antipasti
fingerfood
primi secondi insalate
contorni
lievitati dolci
Visualizzazione post con etichetta 4. SECONDI di CARNE. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta 4. SECONDI di CARNE. Mostra tutti i post

venerdì 21 settembre 2012

Striscioline di carne con melanzane, rucola e Occelli al Barolo

Sottopiatto Amo La Casa 


Un piatto ricco di sapori che ben si combinano tra loro, perfetta per un pasto unico, magari accompagnata a dei crostini oppure ideale per un secondo leggero dopo un primo più abbondante. L'Occelli al Barolo è un formaggio sorprendente, non avevo mai assaggiato nulla che somigliasse a questo sapore intenso e delicato al tempo stesso, il barolo dà un profumo unico e mi è piaciuto tanto accostarlo alla carne rossa in una gustosa insalata mista. I semi di senape sono l'aspetto croccante del piatto e anche loro, una volta addentati sprigionano il meglio. 




Sottopiatto Amo La Casa 


Striscioline di carne con melanzane, rucola e occelli al barolo

Ingredienti per 2 persone:
80 gr di rucola
2 fette di carne di vitello
6 fette di melanzane grigliate
4 pomodorini
1 cucchiaino di semi di senape gialla
1 cucchiaino di paprika dolce
100 gr di formaggio Occelli al Barolo
q.b. di farina
Un filo di olio extravergine d'oliva
Sale

Procedimento:
1) Lavare e spuntare una melanzana, tagliarla a fettine e grigliarle su una piastra rovente rigata
2) In un piatto mescolare un pò di farina con della paprika, infarinare così le fette di carne e tagliarle a striscioline. Scaldare un filo d'olio in padella e cuocere così la carne per circa 5 minuti a fiamma moderata, regolando con un pizzico di sale
3) Lavare la rucola e asciugarla delicatamente
4) Lavare i pomodorini e tagliarli in quattro parti
5) Tagliare il formaggio a pezzetti
6) Su ogni piatto disporre la rucola, le melanzane tagliate a pezzetti e i pomodorini. Unire un filo d'olio e un pizzico di sale. Disporre infine le striscioline di carne e il formaggio. Terminare con una spolverata di semi di senape


Sottopiatto Amo La Casa 






E così partecipo al contest organizzato da Beppino Occelli

martedì 29 maggio 2012

Involtini di melanzane con ripieno di carne


Subisco il fascino delle ricette con belle immagini, mi fanno venire una fame pazzesca e un'irrefrenabile voglia di riprodurre il piatto nel più breve tempo possibile. E' stato così per questi deliziosi involtini trovati sul blog "Fiori di rosmarino".


Dalle foto però non sapevo che sarebbero usciti degli involtini gustosissimi. Posso dire che il ripieno è eccezionale e che il piatto diventa uno dei modi migliori per utilizzare le melanzane. Un secondo eccellente!




Involtini di melanzane con ripieno di carne

Ingredienti:
1 melanzana viola grande (di tipo siciliano)
250 gr di carne tritata (ho usato quella di maiale)
250 gr di mozzarella fresca
1 uovo
q.b. di grana grattugiato
Una manciata di Grok gusto classico
1/2 spicchio d'aglio
Prezzemolo fresco tritato
Sale
Pepe nero

Per il sugo:
300 gr di passata vellutata di pomodoro Cirio
2 spicchi d'aglio
q.b. di sale
q.b. di zucchero
Foglioline di basilico
Olio extravergine d'oliva

