e poi estrarli dallo stampo (il freddo aiuta a non romperli).

Per la crema pasticcera:
In una ciotola adatta alla cottura al microonde versare i tuorli e lo zucchero, sbatterli con una frusta manuale, unire la polpa estratta dalla vaniglia e gli amidi. Unire anche il latte e la panna (vanno bene anche freddi di frigo). Cuocere al microonde alla massima potenza per 2 minuti, mescolare, rimettere a cuocere fino ad addensamento. Raffreddare la crema velocemente (va bene un bagnomaria freddo) e colarla su una pirofila coprendo con pellicola a contatto, mettere in frigorifero a raffreddare.

Per la bagna:
Miscelare a freddo i 3 ingredienti.

Per il montaggio del dolce:
Con un coltello svuotali dalla base eliminando la parte centrale, si dovranno svuotare bene per recuperare parecchio spazio.
In un cutter macinare gli scarti di impasto arrivando ad una polvere non troppo sottile. Versare la crema pasticcera soda e ben fredda in un sac à poche senza bocchetta e riempire i sospiri, chiudere con le briciole che faranno da tappo. Poggiare tutto su un piatto. Tuffare molto velocemente (altrimenti si disfano) le semisfere su un contenitore con la bagna dalla parte della cupola. (In questa fase si possono congelare una mezzoretta, così l'operazione successiva riesce meglio).

Per la finitura:
Scaldare al microonde lo zucchero fondente (con un goccino d'acqua, se è troppo sodo) e tuffare i sospiri in modo che si glassi la parte superiore centrale. 
Colare del cioccolato fondente su un conetto di carta da forno, tagliare poca punta e fare sopra delle righine sottili e veloci. 

Piattini Poloplast

mercoledì 4 marzo 2015

Gnocchi alla parigina


Un piatto classico, ricco e gustoso, rivisitato da Montersino. Sono gnocchi speciali, di quelli da fare come fosse un impasto da bignè da dosare poi col sac à poche tuffandoli in acqua bollente. Unico accorgimento: se dopo la cottura non verrà fermata la temperatura in acqua molto fredda di frigo o in acqua e ghiaccio gli gnocchi tenderanno a disfarsi perdendo la forma soda.



Gnocchi alla parigina

Ingredienti per 4 persone:
500 gr di latte intero
200 gr di burro Beppino Occelli
250 gr di farina 180 W
50 gr di formaggio grattugiato, a scelta
300 gr di uova intere
q.b. di sale
q.b. di pepe
q.b. di noce moscata

Altro:
q.b. di salsa mornay

Per la salsa mornay:
500 gr di besciamella
100 ml di panna
80 gr di formaggio grattugiato, a scelta
60 gr di tuorli
q.b. di pepe 

Per la besciamella:
500 gr di latte
40 gr di farina 00
40 gr di burro Beppino Occelli
5 gr di sale
q.b. di noce moscata


Procedimento

Per la besciamella:
In un pentolino fondere dolcemente il burro. Unire la farina tutta in un colpo e mescolare per 2-3 minuti fino ad ottenere un roux dorato. 
In un tegame scaldare il latte e quando avrà raggiunto il bollore versarlo sul roux e mescolare. Unire il sale e la noce moscata e cuocere, sempre mescolando, per circa 15 minuti. Togliere dal fuoco.

Per la salsa mornay:
Alla besciamella calda unire i tuorli e la panna. Completare con il formaggio grattugiato pepe e sale. Amalgamare con una frusta fino ad ottenere un composto omogeneo. 

Per gli gnocchi:
Scaldare il latte con il burro e il sale arrivando a sfiorare il bollore. Unire la farina tutta in un colpo e mescolare con un cucchiaio formando una sorta di pastello, far asciugare fino a quando il composto si staccherà bene dalle pareti. Togliere dal fuoco e versare il composto su una ciotola. Aromatizzare con noce moscata. Unire il formaggio grattugiato e continuare a mescolare bene per raffreddare il composto e far sciogliere il formaggio. Unire un uovo per volta unendo il successivo solo quando il precedente è stato assorbito (oppure procedere in macchina con la foglia, come si fa con la pasta choux). 
Riempire il composto in un sac à poche con bocchetta liscia n.12/15. 

