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sabato 11 ottobre 2014

Cucinare il riso basmati



Non so a voi ma a me il riso basmati è sempre piaciuto tantissimo, di per sè mi piace l'idea di accompagnare i secondi piatti ad un contorno di riso, al curry o anche semplice, il problema era che quando lo mangiavo fuori era sempre bello lucido, al dente e sgranato, e in casa a me veniva una pappetta per nulla invitante, così mi son detta che con qualche ricerca e prova sarei riuscita a capire errori e passaggi corretti. 
In realtà la ricerca è stata più lunga del previsto perchè per capire il metodo migliore avrei dovuto fare 4-5 cotture diverse e quindi il post è stato scritto e corretto più volte, un pò come fosse un esperimento scientifico, volevo arrivare al metodo a me più congeniale.
Il basmati è un riso indiano dall'aspetto lungo e sottile. Spesso si sottovaluta la sua preparazione, seguendo però consigli e accortezze si ottiene un perfetto contorno, adatto a tortini e porzioni che accompagnano verdure, carni e anche pesci. La cottura è una via di mezzo tra la bollitura e la cottura al vapore.

Ho preso molti spunti da questo splendido blogSono arrivata alla conclusione che il risultato che io trovo perfetto è quello ottenuto seguendo il primo metodo. 



Cucinare il riso basmati

Ingredienti:
1 tazza di riso basmati
1 tazza di acqua
q.b. di sale
1 cucchiaino di olio (facoltativo)

Procedimento:
Lavare il riso sotto acqua corrente e poi versarlo in una ciotola piena di acqua, mescolarlo più volte con le mani e scolarlo. Ripetere l'operazione fino a quando l'acqua sarà quasi limpida. Metterlo a bagno in abbondante acqua fredda pulita per almeno 20 minuti. Scolarlo e lasciarlo nel colino fino al momento della cottura, non necessariamente immediata.


A questo punto si possono seguire 3 metodi

Primo metodo (QUELLO CHE CONSIGLIO):
Mettere a bollire l'acqua insieme ad un pizzico di sale. Portare a bollore a fuoco medio (io uso un pentolino piuttosto piccolo). Unire il riso, abbassare la fiamma al minimo ed unire un filo d'olio o di ghee (se si vuole ottenere un riso più lucido). Coprire con un coperchio lasciando aperto un angolino di qualche millimetro, in modo da far uscire il vapore (oppure mettere un panno tra la pentola e il coperchio rivoltanto i lembi sopra al coperchio, cosa che faccio io). Trascorsi 6-7 minuti (la ricetta parla di 10 minuti ma a me viene sempre scotto con quei tempi, consiglio meno tempo) spegnere il fuoco. Chiudere il coperchio completamente (o lasciarlo con il panno risvoltato) e far riposare per 10 minuti. Prima di servire sgranare il riso con i rebbi della forchetta (posizionata di lato contrario rispetto alla posizione con cui si usa per mangiare)

(Nota: la quantità di acqua dipende dalla tipologia di riso, potrebbe servirne di più o meno. La seconda volta ci si sa regolare meglio. Io usavo una tazza e mezza di acqua per una tazza di riso ma mi veniva sempre una pappetta, il riso si scuoceva, invece meno acqua consente che questa venga assorbita prima e il riso non prosegue la cottura scuocendosi).


Secondo metodo: 
Portare a bollore 4 tazze di acqua per 1 tazza di riso, versare il riso e far cuocere. Una volta cotto scolarlo e versarlo in una ciotola con coperchio lasciandolo riposare per 10 minuti.

(Nota: questo metodo lo trovo poco pratico)


Terzo metodo: 
Versare il riso nell'acqua fredda che supera appena di qualche cm il livello del riso. Portare a sfiorare il bollore, abbassare la fiamma al minimo e cuocere per pochissimi minuti, assaggiare il riso e se è al dente spegnere il fuoco, coprire e lasciar riposare 10 minuti. Dopodichè versare su una teglia o comunque su un piano e sgranare molto bene con una forchetta unendo un filo d'olio (io preferisco sgranare con le mani come si fa con il cous cous, i chicchi restano più lucidi e separati).