Procedimento:
1) Cominciare cuocendo il sugo. In un tegame versare un filo d'olio e unire gli spicchi d'aglio. Aggiungere la passata di pomodoro, il sale, e un pizzico di zucchero che toglie l'acidità. Accendere la fiamma, tenerla bassa e coprire il tegame con un coperchio lasciando cuocere fino a quando il sugo con si è un pò addensato (ho lasciato cuocere 20 minuti)
2) Lavare e spuntare le melanzane. Tagliarle a fette abbastanza sottili e procedere grigliandole su una piastra rovente su cui è stato spennellato un filo d'olio che impedirà alle fette di attaccarsi al fondo. Una volta cotte da entrambe le parti (le ho girate usate il forchettone da grill) lasciarle intiepidire
3) Preparare il ripieno. In una ciotola unire il trito di carne, l'uovo, il prezzemolo, l'aglio tritato finemente, mezza mozzarella ritata, sale, pepe, i Grok spezzettati (che saranno la consistenza croccante) e un cucchiaio di formaggio grattugiato. Amalgamare il tutto con l'impastatutto
4) Salare leggermente le fettine di melanzana
5) Disporre un cucchiaio di ripieno su ogni fetta e arrotolare
6) Rivestire una teglia con la carta forno
7) Stendere un pò di sugo sul fondo
8) Adagiare sopra i rotolini
9) Versare un cucchiaio di sugo sopra ognuno
10) E una fettina di mozzarella
11) Spolverare con del formaggio grattugiato
12) Coprire la teglia con carta d'alluminio
13) Cuocere in forno, a 180°C per 20-25 minuti

Si formerà un delizioso sughetto con cui andranno serviti gli involtini.


Forchettone grill I Genietti (IPAC)
Impastatutto filo I Genietti (IPAC)



E così partecipo al contest "Io amo le verdure" organizzata dal blog "Fiori di Rosmarino" in collaborazione con Pavoni



E così partecipo al contest "Riscopriamo la primavera in tavola" organizzato dal blog "La Pasticciona"




E così partecipo al contest "La ricetta che devi provare" organizzato dal blog "Timo e Maggiorana"
 

giovedì 29 marzo 2012

Arrosto di maiale al forno con contorno di patate

Sottobicchiere CreativiTavola


Avete già preparato il menu di Pasqua? Penso che farò un primo "leggero" (o comunque niente cannelloni o lasagne) e probabilmente un arrosto, un bel secondo classico che non stanca mai. Solitamente è un piatto che si prepara durante le feste perchè è una cottura un pochino lunga che magari necessita di essere controllata, ma se nel frattempo che la carne cuoce si fa dell'altro le ore tra cottura e preparazione volano via.
Io preparo sempre le patate apparte, raramente cuocio la carne insieme alle patate poichè si ammorbidirebbero troppo, ma chiaramente si può mettere in forno tutto insieme.

Regola vorrebbe che la carne di maiale cuocesse 50 minuti per ogni chilo, ma regolatevi in base ai vostri gusti. Io la lascio cuocere un pò di più perchè mi piace che sia tenera ma non rosata. Avendo però usato un forno a gas che tende a cuocere di più nella parte bassa ho ottenuto un arrosto bicolor... pazienza, la carne era buonissima. :p


Arrosto di maiale al forno con contorno di patate

Ingredienti:
1,2 kg di lonza di maiale già legata
Olio extravergine d'oliva
30 gr di burro
1 spicchio d'aglio
Brodo vegetale (o latte)
1 bicchiere di vino aromatizzato Vinchef (se non si usa il latte)
Aromi per arrosto Ariosto
Sale
Pepe nero
1 cucchiaio di farina

Procedimento:
Partire da carne velata in superficie con un pò di grasso. Tirarla fuori dal frigorifero 30 minuti prima di cuocerla