Per la prima cottura:
Portare l'acqua a sfiorare il bollore senza raggiungerlo.  
Bagnare la lama del coltello nell'acqua e far cadere gli gnocchi nell'acqua tagliandoli dopo una leggera pressione del sac à poche. (L'operazione dovrà essere abbastanza veloce altrimenti tra il primo e l'ultimo ci sarà differenza di cottura). Quando saranno venuti a galla cambiando leggermente colore gli gnocchi dovranno cuocere ancora 1-2 minuti. Scolarli in una ciotola con acqua fredda e ghiaccio (senza ghiaccio l'acqua non sarà sufficientemente fredda, almenochè non usiate acqua di frigo), dopodichè raffreddarli in un canovaccio. (Gli gnocchi non devono essere lunghi tipo serpentini ma piuttosto piccoli e aggraziati).

Per la gratinatura:
In una ciotola versare la salsa mornay (se la salsa fosse troppo soda smollarla con un po' di latte e una frusta manuale, dovrà essere un po' colante). 
In una pirofila monoporzione stendere uno strato di salsa mornay. Disporre gli gnocchi su un unico strato, lo strato dovrà essere fitto ma non esageratamente pieno (in cottura gonfieranno un po'). Versare un po' di salsa mornay (non troppa, altrimenti dopo la cottura non si vedrà la forma degli gnocchi). Spolverare di formaggio grattugiato e un po' di burro fuso. Cuocere in forno a 200°C per circa 15-20 minuti, a fine cottura aumentare la temperatura e porre sotto il grill a gratinare.

Servire subito: sono quasi come dei souffle, gonfiano dopo la cottura e poi tendono a sgonfiare piuttosto velocemente. 




Note: 
- è un procedimento di impasto bignè, solo che al posto dell'acqua c'è il latte e l'impasto è più sodo per favorirne la forma durante la cottura
- gli gnocchi alla parigina si possono preparare e congelare cotti già con la salsa mornay, all'occorrenza basterà gratinare in forno per cuocere. Oppure gli gnocchi potranno essere cotti, asciugati e congelati senza salsa mornay. All'occorrenza si possono finire e gratinare
- questa preparazione può essere personalizzata, ad esempio con dadini di verdure spadellate (carote e zucchine)

lunedì 2 marzo 2015

Biscotti novarino

Piattini dorati Poloplast


Mi incuriosiva molto provare questi biscotti, somigliano un pò a dei savoiardi ma hanno una consistenza un pò diversa. Ho aspettato parecchio prima di poterli fare perchè per la sicura riuscita, non tanto del gusto quanto piuttosto della forma, è necessario un ingrediente un pò strano... la xantana o gomma di xantano, un addensante che si usa a freddo laddove si vuole stabilizzare un composto, un solo grammo fa la differenza, parola di Montersino.

Piattini dorati Poloplast


Biscotti Novarino

Ingredienti

Per il biscotto:
200 gr di semola di grano duro
200 gr di zucchero semolato
170 gr di uova
50 gr di amido di mais
20 gr di tuorli
1 gr di sale
1 gr di xantana

Per la finitura:
60 gr di semola di grano duro
60 gr di zucchero semolato
150 gr di confettura di albicocche


Procedimento:
In un tegame versare uova intere e tuorli. In una terrina unire lo zucchero con la xantana e unirli alle uova. Portare intorno ai 45°C mescolando continuamente con una frusta. Versare il composto nella planetaria con la frusta e montare bene fino ad ottenere un composto sostenuto (quasi come il pan di Spagna), mentre il composto monta unire la vaniglia. In una terrina setacciare la semola con l'amido di mais, sostituire la frusta con la foglia, girare al minimo della velocità e incorporare le polveri poco per volta. (Usare la foglia anzichè far l'operazione a mano serve a smontare leggermente la massa che altrimenti sarebbe friabile come un pan di Spagna). 
Versare il composto in un sac à poche con bocchetta liscia n.8-10. Rivestire una teglia con carta da forno e modellare dei piccoli spuntoncini. 
Riempire un sac à poche senza bocchetta con la confettura di albicocche (se ha dei pezzetti, frullarla prima col minipimer), tagliare poca punta e farcire il centro dei novarini. Terminare coprendo la confettura con un altro giro di impasto. In una terrina miscelare zucchero e semola e spolverare il composto sopra i biscotti (si mette abbondante prodotto davanti la teglia, si tiene ferma la carta da forno e si sposta il composto lasciando che ingranelli bene, eliminare poi l'eccesso). Disporre di nuovo uno spuntoncino di confettura su ogni biscotto. Cuocere in forno statico a 200-220°C per 7-8 minuti. Una volta tiepidi lucidare la confettura in superficie con la gelatina neutra (facoltativo). 