(Nota: occorre stare attenti perchè il riso assorbe l'acqua velocemente, si cuoce prima del previsto e c'è il rischio che il riso si attacchi sul fondo, quindi occorre monitorare la cottura). 


venerdì 10 ottobre 2014

Sarde a beccafico alla palermitana


Un super classico della vecchia cucina siciliana. Un piatto tanto povero quanto saporito, un secondo semplice ma sempre gradito a tutti. La ricetta palermitana si differenzia da quella catanese sia per l'assenza di formaggio nel ripieno, sia per modalità di presentazione, a "involtino" uno, "a tortino" l'altro. In realtà non riporto una vera ricetta ma un procedimento, si fa un po' tutto ad occhio e ad assaggio. 



Sarde a beccafico alla palermitana

Ingredienti:
1 kg di sarde
q.b. di pan grattato
q.b. di prezzemolo fresco
q.b. di passolina o di uva sultanina
q.b. di pinoli 
Un pizzico di zucchero
q.b. di sale
q.b. di pepe
q.b. di foglie di alloro
q.b. di succo di arancia o di limone

Procedimento:
Pulire le sarde squamandole ed eliminando la testa e le lische lasciando solo la coda. Lavarle ed asciugarle aprendole così a libro. (Potete far fare quest'operazione al vostro pescivendolo di fiducia). 
Lavare l'uva sultanina e metterla in ammollo in acqua caldo-tiepida.  
In una padella tostare il pan grattato con un giro d'olio facendo in modo che sia dorato ma non troppo scuro (va mescolato continuamente). Tostare leggermente i pinoli. Tritare al coltello il prezzemolo. In una terrina unire il pan grattato (non tutto), l'uvetta ben strizzata, i pinoli, il prezzemolo, il sale e un pizzico di zucchero. 
Disporre le sarde in un piatto e farcirle col condimento, arrotolarle dalla parte larga arrivando fino alla coda che dovrà restare all'esterno. Ungere una teglia, disporre le sarde a beccafico una accanto all'altra separate da una foglia di alloro. Irrorare con un filo d'olio, un pò di succo di arancia o di limone, un pizzico di zucchero e cospargere con un pò di pan grattato avanzato. Cuocere in forno ventilato a 180°C per circa 15-18 minuti. 

mercoledì 8 ottobre 2014

Torta Diabella 2

Sottotorta I Cook Cake


Una buonissima torta già pubblicata, un dolce di Montersino perfetto per tutti i festeggiamenti, di grandi e di piccoli. In questa versione ho usato una pasta biscotto al posto del pan di Spagna, trovo sia più indicata.

Ci sono diverse varianti di questo dolce, pralinato, monoporzione, con una ganache semiliquida o una ganache da taglio compatto e preciso. Tutto dipende dalla quantità di panna e cioccolato usati, se pari dose e il cioccolato è al latte la ganache avrà una consistenza colante (un cuore morbido per intenderci), se pari dose e il cioccolato è fondente la consistenza sarà morbida ma non colante, da taglio pulito. Se si userà più cioccolato che panna la consistenza sarà morbida ma sempre da taglio preciso. Lo sottolineo perchè nei vari gruppi e forum si discute spesso di questo buonissimo dolce e spero che questa piccola premessa possa aiutare chi si cimenterà per la prima volta.

Sottotorta I Cook Cake



Torta Diabella 2

Ingredienti per un cerchio da 20 cm (h 5 cm)

Per il biscotto al cacao:
90 gr di tuorli
90 gr di farina di frumento
22,5 gr di cacao amaro in polvere
135 gr di albumi
110 gr di zucchero semolato

Per la bavarese:
150 gr di latte intero
60 gr di tuorli
26 gr di zucchero
139 gr di cioccolato bianco
60 gr di pasta nocciola
4,5 gr di colla di pesce
375 gr di panna montata

Per la ganache fondente morbida ma compatta, non colante:
195 gr di cioccolato fondente (oppure metà fondente e metà al latte)
195 gr di panna fresca

Per la ganache colante (ricetta originale n.1):
195 gr di cioccolato al latte 
195 gr di panna fresca

Per la ganache morbida ma compatta (ricetta originale n.2):

213 gr di cioccolato al latte
177 gr di panna fresca

Per la finitura:
q.b. di nocciole tostate
q.b. di burro di cacao spray

Per le placchette decorative:
100 gr di cioccolato fondente
30 gr di cioccolato bianco
3 gr di alcool a 95°C
1 gr di oro alimentare in polvere



Procedimento

Per il biscotto al cacao:
Scaldare albumi e zucchero a 40°C e montare fino ad ottenere una meringa stabile ma lucida. Incorporare manualmente i tuorli e le polveri setacciate mescolando dal basso verso il basso. Stendere il composto su una leccarda da forno e cuocere in forno ventilato a 240°C per circa 5 minuti. Far raffreddare, eliminare il foglio di carta da forno e coppare un disco di 2 cm inferiore rispetto al dolce da montare (nel mio caso coppare 18 cm). 

