antipasti
fingerfood
primi secondi insalate
contorni
lievitati dolci
Visualizzazione post con etichetta 9. DOLCI AL CUCCHIAIO. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta 9. DOLCI AL CUCCHIAIO. Mostra tutti i post

martedì 23 ottobre 2018

Namelaka al cioccolato al latte e caffè con dacquoise al pistacchio


Mi piace troppo questa namelaka, questa crema ultra cremosa è sempre libidinosa e al caffè è il massimo, se poi unisci qualche avanzo di dacquoise al pistacchio e qualche decoro viene fuori un dessert da leccarsi i baffi.
La ricetta della dacquoise è di Montersino, invece la namelaka è diffusa sul web, io l'ho solo personalizzata aromatizzandola a piacer mio.





Namelaka al cioccolato al latte e caffè con dacquoise al pistacchio

Ingredienti per 7 pezzi di dimensione delle foto

Per la namelaka al cioccolato al latte e caffè:
175 gr di cioccolato al latte 
2,5 gr di gelatina in fogli  
100 gr di latte fresco intero                                                         
5 gr di sciroppo di glucosio                                                          
200 gr di panna fresca liquida                                                     
1,5 cucchiaini di caffé liofilizzato (io 2,5 gr)                                               

Per la dacquoise al pistacchio: (tratta dalla torta Caraibi di Montersino, sostituendo il cocco con le mandorle)
80 gr di albumi
80 gr di zucchero
33 gr di farina di mandorle
33 gr di zucchero a velo
33 gr di pistacchi

Per la finitura:
q.b. di chicchi di caffè
q.b. di colore oro in polvere
q.b. di granella di pistacchio
q.b. di pistacchi interi
q.b. di cialdine di cioccolato


Procedimento

Per la dacquoise al cocco e pistacchio:
Raffinare fino a ridurre in polvere la farina di mandorle, lo zucchero a velo e i pistacchi. In un pentolino scaldare albumi e zucchero semolato. Versare in planetaria e montare bene. Unire le polveri mescolando dal basso verso l'alto. Versare il composto su una sac à poche con bocchetta liscia. Modellare un quadrato su un foglio di carta da forno adagiato su una teglia e cuocere in forno a 180°C (il mio ventilato) per 16 minuti o comunque sia fino a doratura. Far raffreddare bene (io congelo per poterla maneggiare meglio e non spezzarla) e ricavare dei rettangoli di dimensione pari alla base delle monoporzioni dello stampo in silicone da utilizzare.

Per la namelaka al cioccolato al latte e caffè:
Fondere il cioccolato al latte dopo averlo tritato al coltello. Mettere da parte. Idratare la gelatina in acqua fredda. In un tegame versare il latte e portare a bollore. Spegnere, unire lo sciroppo di glucosio e il caffè liofilizzato, quando il composto scende intorno i 70°C unire la gelatina e mescolare per farla sciogliere. Passare al setaccio e versare il latte caldo in tre riprese sul cioccolato, ogni volta mescolando dal centro verso la periferia fino a veder apparire un "nodo" elastico e brillante. Alla fine versare la panna fredda e passare il tutto al minipimer cercando di non formare bolle (io ho nuovamente setacciato). Adagiare lo stampo in silicone su un vassoio e colare sopra il composto fluido arrivando a 4/5 di altezza. Una volta freddo mettere in frigo qualche ora, coprire con un rettangolo di dacquoise e poi passare in freezer a congelare (penso si possa congelare direttamente, se non si congela non verranno forme così precise). 

Per la finitura:
Estrarre le monoporzioni dallo stampo e adagiarle su un piano di lavoro. Decorare con granella e pistacchi interi, chicchi di caffè scuri e colorati d'oro e cialdine di cioccolato. Far rinvenire in frigorifero per circa 3 ore e servire.



mercoledì 17 ottobre 2018

Panna cotta con salsa al caramello


Eccomi! Ricompaio e scompaio ma per adesso va così. Il pensiero al blog c'è sempre ma riuscire a postare è sempre un'impresa. Questo dolcetto devo proprio inserirlo, la panna cotta è tratta dai bicchierini di "Chantilly di panna cotta con caramello all'arancia e streusel alla cannella" di Montersino, al posto di usare metà dose di panna liquida e metà montata ho usato solo panna liquida per la classica versione di panna cotta. Lasciando la dose originale di gelatina otterrete una struttura capace di reggere una forma data da uno stampo in silicone o altro, facendo dei bicchierini ho preferito diminuire la dose così da avere una sensazione più cremosa e piacevole al palato.