Piattini dorati Poloplast



Consiglio: 
- fare solo una teglia per volta, quando i biscotti della prima teglia sono quasi pronti modellare l'impasto per la seconda teglia, altrimenti nel frattempo tenderanno a perdere un po' la forma
- i biscotti, non lucidati di gelatina, si conservano fino a 15 giorni


sabato 28 febbraio 2015

Mini gateau di patate

Accessori Poloplast


Perchè non pensare in piccolo qualcosa che è eccezionale, piace ed è conosciuto da tutti? Un bocconcino di gateau è l'aperitivo ideale per buffet e feste di ogni genere. Si può tranquillamente preparare il giorno prima, tenere in frigorifero e scaldare all'ultimo momento. 

Accessori Poloplast



Mini gateau di patate

Ingredienti per una tortiera da 24 cm:
750 gr di patate 
50 gr di parmigiano 
40 gr di burro
35 gr di tuorli
45 gr di albumi
Un goccino di latte (io 40-50 gr)
50 gr di prosciutto cotto
150 gr di mozzarella 
75 gr di scamorza (o altra mozzarella)
q.b. di sale
q.b. di pepe
q.b. di noce moscata
q.b. di prezzemolo

Procedimento:
Lessare le patate, pelarle e schiacciarle da calde. Aggiungere sale, noce moscata, burro, prezzemolo, pepe. Assaggiare. Poi unire le uova. Aggiustare la consistenza con il latte, si deve ottenere un composto morbido ma più denso di un purè. Imburrare uno stampo (io da tartellette) e cospargere di pan grattato. Distribuire una parte del composto. Fare uno strato con la mozzarella, uno con il prosciutto cotto e uno con la scamorza. Chiudere con altre patate distribuendo il composto con le mani umide o con il dorso di una spatola umida. Cuocere in forno a 200°C (io statico) per circa 25 minuti. Far intiepidire e poi sformare o lasciare nella stessa tortiera. Servire i mini gateau caldi o tiepidi. 

venerdì 27 febbraio 2015

Tortine di mele montate

Stampi in silicone da cupcakes Pavoni
Tovaglietta Green Gate


Tempo delle mele, è sempre tempo per questo frutto che si presta benissimo alla realizzazione di più svariati dolci. Queste tortine sono di una bontà incredibile, le ho dovute fare 3 volte in un mese per accontentare chi in casa le richiedeva, sono troppo buone e saporite e mangiate calde... vabè meglio non parlarne. :p Ringrazio Montersino per la ricetta.

Stampi in silicone da cupcakes Pavoni
Tovaglietta Green Gate


Tortine di mele montate

Ingredienti per circa 16 tortine:
200 gr di burro
160 gr di zucchero a velo
64 gr di tuorli
128 gr di albumi
200 gr di farina 00
5,6 gr di lievito chimico
12 gr di rum 70°
1,2 gr di scorza di limone
1/2 bacca di vaniglia
200 gr di mele (io 500 gr golden delicious)

Procedimento:
Nella ciotola della planetaria con frusta montare gli albumi a neve non troppo ferma e mettere da parte. Sempre con le fruste montare il burro morbido con lo zucchero a velo. Unire a filo i tuorli leggermente sbattuti e il rum. Aggiungere la farina setacciata con il lievito. Terminare con gli aromi, quindi vaniglia e scorza di limone e spegnere la macchina. Incorporare gli albumi in più tempi, mescolando con una spatola dal basso verso l'alto. Tagliare le mele a cubetti dopo averle pelate e private del torsolo centrale. Distribuirne metà nell'impasto. Versare il composto su un sac à poche senza bocchetta e modellare su stampi imburrati e infarinati (almenochè come me non si utilizzi il silicone). Sistemare sopra il resto dei cubetti di mele. Cuocere in forno (io modalità statica) a 190°C per 15 minuti (per le tortine piccole) e per 20-25 minuti per le tortine di dimensione maggiore. 