Per la ganache:
In un tegame scaldare la panna, unire il cioccolato e mescolare fino a farlo fondere. Frullare tutto con il minipimer. Colare su un anello da 18 cm foderato da carta d'alluminio, unire un pò di nocciole tritate al coltello grossolanamente e congelare. 

Per la bavarese:
Idratare la gelatina in acqua fredda. Tritare il cioccolato al coltello. Far bollire il latte. Mescolare i tuorli con lo zucchero. Unire latte e tuorli, rimettere sul fuoco e far cuocere fino a 82-85C°. Unire il cioccolato bianco e mescolare, unire anche la colla di pesce ammollata e strizzata, unire infine la pasta di nocciola. Passare al minipimer per lisciare bene il tutto. Raffreddare velocemente il composto in un bagnomaria di acqua e ghiaccio, proseguendo il raffreddamento in frigorifero fino ad una temperatura di 4°C. Incorporare la panna montata mettendone prima una piccola parte per rendere il composto più fluido e poi la restante mescolando dal basso verso l’alto per non smontare la crema. (*se la ganache è stata congelata come inserto e non va colata fluida la bavarese può raggiungere i 30°C e non necessariamente i 4°C prima di essere amalgamata alla panna).

Per montare il dolce:
Inserire il biscotto dentro un anello rivestito con acetato. Versare la bavarese in una sac à poche senza bocchetta. Procedere delineando prima i bordi dello stampo, in modo da chiuderli e poi procedere creando uno strato uniforme che ricopra il biscotto. Fare un altro giro di bavarese lungo il bordo. Inserire dentro il disco di ganache. Chiudere il tutto coprendo con un altro strato di bavarese, sempre dall'esterno verso l'interno. Con un cucchiaio increspare la superficie creando delle "ondine" di crema. Mettere in freezer a congelare. 

Per le placchette decorative:
Sciogliere il colorante nell'alcool e mescolare con un pennellino piccolo. Fare delle goccie di colore su un foglio di acetato (poggiato su una teglia). Temperare il cioccolato bianco (io ne sciolgo 2/3 al microonde fino ad arrivare a 42-45°, poi unisco il resto, mescolo, scaldo un attimo al microonde arrivando a 29°C. Se si sbaglia temperatura si deve ricominciare daccapo), metterlo in un conetto di carta da forno e fare delle linee disordinate sull'acetato, sopra le gocce d'oro. Far cristallizzare il cioccolato raffreddandolo un paio di minuti in freezer. Nel frattempo temperare il cioccolato fondente (faccio la stessa operazione del cioccolato bianco, con la differenza che lo porto prima a 50°C e poi a 31°C). Colare il cioccolato sul foglio di acetato in cui ormai il cioccolato bianco si è indurito e spatolarlo con una spatola a gomito ricoprendo tutta la superficie del foglio. Far semi cristallizzare (ovvero semi indurire per pochi minuti), poi prima che il cioccolato si indurisca del tutto incidere il cioccolato con un coltello in modo da creare dei quadratini. Mettere in freezer e lasciar indurire totalmente. Staccare adesso le placchette di cioccolato e usarle per la decorazione

Per la finitura:
Estrarre il dolce dallo stampo rimuovendo l'acetato. Spolverare abbondantemente di cacao amaro. Decorare con cubetti di pan di spagna, un pò di ganache versata a caso e un pò di nocciole tritate. Unire le placchette di cioccolato temperato adagiato lungo i bordi attaccandolo con gelatina neutra. 

Portadolce termico multifunzione Enjoy Ater

lunedì 6 ottobre 2014

Bucatini con salsa di pomodorini confit e melanzane


Questa salsa è la fine del mondo, dovete proprio provarla, perfetta dei primi piatti particolarmente gustosi e ricchi di gusto, non è la solita passata di pomodoro, è decisamente più buona e originale con sapori più marcati.