Panna cotta con salsa al caramello

Ingredienti per circa 10 bicchierini:

Per la panna cotta:
500 gr di panna fresca
125 gr di latte intero
100 gr di zucchero semolato
7 gr di gelatina in fogli (l'originale ne prevede 9 ma si può scendere fino a 6,5 gr)
5 gr di rum bianco
1/2 bacca di vaniglia bourbon

Per la salsa al caramello:
300 gr di zucchero semolato
100 gr di acqua

Altro:
q.b. di placchette di cioccolato bianco temperato



Procedimento

Per la panna cotta:
Idratare la gelatina in acqua fredda. Scaldare il latte con lo zucchero e la vaniglia arrivando a 65-70°C, unire la gelatina e mescolare. Unire la panna fredda e il rum bianco. Una volta intiepidita colare nei bicchierini e far rapprendere in frigorifero.

Per la salsa al caramello:
Preparare un caramello a secco e decuocere con l'acqua bollente, inserita in 3 tempi, stando bene attenti a non ustionarsi. Far raffreddare bene.
(Qui trovate tutti i dettagli su come preparare un'ottima salsa al caramello non bruciata e perfettamente liscia).

Per la finitura:
Colare la salsa al caramello sopra la panna cotta in modo che si distribuisca in uno strato non troppo sottile e decorare a piacere. Io ho usato placchette di cioccolato bianco ottenute temperando il cioccolato, colandolo e livellandolo su un foglio di acetato, lasciato semi opacizzare per poi coppare e mettere in frigo a rassodare. 


giovedì 11 ottobre 2018

Mascarpone al latte di cocco, topping al cacao e spuma di caffè



Quanto mi sono piaciute le basi che compongono questo dolce! A dire il vero la versione originale prevedeva una spuma di caffè da ottenere con un sifone da pasticceria ma, essendo questo un accessorio che mi spaventa usare e pertanto non si trova nella mia cucina, ho fatto una semplice chantilly. Ovviamente sotto ho riportato anche la formula originale. Inutile dirlo... tutto di Montersino.




Mascarpone al latte di cocco, topping al cacao e spuma di caffè

Ingredienti per 8 bicchieri o 28 bicchierini da finger food

Per la crema di mascarpone al latte di cocco:
125 gr di mascarpone
125 gr di latte di cocco
125 gr di meringa italiana
1,6 gr di gelatina in fogli

Per la meringa italiana: (se ne ottiene circa 162 gr)
100 gr di zucchero semolato 
25 gr di acqua
62,5 gr di albume
25 gr di zucchero semolato

Per il topping al cacao:
128 gr di crema base al cioccolato
90 gr di zucchero liquido al 70%
90 gr di sciroppo di glucosio

Per la crema base al cioccolato: (se ne ottiene circa 140 gr)
22 gr di zucchero semolato
22 gr di destrosio 
59 gr di acqua
44 gr di cacao amaro in polvere

Per la spuma di caffè: (* se non si ha il sifone meglio sostituire con chantilly al caffè con gelatina)
350 gr di caffè espresso
150 gr di panna fresca
80 gr di zucchero semolato
6 gr di gelatina in fogli
2 gr di agar agar

(io ho usato la chantilly)
195 gr di crema pasticcera 
4 gr di gelatina in fogli (l'originale ne prevedeva 5,2 gr)
39 gr di caffè espresso
3,9 gr di caffè solubile
195 gr di panna fresca (io l'ho zuccherata al 15%, quindi con 28 gr di zucchero semolato)

Per la finitura:
2,5 gr di caffè in chicchi
Oro alimentare in polvere


Procedimento

Per la crema base al cioccolato:
In un tegame unire l'acqua e gli zuccheri. Accendere la fiamma preparando così uno sciroppo. Non dovrà bollire, sarà sufficiente che raggiunga gli 80°C Togliere dal fuoco, unire il cacao mescolando bene in modo da togliere i grumi. Raffreddare velocemente prima mescolando e poi in frigorifero.

Per il topping al cacao: 
Scaldare leggermente nel forno a microonde la crema base al cioccolato, unire lo zucchero liquido e lo sciroppo di glucosio. Mettere da parte.