Stampi in silicone da cupcakes Pavoni
Tovaglietta Green Gate


Consiglio: le mele è meglio tagliarli a cubetti medi, in modo che si possano ben sentire

mercoledì 25 febbraio 2015

Mini savarin con pomodori secchi, acciughe e pesto di pistacchio

Stampo in silicone da mini savarin Pavoni


Un'idea veloce e stuzzicante tratta dal libro Easy finger di Sigrid Verbert. Ho personalizzato la decorazione utilizzando un pesto di pistacchio fantastico.

Stampo in silicone da mini savarin Pavoni



Mini savarin con pomodori secchi, acciughe e pesto di pistacchio

Ingredienti:
120 gr di farina 00
2 uova
66,6 ml di latte intero
66,6 ml di olio extravergine d'oliva
66,6 gr di formaggio groviera
100 gr di pomodori secchi (meglio se sott'olio)
46,6 gr di mandorle intere non pelate
33,3 gr di capperi
Un mazzetto di basilico fresco
1 cucchiaino di pesto di pistacchio
6,6 gr di lievito per dolci non vanigliato
q.b. di sale
q.b. di pepe

Per decorare: 
q.b. di pesto di pistacchio Genesis
q.b. di dadini di pomodori 


Procedimento:
In una ciotola sbattere con una frusta manuale uova, latte e olio. Unire la farina setacciata con il lievito, il groviera grattugiato, i pomodori secchi tritati grossolanamente, il pesto di pistacchio, i capperi dissalati e tritati, le mandorle tritate e il basilico sminuzzato. Aggiustare di sale e di pepe mescolare bene. Ungere e versare in stampi da 24 mini savarin rotondi e cuocere in forno, modalità ventilata, a 180° per circa 10-12 minuti o comunque sia fino a doratura. Lasciar raffreddare e poi estrarre dallo stampo. Riempire il foro con pesto di pistacchio e dadini di pomodoro spellati. 

Stampo in silicone da mini savarin Pavoni



Ingrediente d'eccezione...


lunedì 23 febbraio 2015

Crostata a forma di numero, senza stampo


Il mio compleanno è passato già da un po', quasi 2 mesi, ma solo adesso trovo il tempo di caricare il post per spiegarvi questo fantastico procedimento, estremamente semplice ma d'effetto appreso guardando una puntata di Montersino. Purtroppo non riesco a pubblicare foto migliori, era la Vigilia di Natale, la torta appare solo come sfondo e ho preferito ritagliarla. Si può realizzare il numero e la forma che si desidera, basta ritagliare un cartoncino di misura realizzando così una sagoma e usare questa per tagliare la pasta sfoglia, basterà poi una cornice a definirne la forma... et voilà il gioco sarà fatto!



Crostata a forma di numero, senza stampo


Ingredienti 

Per la pasta frolla:
500 gr di farina 00 (180 W)
300 gr di burro
200 gr di zucchero a velo (io semolato)
80 gr di tuorli (io uova intere)
q.b. di sale
q.b. di scorza di limone
q.b. di scorza d'arancia

Per la crema pasticcera:
800 gr di latte intero
200 gr di panna fresca 
300 gr di tuorli 
300 gr di zucchero
35 gr di amido di mais
35 gr di amido di riso
1 bacca di vaniglia (o q.b. di scorza grattugiata di limone o arancia o ciò che si preferisce)

Materiale:
Cartoncino 


Procedimento

Per la pasta frolla:
Su un piano di lavoro disporre la farina a fontana insieme al sale, inserire al centro lo zucchero e i tuorli formando una sorta di crema, unire il burro morbido e amalgamarlo al resto della crema, incorporare a poco a poco la farina e proseguire a impastare tenendo mani e piano di lavoro puliti grazie ad un tarocco. Una volta ottenuto un panetto compatto schiacciare su un foglio di carta da forno e far riposare in frigorifero per qualche ora (io ho preparato la frolla il giorno prima).

Per la crema pasticcera:
In un tegame scaldare il latte e la panna. In una terrina mescolare i tuorli con lo zucchero e la vaniglia, unire gli amidi e mescolare. Unire i liquidi caldi, rimettere tutto sul fuoco e mescolare fino ad addensamento. Raffreddare la crema in un bagnomaria di acqua e ghiaccio, coprire con pellicola e mettere in frigorifero a raffreddare.