1) Massaggiare la carne con uno spicchio d'aglio, servirà ad insaporirla, poi regolare di sale e di pepe
2) In una padella o in un tegame far sciogliere il burro con l'olio, unire anche l'aglio. Adagiare la carne e farla rosolare per bene, a fuoco moderato, facendola dorare in superficie, non dovrà mai essere punzecchiata, ma solo girata di di 1/4 per volta con le mani o con una pinza. Una volta che si sarà formata una bella crosticina scura (serviranno 10-12 minuti), unire il vino e lasciarlo sfumare solo in parte aumentando la fiamma (occorrono altri 2-3 minuti). La carne non dovrà cuocersi ma sigillarsi in superficie, in modo che si possano chiudere i pori e in modo che durante la cottura conserverà tutti i suoi umori e le sue sostanze
3) Adagiarla in una pirofila da forno (senza l'aglio che sarà ormai bruciacchiato), versare intorno il liquido di cottura, insaporire nuovamente con sale e pepe e a piacere con aromi per arrosto
4) Adagiare la pirofila nel forno già caldo, cuocendo per 10 minuti a 200°C, poi abbassare la temperatura a 180°C e coprire con un foglio di carta d'alluminio cuocendo per altri 10 minuti
5) Bagnare la carne con del brodo (circa 2 mestoli) e proseguire la cottura, sempre col foglio d'alluminio per altri 30 minuti
6) Togliere il foglio d'alluminio e cuocere ancora 30 minuti, in modo che si possa restringere il sughetto 
7) Una volta constata la cottura della carne (temperatura al cuore intorno i 70-75°C, io solitamente ne assaggio un pezzettino per essere maggiormente sicura ma ad esempio a me piace arrivare agli 80°C) estrarla dalla pirofila, eliminare lo spago e farla riposare per almeno 30 minuti chiudendola in un altro foglio d'alluminio. Questo consentirà alle fibre di riassorbire i succhi senza farli disperdere
8) Filtrare il fondo di cottura, versarlo nella padella o nel tegame con cui si era rosolata all'inizio la carne, unire la farina e lasciare che addensandosi si formi una bella cremina
9) Tagliare adesso l'arrosto a fettine abbastanza sottili servendole con la cremina e con le patate, che io cuocio in una teglia apparte. Qui la ricetta.

Ecco i passaggi per l'arrosto:

Pirofila Le Creuset


E per la cremina:

 Pirofila Le Creuset


Consigli:

- è fondamentale partire da carne velata di grasso, questo aiuterà ad insaporire il fondo di cottura ma soprattutto sarà una protezione per la carne, la indurirà meno e la renderà meno asciutta e stopposa

- se la carne non ha la velatura di grasso ricoprirla con fette di pancetta o di lardo che aiuteranno a mantenerla morbida durante la cottura (l'operazione si chiama bardatura)

- se solitamente l'arrosto vi viene troppo asciutto potete prima macerare la carne in frigorifero 1-2 ore con del vino e con delle erbe aromatiche (rosmarino, salvia ecc...)

- a volte leggo che salare all'inizio la carne non va bene perchè così facendo si disidrata, io però lo faccio ugualmente perchè non ho mai notato che così facendo la carne secchi

- la carne può essere interamente cotta sul fuoco e non necessariamente in forno, si dovrà però stare più attenti avendo cura di girarla di tanto in tanto

- per un sapore un pò diverso ma gustosissimo pennellare l'arrosto, prima di cuocerlo in forno, con una salsina composta da un pò di miele, di senape e di aceto di vino bianco, con quella rimamente si potrà formare la cremina da servire alla fine (qui trovate la ricetta del blog di Una stella tra i fornelli")

- per un arrosto meno aromatizzato ma più cremoso si può sostituire il brodo utilizzando del latte, ed eliminando magari il vino previsto nella ricetta

- la carne sarà cotta raggiunti i 70-75°C circa (mi riferisco a chi ha il termometro apposito)

- regola per la cottura vuole che la carne cuocia un'ora per ogni chilogrammo

- è fondamentale far riposare la carne prima di mangiarla, addirittura c'è chi preferisce preparare l'arrosto il giorno prima, questi accorgimenti consentono ai succhi di essere riassorbiti e all'arrosto di insaporirsi meglio