Per la meringa italiana:
In un casseruola mescolare acqua, zucchero e albumi portando a 82°C, togliere dal fuoco e montare fino ad intiepidimento della ciotola. Una volta fredda congelare coprendo bene oppure usare in tempi brevi. 

Per la crema di mascarpone al latte di cocco: 
Idratare la gelatina, strizzarla bene e farla sciogliere in un po' di latte di cocco scaldato. Unire il resto del latte di cocco freddo e il mascarpone (che io ho leggermente scaldato al microonde per ammorbidirlo), mescolare bene con una frusta. Alleggerire la crema fluida con la meringa italiana, prima amalgamata con una frusta e poi con una spatola.

Per la composizione dei bicchieri:
Versare la crema di mascarpone al latte di cocco su un colino a pistone (o colare con una caraffa), riempire il fondo dei bicchierini arrivando a circa 1/3 dell'altezza totale. Mettere in frigorifero a solidificare. Colare uno strato di topping di circa 1 cm, o poco meno, sopra la crema di mascarpone precedentemente fatta. Mettere in frigorifero. (Forse il mio topping era ancora troppo tiepido e una parte è colata sul fondo, sotto la crema, poco male!).

Per la spuma di caffè: (io non avendo il sifone l'ho sostituita con chantilly al caffè con gelatina)
Idratare la gelatina in acqua fredda. Mescolare l'agar agar con lo zucchero e unirlo ad una parte di caffè. Accendere il fuoco e portare a bollore. Unire la gelatina ben strizzata e il resto del caffè. Unire la panna liquida. Versare tutto dentro il sifone, chiudere bene e ricaricare con le bombolette. Utilizzare dopo 2 ore di friforifero. Se, come me, non si ha il sifone montare la panna e incorporarla al composto ormai freddo. Trasferirle in frigorifero e una volta rappresa passarla in un sac à poche e riempire i bicchierini. 

Io ho preparato la chantilly, procedimento...

Per la chantilly al caffè:
Idratare la gelatina. In una ciotola unire il caffè espresso con il caffè solubile, scaldarlo al microonde e unire la gelatina, mescolare bene e unire la crema pasticcera fredda. Arrivare così ad ottenere circa 30-35°C. Incorporare dentro un pò di panna semi montata fino a rendere il composto cremoso, poi colare tutto dentro la ciotola della panna ottenendo così una chantilly soffice e areata. 

Per decorare:
Guarnire la superficie con un chicco di caffè spennellato con un color oro alimentare.





Consiglio: i bicchierini possono essere congelati. Almeno 4 ore prima di servirli vanno passati in frigorifero così saranno perfettamente morbidi e buoni come appena fatti. 


Note: il cocco è un po' troppo fluido rispetto a come avrei voluto per stratificare meglio, il topping infatti è colato alla base, in realtà sotto ci sarebbe dovuta essere solo la preparazione di mascarpone.

lunedì 1 ottobre 2018

Bicchierini con chantilly ai frutti di bosco e champagne


Solitamente prima si esegue la versione originale e poi si interpreta a piacer proprio. Stavolta questa ricetta di torta di Montersino è finita al bicchiere ma ovviamente non vedo l'ora di provare la versione originale e quindi farne una torta moderna.
Ho trovato il gusto molto "elegante", passatemi il termine, un sapore molto raffinato, fresco, fruttato e goloso al tempo stesso.




Bicchierini con chantilly ai frutti di bosco e champagne

Ingredienti per circa 12 bicchieri 

Per la bavarese allo champagne: (ho ridotto le dosi originali del 55%)
112,5 gr di champagne (io ho usato un buon prosecco)
78,5 gr di zucchero semolato
45 gr di tuorli
5,8 gr di gelatina in fogli
225 gr di panna fresca

Per la chantilly ai frutti di bosco: (ho ridotto le dosi originali del 55%)
162 gr di purea di frutti di bosco (30 gr di lamponi, 30 gr di mirtilli, 102 gr di fragole)
2,7 gr di gelatina in fogli
225 gr di panna fresca
45 gr di zucchero semolato

Per la bagna al Maraschino: (ho ridotto la dose originale del 60%)
40 gr di zucchero liquido al 70% (qui la ricetta)
40 gr di acqua
10 gr di Maraschino 70°

Per la finitura:
q.b. di biscotto charlotte
q.b. di frutti di bosco misti
q.b. di zucchero a velo (che io ho dimenticato)


Procedimento

Per il biscotto charlotte:
Una volta realizzato l'impasto (procedimento che trovate qui) livellarlo su una teglia rivestita da carta da forno, spolverare con zucchero a velo e cuocere. Una volta freddo eliminare la carta da forno e coppare dischi della misura interna dei bicchieri. Mettere da parte.