Per la frolla a forma di numero:
Preparare delle sagome di cartoncino a forma di numero (i miei di circa 34 cm di altezza e 24 cm di larghezza). Spezzettare con le mani la frolla fredda e rilavorarla fino a renderla plastica. Dividerla in due parti e stendere ognuno sul piano di lavoro leggermente infarinato, stenderla con un mattarello arrivando a 3-5 mm di spessore. Rotolarla sul mattarello e disporla su una teglia rivestita da carta da forno. Ripetere la stessa operazione per l'altra parte. Con uno spelucchino ritagliare la frolla con l'aiuto della sagoma accentuando bene le curvature, il taglio dovrà avere un movimento continuo, altrimenti la pasta verrebbe sfrangiata. Spennellare i bordi con dell'uovo sbattuto.  Con la frolla avanzata ricavare dei salamini di 1 cm e creare così su tutto il perimetro dei due numeri un cordoncino di pasta, sia esterno che interno, in modo da delimitare la forma. Schiacciare leggermente con le mani il cordoncino e poi rigare con i rebbi di una forchetta creando una sorta di zigrinatura/decoro per cucire meglio il bordo usando la forchetta solo nella parte di bordo da fissare verso l'interno della pasta. Poi segnare leggermente anche il bordo esterno. Bucherellare bene il fondo della frolla. Far raffreddare bene la frolla in frigorifero per circa un'oretta, in modo da rassodare il burro e stabilizzare la forma. Cuocere (io una teglia per volta) in forno in funzione statica a 180°C per circa 20 minuti, dovrà colorarsi molto leggermente. Far raffreddare. 



Per la finitura:
Versare la crema in un sac à poche senza bocchetta tagliando poco la punta. Fare dei giri di crema lungo la crema facendo prima il contorno del bordo. Adagiare la frutta in modo armonioso, nella parte esterna ad esempio un'alternanza di lamponi e mirtilli. Disporre al centro la frutta in modo ordinato ma casuale, con pezzettini di fragole, di kiwi e ciò che si preferisce. (Devono essere frutti che non rilasciano troppo liquidi o che siano troppo acidi e aspri). Gelatinare la superficie facendo cadere gocce di gelatina sulla frutta senza spostarla (ci aiuta a lucidare, mantenere meglio la frutta e attaccarla meglio per il successivo taglio della fetta). Decorare con mucchiettini di farina di pistacchio per un tocco di verde. Mettere un po' di scorzetta di arancia a mucchiettini. Terminare con qualche ciuffettino di menta. (La crema dovrà essere ben coperta dalla frutta ma senza fuoriuscire, solo la frutta dovrà andare un po' in rilievo). 


Note: 
- più zucchero fa diventare la frolla più croccante, più burro fa diventare la frolla più friabile
- quando si unisce la farina alla frolla la lavorazione deve avvenire velocemente per evitare di formare glutine
- la frolla diventa "frolla bruciata" in 3 casi: quando il burro parte da un'errata temperatura, quando si lavora male l'impasto e si sgretola tutta perchè il burro ha unto senza impastare correttamente e quando si lavorano troppo gli scarti che hanno preso troppa farina dal piano di lavoro
- la parte liquida di una frolla può essere: tuorli, uova intere, solo albumi, latte, panna, acqua
- il burro dovrà essere intorno i 13-14°C, morbido ma non in pomata
- quando una frolla supera i 600 gr di farina su 1 kg viene chiamata "frolla sablèe"
- quando una frolla composta da pari dose burro e zucchero su 1 kg di farina viene chiamata "frolla Milano"
- per una crostata che non si sbricioli, magari per un bambino che deve metterlo in zaino serve aumentare zucchero e abbassare la dose di burro, per una frolla da dessert al piatto (magari sopra una bavarese) serve aumentare il burro e diminuire lo zucchero
- lo zucchero a velo è una polvere che si disperde meglio nell'impasto disturbando la maglia glutinica, quello semolato resta in soluzione, non si scioglie bene, resta sospeso e non disturba la maglia glutinica e la frolla diventa più elastica, necessita dunque di più liquidi
- con lo stesso metodo della mascherina si possono creare forme e numeri di vario tipo