Bucatini con salsa di pomodorini confit e melanzane

Ingredienti:
300 gr di bucatini
1 melanzana viola grande

Per la salsa di pomodorini confit:
500 gr di pomodorini datterini (io ciliegino)
La scorza di 1/2 arancia grattugiata
Qualche rametto di timo
q.b. di zucchero
q.b. di olio extravergine d'oliva
q.b. di sale
q.b. di aglio
q.b. di origano


Procedimento

Per i pomodorini confit:
Lavare i datterini, dividerli a metà e disporli in una terrina. Condirli con sale, zucchero, timo sfogliato, origano, foglie di basilico spezzate, la scorza di arancia grattugiata e uno spicchio d'aglio tagliato a lamelle sottili, irrorare con tanto olio e disporre i pomodorini in una teglia in modo ordinato, con la parte aperta rivolta verso l'alto. Far asciugare in forno, modalità ventilata, a 100-110°C per circa 3 ore facendo così disidratare i pomodorini che perderanno la loro acqua e resteranno belli lucidi per via dell'olio. 

Per la salsa di pomodorini confit:
Frullare quindi il tutto (lasciando qualche pomodorino da parte per la decorazione) e profumare con l'origano (lasciandone qualcuno intero). 

Per le melanzane:
Lavare, spuntare e tagliare le melanzane a dadini, immergerle in acqua e sale per un'oretta, poi asciugarle e friggerle in abbondante olio scolandole bene su un foglio di carta assorbente. 
Cuocere i bucatini in abbondante acqua salata, scolarli bene al dente passandoli in padella dove andranno ad amalgamarsi alla salsa di pomodorini confit. Servire con le melanzane, qualche pomodorino e qualche erbetta aromatica. Terminare con un filo d'olio. 



giovedì 2 ottobre 2014

Composta di pesche, cioccolato e amaretti


Tessuto Green Gate


Lo so, arrivo tardissimo, le pesche ormai sono sparite o fuori stagione, ma non sono riuscita a creare prima il post, quindi tenete a mente questa ricetta di Montersino e ricordatevi di provarla il prossimo anno.
Mi credete se vi dico che questa è la mia prima composta? Mai fatto nè marmellate nè confetture in tutta la mia vita, forse perchè non sono una grande consumatrice di questi prodotti, forse perchè le ha sempre fatte mia madre e no ne sentivo il bisogno di farne altre, forse perchè ho sempre avuto il terrore dell'invasamento. Sta di fatto che questa mi ispirava tanto, non vedevo l'ora di assaggiarla perchè il connubio di questi ingredienti è ben collaudato e sempre perfetto. La composta mi è piaciuta davvero tanto, è diversa dalle solita, è perfetta per farcire una crostata da forno ma anche per una colazione a base di fette biscottate. Io ne ho finito un barattolino in pochi giorni mangiandola semplicemente... a cucchiaiate! :p

Tessuto Green Gate



Composta di pesche, cioccolato e amaretti

Ingredienti per 3 vasi da 350 gr:
1 kg di pesche già pulite
600 gr di zucchero semolato
40 gr di cacao amaro in polvere
200 gr di amaretti
10 gr di succo di limone

Procedimento:
Sbucciare le pesche, eliminare il nocciolo e tagliarle a fettine. Metterle in una casseruola, possibilmente di rame (la mia non lo era), insieme allo zucchero e portare a bollore (serviranno circa 10 minuti a fiamma vivace, accadrà che le pesche rilasceranno il loro succo che a contatto con lo zucchero formeranno una sorta di sciroppo). Togliere dal fuoco e versare il composto in un contenitore di acciaio. Lasciar maturare la composta per almeno 12 ore a temperatura ambiente.
Rimettere tutto sul fuoco, unire il succo di limone e portare a cottura. Dovrà arrivare a 60°C Brix. Se non si ha il refrattometro si può verificare la cottura prelevando una piccola parte di composta e facendola raffreddare su un piattino, dovrà avere la consistenza come quella del miele. (Io ho fatto almeno 4 tentativi prima di beccare la giusta consistenza). 
A fine cottura unire il cacao amaro setacciato e gli amaretti spezzettati. Far bollire ancora 2 minuti e poi togliere dal fuoco. Invasare subito la composta calda, chiudere i vasi, precedentemente sterilizzati, e capovolgerli in modo da sterilizzarli con l'alta temperatura della composta stessa. Una volta freddi rimetterli dritti.