- l'arrosto va affettato solo poco prima di essere servito

giovedì 22 marzo 2012

Involtini di pollo con speck e provola



Nel mio blog i secondi piatti sono quasi inesistenti, li preparo sempre per la sera e io pubblico solo ciò che preparo di giorno perchè non amo le foto scattate col flash, amo la luce, e di conseguenza il blog è carente in questa categoria. Che poi, se dobbiamo dirla tutta, i secondi sono la cosa che amo preparare meno, e anche se mangio poca carne posso dire di amare il pollo e il tacchino. Una ricettina che fa sempre la sua figura e che piace un pò a tutti sono questi involtini che sono semplici e veloci da realizzare ma saporitissimi. Hanno un cuore morbido e filante di provola e una perfetta sapidità e croccantezza esterna data dallo speck. Si può anche usare la pancetta. Può essere inserita anche dentro l'involtino ma trovo che così renda decisamente di più. Io li ho serviti con un contorno classico di purè di patate profumato al timo. 




Involtini di pollo con speck e provola

Ingredienti:
4 fette grandi di pollo
150 gr di speck tagliato sottile
150 gr di provola dolce a fette
Sale ambrato Murray River Gemma di Mare
Pepe nero
Olio extravergine d'oliva
1/2 bicchiere di vino aromatizzato Vinchef

Procedimento:
1) Battere le fette di pollo per assottigliarle
2) Insaporirle con sale e pepe
3) Adagiare pezzettini di provola
4) Chiudere ogni fetta arrotolandola dal lato stretto
5) Tagliare il pollo così ottenuto in 2-3 pezzi ottenendo degli involtini che dovranno avere la grandezza delle fette di speck
6) Avvolgere con lo speck ogni involtino
7) Fissare il tutto con 2 stuzzicadenti in modo da sigillare le estremità
8) Adagiare gli involtini su una teglia
9) Versare un filo d'olio, ancora un pizzico di sale e il vino aromatizzato
10) Cuocere in forno a 180° per 20 minuti, poi accendere il grill per 1-2 minuti per rendere lo speck croccante
11) Servire con il liquido di cottura, che sarà particolarmente saporito grazie a parte della provola che si sarà sciolta e agli odori del vino

Consiglio: per rendere lo speck maggiormente croccante gli involtini possono essere rosolati in padella, con un filo d'olio, per un paio di minuti prima di essere trasferiti in forno




E così partecipo con grande piacere alla raccolta "Cosa ti preparo per secondo?" di Sandra, del blog "Le padelle fan fracasso"




E aggiungendo un'altra ricetta "Involtini di pollo con crema di porcini" partecipo al contest "Secondi... a nessuno" organizzato dal blog "Mani, Amore e Fantasia"

martedì 13 marzo 2012

Involtini di pollo con crema di porcini


Si sa, la carne di pollo è estremamente versatile ma cotta così riesce a dare il meglio di sè. I funghi porcini infatti sono protagonisti in questo piatto e posso dire con certezza che a volte con un paio di ingredienti giusti si riesce a trasformare una cosa semplice in un piatto gustosissimo. La Tartufata però è una crema in cui sono presenti anche e soprattutto i tartufi bianchi, il cui aroma è inconfondibilmente buono e pregiato.





Involtini di pollo con crema di porcini

Ingredienti:
4 fette di pollo
q.b. di crema finissima di funghi porcini (La Tartufata Inaudi)
Funghi porcini secchi Inaudi
Olio extravergine d'oliva
1/2 bicchiere di vino bianco
1/2 bicchiere di acqua
Sale
Pepe nero
q.b. di farina 00
Prezzemolo fresco

Procedimento:
1) Far rinvenire i funghi immergendoli in acqua tiepida
2) Battere leggermente le fette di pollo per assottigliarle
3) Insaporire con sale e pepe
4) Spalmare la crema di porcini
5) Adagiare sopra i funghi secchi ben scolati
6) Partendo dal lato più stretto chiudere il pollo a involtino fissando le estremità con degli stuzzicadenti
7) Infarinarli bene (l'umidità del pollo permette alla farina di aderire)
8) In padella versare un giro d'olio e una volta caldo adagiare gli involtini facendoli rosolare un minuto per lato
9) Sfumare col vino bianco e una volta evaporato unire l'acqua e un cucchiaio di crema di porcini, coprire con un coperchio per proseguire la cottura. Serviranno un totale di 15 minuti
10) Eliminare gli stuzzicadenti e tagliare una parte degli involtini a fette di 1 cm di spessore
11) In ogni piatto stendere al centro un pò della crema, adagiare sopra gli involtini e dei ciuffetti di prezzemolo precedentemente lavato e asciugato. Aggiungere altra crema e servire