La composta si può mantenere per 2 anni in un posto fresco e buio. 




Note: per sterilizzare i vasetti e i tappi immergerli in una pentola con abbondante acqua. Portare a bollore e lasciare sul fuoco per 30 minuti. Far intiepidire l'acqua, dopodichè con una pinza scolarli su un panno pulito e lasciarli asciugare. 

martedì 30 settembre 2014

Tarte tatin di pomodoro

Piatto Green Gate
Ciotola CHS
Runner CreativiTavola


Questa è la mia prima tarte tatin, no ne ho mai fatte nè dolci nè salate. Questa è tratta da un libro di Montersino, l'idea mi è piaciuta molto, per i miei gusti e per quelli dei miei familiari è stata eccessivamente dolciastra, forse c'è troppo zucchero per le nostre abitudini o forse ho scelto i pomodori non adatti, dovessi rifarla userei meno zucchero, sono certa che sarebbe perfetta perchè il sapore c'era tutto.

Piatto Green Gate


Tarte tatin di pomodoro

Ingredienti per una teglia da 18-20 cm:
1 foglio di pasta sfoglia fatto in casa

Per i pomodori:
750 gr di pomodori maturi (io ho usato i piccadilly)
10 gr di olio extravergine d'oliva
2 gr di timo
q.b. di timo
q.b. di sale
q.b. di pepe

Per il caramello:
75 gr di zucchero semolato (io ne consiglio max 50 gr)
20 gr di burro


Procedimento

Per i pomodori:
Privare a crudo i pomodori della pelle, tagliarli a metà, eliminare i semi, salare, pepare e condire con l'olio e il timo.

Per la tatin:
Caramellare lo zucchero a secco e versarlo in una teglia distribuendolo velocemente, indurirà all'istante. Distribuire sopra il caramello il burro a pezzi e disporre le falde di pomodoro con la parte liscia rivolta verso il basso. Coprire con un disco di pasta sfoglia da 20 cm. Cuocere in forno ventilato a 170°C fino a cottura (circa 35 minuti). Lasciar raffreddare e poi sformare. Capovolgere e decorare a piacere con qualche foglia di basilico.  

Piatto Green Gate

lunedì 29 settembre 2014

Tartufo nero semifreddo

Piattino di plastica sullo sfondo Poloplast



C'è qualcosa di più goloso di un dolce cremoso a base di nocciola e cioccolato? E c'è qualcosa di più comodo di un dolce da tirare dal freezer 2 minuti prima di servire in modo tale da avere sempre qualcosa di pronto se si hanno ospiti improvvisi o ci si vuole coccolare con dolcezza!?
Dimenticate il sapore dei tartufi confezionati, questo è una libidine. Non preoccupatevi, il procedimento sembra lungo (ricetta by Montersino) ma non lo è, occorre solo un pò di organizzazione mentre si procede. 

ps: scusate le misure un po' strane con la virgola ma ormai lo sapete, tendo a dividere all'infinito dosi originali che basterebbero per un reggimento. :D

Piattino Poloplast




Tartufo nero semifreddo

Ingredienti per 10 semisfere

Per il semifreddo alla nocciola:
162,5 gr di panna montata
97,5 gr di meringa italiana
32,5 gr di crema pasticcera
32,5 gr di pasta di nocciola (io 40 gr)

Per il semifreddo al cioccolato:
78 gr di crema base al cioccolato
146 gr di meringa italiana
65 gr di crema pasticcera
341 gr di panna montata

Per la meringa italiana:
115,5 gr di albumi
38,5 gr di destrosio
196 gr di zucchero semolato
52,5 gr di acqua

Per la crema pasticcera: (se ne ottiene circa 155 gr)
80 gr di latte intero 
20 gr di panna fresca (oppure latte)
30 gr di tuorli
30 gr di zucchero
3,5 gr di amido di riso
3,5 gr di amido di mais

Un pizzico di vaniglia

Per la meringa italiana: (se ne ottiene circa 278 gr, a noi ne servono 244 gr)
100 gr di albumi
33 gr di destrosio
170 gr di zucchero semolato

45 gr di acqua

Per la crema base al cacao:
30 gr di zucchero semolato 
30 gr di destrosio 
48 gr di acqua
60 gr di cacao amaro in polvere

Per tartufare:
150 gr di cacao amaro in polvere
100 gr di zucchero semolato



Procedimento

Per la crema base al cacao:
In un pentolino versare l'acqua, lo zucchero e il destrosio. Mescolare con una frusta creando una sorta di sciroppo. Quando arriva a bollore togliere dal fuoco, unire il cacao e mescolare bene con una frusta formando così una pasta omogenea. Far raffreddare molto bene in frigorifero prima di utilizzarla.

Per la meringa italiana:
In un pentolino portare acqua e zucchero a 121°C. Nel frattempo nella bacinella della planetaria con frusta schiumare gli albumi con il destrosio (che potrebbe essere sostituito con zucchero semolato). Aumentare la velocità quando lo sciroppo ha raggiunto i 118°C. Versare lo sciroppo sugli albumi metà tutto in un colpo e metà a filo. Montare fino a quasi raffreddamento della ciotola. 

Per il semifreddo al cioccolato:
In una ciotola amalgamare la crema base al cioccolato con la crema pasticcera. Unire la meringa amalgamando molto bene. Versare questo composto ottenuto dentro la panna semi montata.

Per il semifreddo alla nocciola:
In una ciotola amalgamare la pasta di nocciole con la crema pasticcera. Unire la meringa amalgamando molto bene. Versare questo composto ottenuto dentro la panna semi montata.

Per il montaggio:
Versare il semifreddo al cioccolato in un sac à poche senza bocchetta. Tagliare bene la punta. Riempire gli stampi a semisfera fino a 3/4. 
Versare il semifreddo alla nocciola in un sac à poche senza bocchetta tagliando poco la punta. Farcire il cuore del semifreddo al cioccolato con quello alla nocciola vedendo così il tartufo sollevarsi e formare una cupola. Congelare. 

Per tartufare:
In una ciotola mescolare lo zucchero con il cacao setacciato. 
Preparare su un piatto da portata dei dischi dorati di cartone. Sopra ognuno fare uno spuntoncino di crema. 
Immergere i tartufi congelati nella miscela di cacao. Adagiarli su un piano. Con le mani ben pulite posizionarli sopra i dischetti. 
A piacere posizionare sopra un ciuffo di panna montata distribuita con un sac à poche con bocchetta a stella. 




E se al posto del classico effetto tartufato volete una finitura diversa e satinata usate un burro di cacao spray al cacao...

Piattino di plastica sullo sfondo Poloplast





Consiglio: come tutti i semifreddi danno il meglio se consumati entro a 3 settimane, poi restano buoni ma meno "soffici"

giovedì 25 settembre 2014

Melanzane al forno con olive, emmenthal e pomodorini

Piatto Green Gate


Melanzane, melanzane e ancora melanzane! Un tripudio di questi ortaggi sulla mia tavola, soprattutto d'estate, quando è stagione e sono particolarmente saporite. Ringrazio Giallo Zafferano per l'idea. La cottura è decisamente semplice e leggera e il sapore è intenso e saporito. 

Piatto Green Gate


Melanzane al forno con olive, emmenthal e pomodorini

Ingredienti:
600 gr di melanzane
200 gr di pomodorini ciliegino
100 gr di olive nere
150 gr di emmenthal 
q.b. di sale
q.b. di pepe
q.b. di origano secco
q.b. di olio extravergine d'oliva

Procedimento:
Lavare e spuntare le melanzane, tagliarle a fette e adagiarle in uno scolapasta cosparse di sale in modo da farle un pò spurgare. Asciugarle bene e disporle su teglie rivestite da carta da forno. Con un coltello incidere dei segni come se si volesse formare una griglia. Irrorare con un giro d'olio e disporre sopra un pò di pomodorini tagliati in 4 e insaporiti da un pizzico di origano e di pepe. Cuocere in forno ventilato a 200°C per circa 20 minuti. Nel frattempo tagliare a pezzettini sia l'emmenthal che le olive denocciolate e unirle alle melanzane. Riporre di nuovo in forno per circa 5 minuti, ovvero fino a quando il formaggio si sarà sciolto. 