Consiglio sul vino: a questo piatto ho abbinato un Trebbiano d'Abbruzzo prodotto dall'azienda San Michele, potete trovarlo sull'enoteca on line Le Cantine dei Dogi (disponibile 24h/24)




E' un vino dal colore giallo paglierino con riflessi verdacei. L'ho scelto perchè lega benissimo con i piatti di carne bianca come il pollo. Va servito ad una temperatura di 10-12 C°. 







E così partecipo al contest "Secondi... a nessuno" organizzato dal blog "Mani, Amore e Fantasia"

domenica 26 febbraio 2012

Insalata di pollo saporita su cestino di parmigiano



Il piatto appartiene un pò ad una cucina moderna che combina il dolce con il salato (non per nulla ho dato un nome simile al mio blog), il morbido con il croccante. E' stato un piacere pranzare così. I sapori si legavano molto bene tra loro e ogni papilla gustativa è stata così stuzzicata. 
Buon inizio di settimana a tutti :)



Insalata di pollo saporita su cestino di parmigiano

Ingredienti per 2 persone:
2 filetti di pollo
50 gr di songino (detto anche valerianella)
2 foglie di radicchio di Chioggia
70 gr di parmigiano o grana grattugiato
Formaggio fresco di capra spalmabile
Olio extravergine d'oliva Dante
Sale rosa dell'Himalaya I Gusti Vegetali
Pepe nero
Timo fresco

Altro:
2 cucchiai di mostarda di ribes Sant'Orsola
1 piadina o pane arabo

Procedimento:
1) Preparare le cialde di parmigiano: disporre in un piatto piano 35 gr di parmigiano per ogni cialda da ottenere, spianare il formaggio e disporlo in maniera circolare. Passarlo al microonde fino allo scioglimento del formaggio (basta un minutino), poi farlo intiepidire per circa 30 secondi, in modo che cominci ad asciugarsi e una volta prelevato il disco con le mani o una palettina rovesciarlo immediatamente sopra una tazza capovolta in modo che il disco possa prenderne la forma, lasciarlo asciugare un paio di minuti e poi sarà pronto per essere utilizzato. Procedere con cautela perchè sarà fragile. La stessa operazione potrà essere fatta in forno o in padella come potete vedere qui.

2) Lavare le foglie di radicchio e immergerle in acqua e sale per 10 minuti, in modo da far perdere parte del sapore amaro
3) Lavare e asciugare le foglie di songino
4) Versare un filo d'olio in padella e unire il pollo precedentemente tagliato a tocchetti. Regolare di sale rosa e di pepe e far saltare fino a cottura completa unendo un paio di cucchiai di acqua (basteranno 10 minuti)
6) In una ciotola unire il pollo, un filo d'olio e le foglioline di timo, mescolando per far insaporire meglio la carne
7) Asciugare le foglie di radicchio e tagliarle a striscioline molto sottili
8) Unire radicchio, songino e un pò di formaggio fresco amalgamando tutto. Unire ancora un pizzico di sale
9) Riempire le cialdine di parmigiano
10) Tagliare la piadina a spicchi e grigliarla un paio di minuti nella stessa piastra in cui è stato cotto il pollo
11) In ogni piatto servire le cialde d'insalata, la piadina e un generoso cucchiaio di mostarda di ribes che perfettamente si lega al pollo e ai formaggi presenti. Finire con un filo d'olio


Consiglio: l'insalata così condita si presta benissimo anche ad una salsa di yogurt aromatizzata o alla maionese



E così partecipo al coloratissimo contest "Insalatando" organizzato dal blog "Photo and Food" 
 

lunedì 20 febbraio 2012

Bastoncini di pollo con mostarda di ribes


Ringrazio Giallo Zafferano per l'idea. Generalmente le pepite di pollo hanno una panatura classica, queste sono ancora più saporite grazie agli aromi e alle mandorle. Io ho accompagnato questi buonissimi bastoncini con dei crackerini salati fatti da me (qui la ricetta) e con una mostarda di ribes, il contrasto dolce-salato era davvero particolare ed esaltava tanto il pollo.