Servire le melanzane ben calde.


mercoledì 24 settembre 2014

Riso basmati con verdure croccanti

Piatto Green Gate

Come si dice spesso il cibo si mangia prima con gli occhi e poi con la bocca. Ecco, per me le verdure, i colori delle verdure sono qualcosa di estremamente appetibile, mi piace la loro resa fotografica ma soprattutto adoro il pensiero che la natura possa creare colori così perfetti. Certo, la frutta e verdura di adesso non è più quella di una volta ma io ho la fortuna di vivere in una zona in cui la spesa ortofrutticola è quasi a chilometro zero e la cosa mi fa sentire un pò più sicura.
Il piatto è molto semplice ma molto estivo, è un'insalata di riso un pò speciale, perfetta da mangiare sotto l'ombrellone o per una gita fuori porta. E' stata apprezzata tantissimo, decisamente da fare e rifare.

Runner CreativiTavola

Piatto Green Gate



Riso basmati con verdure croccanti

Ingredienti

Per il riso:
1 tazza di riso basmati
1 tazza di acqua 
q.b. di sale
q.b. di olio extravergine d'oliva Colonna

Per il condimento:
50 gr di carote
50 gr di zucchine
50 gr di cipolla 
50 gr di peperoni verdi
50 gr di peperoni gialli
50 gr di pomodori
20 gr di pinoli
20 gr di lamelle di mandorle
q.b. di sale
q.b. di pepe
q.b. di curry
q.b. di olio extravergine d'oliva al peperoncino Colonna


Procedimento

Per il riso basmati:
Lavare il riso sotto acqua corrente e poi versarlo in una ciotola piena di acqua, mescolarlo più volte con le mani e scolarlo. Ripetere l'operazione fino a quando l'acqua sarà quasi limpida. Metterlo a bagno in abbondante acqua fredda pulita per almeno 20 minuti. Scolarlo e lasciarlo nel colino fino al momento della cottura, non necessariamente immediata.
Portare a bollore l'acqua. Unire il riso e lasciarlo cuocere per 6-7 minuti coprendo con un coperchio rivestito da un panno asciutto con i lembi tirati verso l'alto (in modo che tra la pentola e il coperchio ci sia appunto il panno).
Una volta cotto mescolarlo, rimettere il coperchio e lasciarlo riposare almeno 10 minuti.
Raffreddarlo in un piano sgranandolo con i rebbi di una forchetta e un generoso giro di olio

Per il condimento:
Lavare e spuntare tutte verdure. In una padella soffriggere leggermente la cipolla finemente tritata con l'olio, unire tutte le verdure, tranne il pomodoro, e regolare di pepe. Cuocere lasciandole ancora croccanti, regolare di sale e di curry. Unire i pinoli precedentemente tostati e le mandorle a lamelle. Far raffreddare bene, unire i pomodori e il riso.

Runner CreativiTavola
Lunch box Enjoy Ater

Piatto Green Gate



E come lo trasportiamo?

Lunch box Enjoy Ater

lunedì 22 settembre 2014

Semifreddo pralinato in crosta croccante o semifreddo rochet

Sottotorta I Cook Cake


Questo è diventato uno dei miei dolci preferiti dall'istante in cui l'ho mangiato. Leggevo lo stupore e l'estasi negli occhi dei familiari che lo hanno provato. Mi ha incuriosito provarlo dalla prima volta che ho visto un video di Montersino che spiegava il procedimento di questa torta. L'idea di distribuire la glassa col phon per renderla sottile mi sembrava tanto assurda quanto geniale (nelle pasticcerie ovviamente usano i compressori appositi). Non so descrivervi la golosità di questo dessert, come tutti i semifreddi è un dolce che dal freezer passa direttamente alla tavola. E' decisamente perfetto!

Sottotorta I Cook Cake



Semifreddo pralinato in crosta croccante o semifreddo rochet


Ingredienti per un anello da 20 cm

Per il semifreddo pralinato (ho ridotto le dosi del 35%):
282,5 gr di panna montata
149,5 gr di pralinato alla nocciola al 50% (ottenuto con 140 gr di nocciole e 140 gr di zucchero caramellato, cliccare qui)
66,5 gr di meringa italiana

Per il biancomangiare alla panna (ho ridotto le dosi del 30%):
157,5 gr di panna
56 gr di zucchero semolato
1/2 bacca di vaniglia bourbon 

Per il croccante decorativo:
75 gr di burro
75 gr di zucchero semolato
25 gr di latte intero fresco
25 gr di sciroppo di glucosio
100 gr di mandorle a filetti