Bastoncini di pollo con mostarda di ribes

Ingredienti:

2 fette di pollo di media grandezza

Per la panatura

3 cucchiai di pan grattato
2 cucchiai colmi di grana grattugiato
20 mandorle pelate Life
Un ciuffetto di prezzemolo tritato
Una presa di sale
Una macinata di pepe nero Tec-Al
Grok ai cereali

Altro:
3 cucchiai di farina 00
1 uovo medio grande
Olio di semi di arachide
Mostarda di ribes Sant'Orsola


Procedimento:
1) Se le fette di pollo sono troppo spesse batterle un pò tra due fogli di carta forno per assottigliarne lo spessore. Tagliare ogni fetta ricavando dei bastoncini di circa 1cm di spessore, non troppo lunghi, e possibilmente di uguale dimensione (chiaramente gli scarti vanno utilizzati)
2) Preparare la panatura tritando le mandorle e unendo in una ciotola il pan grattato, il formaggio grattugiato, i Grok sbriciolati, il sale, il pepe, il prezzemolo precedentemente lavato, asciugato e tritato al coltello e le mandorle tritate
3) In un piatto versare la farina
4) In una ciotola sbattere l'uovo con una forchetta
5) Passare i bastoncini prima nella farina, facendo in modo che aderisca bene, poi nell'uovo e infine nella panatura
6) Portare nel frattempo l'olio ad una temperatura di 175-180° e versare, poco per volta, i bastoncini, facendo in modo che non si attorciglino (io mi aiuto con una pinza lunga da cucina)
7) Scolarli su carta assorbente una volta che hanno raggiunto una bella crosticina dorata
8) Servirli con salse, creme salate o come ho fatto io con una buonissima mostarda di ribes e dei crackerini.


venerdì 30 dicembre 2011

Zampone, lenticchie, patate duchessa e... un brindisi!


Si dice che le lenticchie portino fortuna perchè generalmente sono piccole e tante e si fanno ricondurre ai soldi. Anzi, per essere più precisi nel dialetto lombardo del '500 la moneta dei tempi, lo zecchino, veniva chiamata lenticchia, da lì l'origine del tutto. Speriamo che siano di buon auspicio alla crisi che si respira ormai da troppo tempo, che possa riscattare l'economia, la giusta suddivisione delle risorse, che moltiplichino i lavori e gli impieghi e che finalmente si possa credere al famoso articolo 1 che dice che l'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. Più lavoro = più soldi, più benessere = più sogni concreti da realizzare (casa, famiglia...) = felicità!

Stasera, la mitica notte del 31, la trascorrerò fuori casa, sarò lontano dai miei fornelli ma, come sempre, mi sono portata avanti preparando un piatto tipicamente classico della tradizione italiana, soprattutto nordica.
Stavolta ho usato lo zampone al posto del cotechino, io ne ho utilizzato un tipo precotto che mi ha fatto risparmiare tantissimo tempo e che a detta di molti è più saporito di quello acquistato dal macellaio (anche se io non l'ho mai provato). I contorni sono stati sia di lenticchie che di patate. E grazie a Giallo Zafferano ho seguito un procedimento molto carino per creare dei nidi dentro cui servire lenticchie e cotechino o zampone.


Con questo piatto io vi faccio i miei più cari auguri, augurandovi innanzitutto di trascorrere al meglio queste ultime ore del 2011 e sperando, come si fa sempre, che il nuovo anno sia migliore del precedente o quantomeno non peggiore :D

Siate felici, un brindisi a voi!
 

Zampone, lenticchie e patate duchessa

Ingredienti:
1 zampone precotto da 1 kg

Per le lenticchie:
300 gr di lenticchie piccole rosse 
1/2 carota
1/2 costa di sedano
1/2 cipolla
1-1,2 lt di acqua o di brodo
Sale

Per le patate duchessa

800 gr di patate
2 tuorli
3 cucchiai di parmigiano o grana
50 gr di burro
Insaporitore per patate Ariosto
Sale


Procedimento

Per le patate duchessa:

Immergere le patate in un tegame con acqua fredda, arrivare all'ebollizione e calcolare 40 minuti, poi toccare le patate con una forchetta per constatarne la morbidezza. Scolarle e passarle sotto il getto d'acqua corrente per raffreddarle, pelarle e passarle nello schiacciapatate per 2 volte raccogliendo la purea in un tegame. Unire i tuorli, il burro morbido, il formaggio, il sale, l'insaporitore e mettere sul fuoco mescolando per far sciogliere il burro e per asciugare meglio le patate. Versare tutto in una siringa per dolci o una sac à poche resistente con bocchetta a stella e procedere formando dei ciuffetti in una teglia rivestita da carta forno. Cuocere in forno a 200° per 20 minuti passandole sotto il grill per 2 minuti in modo che possano dorarsi.

Per i nidi di patate:
Seguire lo stesso identico procedimento delle patate duchessa ma anzichè formare dei ciuffi sulla teglia si dovranno formare dei dischi di larghezza a piacere e poi, sempre con la siringa o la sac à poche, creare un bordo che faccia spessore.

Per le lenticchie:
Sarebbe meglio immergerle la sera prima in acqua tiepida/fredda in modo che si ammorbidiscano. L'indomani scolarle e sciacquarle. Fare un trito al coltello di carota, sedano e cipolla e far imbiondire il tutto a fuoco basso in un tegame insieme ad un filo d'olio e un pizzico di sale per insaporire il soffritto, dopo circa 8-10 minuti alzare la fiamma e unire le lenticchie, farle insaporire un minuto appena e coprirle con dell'acqua bollente o del brodo. Coprire con un coperchio e cuocere per circa 40-45 minuti a fiamma moderata mescolando di tanto in tanto e aggiungendo altra acqua calda se occorre. A metà cottura regolare di sale. Se le lenticchie sono del tipo gigante serve un pò più di cottura.

Per lo zampone (seguire le indicazioni del proprio, sono scritte sulla confezione, riporto le mie):
Adagiare la busta di zampone ancora sigillata dentro un tegame abbastanza capiente e riempirlo con dell'acqua fredda, arrivare all'ebollizione e cuocere per altri 20 minuti, poi prelevare lo zampone, tagliare la busta conservando il suo sughetto. Rimuovere l'involucro della zampa e buttarlo. Tagliare a fette di circa 1 cm la carne


Per l'assemblaggio

Soluzione 1:
Disporre le lenticchie su un piatto rettangolare creando un letto, adagiare sopra ordinatamente le fette di zampone e decorare con qualche patata duchessa. Le altre servirle a parte, da sole.


Soluzione 2:
Riempire ogni nido di patata con un pò di lenticchie e dei bocconcini di zampone


Soluzione 3:
Servire mettendo su ogni piatto un pò di patate duchessa, un pò di lenticchie e un pò di zampone in modo che ognuno abbia la sua porzione


 
E... naturalmente non dimenticate lo spumante ;)





E così partecipo al contest "Natale o Capodanno?" organizzato dal blog "Pillole Culinarie"


mercoledì 16 novembre 2011

Pollo in padella con verdurine e concentrato di pomodoro

Il pollo è indubbiamente la mia carne preferita, fin da piccola storcevo un pò il naso davanti a fettone di carne rossa per poi tornare a sorridere se con "stasera per cena... carne" capivo che si trattava di pollo, soprattutto petti e cosce. Mi piace il contrasto della parte interna morbidissima, un pò viscida, e l'esterno compatto e croccante. Generalmente lo faccio alla cacciatora, stavolta una variante ancor più semplice. Al posto delle patate ho scelto di usare le buonissime cipolline borretane. 