Per il croccante morbido:
50 gr di zucchero semolato
35 gr di panna bollente
7,5 gr di miele di castagno
30 gr di granella di nocciole

Per la finitura:
150 gr di cioccolato fondente 
100 gr di amarene
300 gr di pan di Spagna al cacao

Per la glassatura:
100 gr di cioccolato fondente
60 gr di burro di cacao
50 gr di granella di nocciole


Procedimento


Per i dischi di cioccolato:
Temperare il cioccolato, stenderne poco per volta in un foglio con carta forno, livellare bene fino ad ottenere un disco sottilissimo. Coppare con un diametro di 2 cm più piccolo del diamentro della torta da andare a comporre (io ho coppato 18 cm). Procedere con altri 3-4 dischi e farli indurire in frigorifero separandoli con carta da forno. (Io non sono mai riuscita nell'impresa, nella mia cucina c'era troppo caldo, così ho proceduto col metodo dello shock termico attraverso una lastra di marmo riposta in congelatore).

Per il biancomangiare alla panna:
Iniziare a montare la panna, quando inizia a prendere un pò di volume unire lo zucchero e i semi di vaniglia. Proseguire fino ad una montatura a neve ferma (ovviamente non deve diventare burro). Mettere 2 cucchiai di questo composto da parte. Versare il resto in una sac à poche senza bocchetta.

Per l'inserimento centrale del dolce:
Sopra il primo disco di cioccolato fare un sottile strato di biancomangiare alla panna e adagiare sopra delle amarene sciroppate tagliate a metà. Procedere con gli altri strati chiudendo con l'ultimo disco di cioccolato. Poggiare questo inserimento su un piatto e riporre in freezer a congelare o comunque sia a indurire. 

Per il semifreddo:
Mescolare il pralinato con la meringa italiana. Montare la panna, deve essere stabile ma non troppo dura, incorporarne una parte al composto di pralinato mescolando vigorosamente. Poi versare tutto all'interno della panna e incorporare con delicatezza, con una spatola, dal basso verso l'alto. Versare il composto in un sac à poche senza bocchetta. 

Per la finitura:
Tagliare il pan di Spagna a fettine e coppare con anello di 2 cm più grande rispetto l'inserimento (io ho coppato 20 cm). 
Adagiare l'anello su un foglio di carta da forno e, a piacere, rivestire anche i bordi. Inserire dentro le fettine di pan di Spagna in modo da formare un disco. 
Fare uno strato di semifreddo. Adagiare al centro l'inserimento congelato di dischi di cioccolato. Versare il semifreddo lungo il bordo e completare con un altro strato. Livellare la superficie del dolce con una spatola a gomito, in modo da essere perfettamente liscia. Cospargere la superficie di granella di nocciole e congelare. 

Per il croccante decorativo:
Sciogliere il burro. Scaldare al microonde lo sciroppo di glucosio. In una ciotola unire il burro, lo zucchero, lo sciroppo di glucosio, il latte ed infine le mandorle a filetti. Mescolare per amalgamare. Stendere il composto così ottenuto sulla carta da forno, livellare con un altro foglio. Cuocere in forno statico a 180°C per 10 minuti (o a 170°C in forno ventilato, come ho fatto io). Lasciarlo totalmente raffreddare. Spezzettare in piccoli pezzi irregolari.

Per il croccante morbido:
Caramellare lo zucchero a secco, unire il miele e poi la panna bollente. Completare con le nocciole in granella, lasciar riposare.

Per la glassatura:
Sciogliere il cioccolato fondente. Sciogliere anche il burro cacao e unirlo al cioccolato che sarà così con una consistenza più liquida. Poggiare la torta congelata su una griglia che poggia su una teglia rivestita da carta forno. Spatolare uno strato leggero di biancomangiare e versare sopra la granella di nocciole. Colare la glassa di cioccolato. Con l'aria compressa (o un phon ad aria fredda) soffiare sulla glassa appena versata in modo da far scivolare il cioccolato in eccesso e formare così una crosta croccante ma fine. 

Per la decorazione conclusiva:
Fare dei spuntoni di biancomangiare e attaccare i pezzi di croccante sul bordo della torta, decorando la superficie con una vela di cioccolato spolverizzato di cacao e qualche macchiolina di croccante morbido.