 
Pollo in padella con verdurine e concentrato di pomodoro
 
Ingredienti:
2 cosce di pollo
2 petti di pollo
1 carota
1 gambo di sedano
Olio extravergine d'oliva
2 cucchiai di farina 00
1 litro di brodo di pollo o di verdure
1 cucchiaino (da thè) di concentrato di pomodoro Mutti
Sale
Pepe nero Tec-Al
2 rametti piccoli di rosmarino
Cipolline borretane Cascina San Cassiano

Procedimento:
1) Fare un trito di carota e sedano e versarlo in una padella antiaderente facendolo imbiondire, a fuoco basso, con un filo d'olio e insaporendolo con un pizzico di sale
2) Lavare le cosce e i petti di pollo e pressandoli bene nella farina
3) Mettere da parte le verdurine ormai imbiondite, prive dell'olio
4) Nella stessa padella adagiare il pollo facendolo rosolare da entrambe le parti per 4-5 minuti, in modo che la pelle diventi croccante
5) Unire un pò di brodo e le verdurine
6) Aggiungere il concentrato di pomodoro e mescolare
7) Continuare la cottura a fiamma bassa, coprendo la padella con un coperchio, per circa 30 minuti, girando spesso il pollo in modo che si cuocia e si insaporisca da entrambe le parti. Regolare di sale e di pepe e insaporire con i rametti di rosmarino. Proseguire altri 10 minuti, togliendo il coperchio e lasciando che il fondo di cottura si restringa e si addensi meglio
8) Servire con un contorno di cipolline borretane

Triplo concentrato di pomodoro Mutti

Pinza in silicone Happyflex





E così partecipo al contest "Secondi... a nessuno" organizzato dal blog "Mani, Amore e Fantasia" 

mercoledì 9 novembre 2011

Insalate monoporzione di songino con pollo, mandorle e pomodori


E' un secondo/contorno molto semplice (insalata!), economico ma molto gustoso. Insomma "in linea" con la mia dieta. 
Son presenti due tipi di verdura, carne bianca (pollo) cotta sulla griglia, olio extravergine d'oliva a crudo, frutta secca, in questo caso mandorle, che come sappiamo sono importanti all'interno di una corretta alimentazione poichè sono ricche di minerali, vitamine e sono fonte di acidi grassi mono e polinsaturi che hanno la funzione di prevenzione per le malattie cardiache e circolatorie.
Sono tra i frutti meno calorici, più proteici e più ricchi di fibre, hanno il più alto contenuto di vitamina B3. Perchè scrivo tutto ciò? Per via dell'iniziativa a cui partecipo sotto...
 


Insalate monoporzione di songino con pollo, mandorle e pomodori

Ingredienti per ogni porzione:
Una manciata di songino (detto anche valerianella)
2 pomodori maturi
1 filetto di pollo
5-6 mandorle LifeItalia
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
Origano fresco
Sale rosa dell'Himalaya de I Gusti Vegetali
Erba cipollina

Procedimento:
1) Ungere appena una piastra rovente e far cuocere il pollo per pochi minuti (deve essere ben cotto rimanendo morbido). Tagliarlo a pezzettini
2) Lavare i pomodori, pelarli, dividerli in due, togliere i semi e ridurli a dadini
3) Lavare il songino e asciugarlo delicatamente. Condirlo con un filo d'olio e un pizzico di sale rosa
4) Con un coppapasta distribuire sul fondo il songino, poi fare uno strato con la dadolata di pomodori conditi con foglioline di origano e fare uno strato con il pollo. Terminare con le mandorle spezzettate grossolanamente
5) Irrorare con un filo d'olio e qualche granellino di sale rosa





E così partecipo al coloratissimo contest "Insalatando" organizzato dal blog "Photo and Food"