Per la chantilly ai frutti di bosco:
Lavare fragole, mirtilli e lamponi, frullarli e setacciarli. Idratare la gelatina in acqua fredda. Scaldare 1/3 della purea di frutti di bosco e mescolare dentro la gelatina facendola ben sciogliere. Unire il resto della purea fredda e alleggerire il composto con la panna semi montata con lo zucchero. Dovrà essere morbida, acquisterà struttura nel giro di poco tempo. 

Per la bavarese allo champagne:
Idratare la gelatina in acqua fredda. In una ciotola mescolare i tuorli con lo zucchero. Portare a bollore metà dello champagne (quindi 56 gr), unire il composto di tuorli e zucchero e cuocere facendo addensare come una normale crema inglese fino a 82°C. Togliere dal fuoco e una volta raggiunti i 65°C unire la gelatina e mescolare. Far intiepidire e una volta raggiunti i 30°C unire il resto dello champagne freddo e alleggerire il composto con la panna semi montata, incorporandola leggermente dal basso verso l'alto. Dovrà essere piuttosto fluida.

Per il montaggio:
Adagiare sui bicchierini un disco di biscotto inzuppando con la bagna al maraschino. Fare uno strato di mousse ai frutti di bosco, di nuovo biscotto inzuppato, colare sopra uno strato di bavarese e terminare con un un rilievo di mousse, distribuita con un sac à poche con bocchetta liscia n.6-8 in modo da creare un "laghetto". 
Guarnire la superficie con frutti di bosco misti e, a piacere, spolverare con zucchero a velo.


lunedì 16 aprile 2018

Tortine simil setteveli con basi di Montersino


A quanto pare usare il termine "setteveli" è un po' pericoloso. Anni fa pubblicai un tentativo un po' maldestro di simil setteveli, ovvero una torta moderna montata con diversi strati a base di nocciola, cioccolato e con una glassa fondente lucida (che, a proposito, trovate qui).
Dopo un po' di tempo mi contattò l'ufficio legale di un noto pasticcere veneto che mi disse di specificare che quella da me pubblicata non era la ricetta originale. E ci credo che non lo era, non sembrava neanche lontanamente il risultato di un pasticcere pluri premiato e di grande spessore come il geniale papà della vera setteveli. Il fatto è che dalle mie parti un altro pasticcere, Cappello, a torto o a ragione, è diventato il re della Setteveli e a Palermo, dopo cassate e cannoli, penso sia il dolce più richiesto e più venduto in assoluto. Ho sempre tentato di avvicinarmi a quel risultato e anche se nessuno mi fornirà mai la ricetta originale o pseudo tale io assemblo un po' di basi di Montersino e mi ricreo la versione che ho in mente che prevede alla fine 8 strati. :D 

Il dolce è così composto:
- Biscotto al cacao
- Base croccante
Bavarese alla nocciola
- Biscotto al cacao
Bavarese alla nocciola
- Biscotto al cacao
Mousse al cioccolato
- Glassa a specchio



Tortine simil setteveli con basi di Montersino

Ingredienti per circa 12 monoporzioni  

Per il biscotto senza farina: (per 2 leccarde, fogli sottili, per coppare 4 dischi, a noi ne serviranno 3)
180 gr di albumi 
120 gr di tuorli 
56 gr di caco amaro in polvere
190 gr zucchero semolato

Per il fondo croccante:
144 gr di pralinato alle nocciole 
67 gr di corn flakes
48 gr di cioccolato al latte

Per il pralinato alle nocciole: (se ne ottiene circa 170 gr)
100 gr di nocciole
100 gr di zucchero semolato

Per la bavarese alla nocciola: (ricetta tratta dalla torta Diabella, 2 strati sottili)
90 gr di latte intero
36 gr di tuorli
16 gr di zucchero semolato
83 gr di cioccolato bianco (io 33 gr di cioccolato bianco, 50 gr di cioccolato al latte)
36 gr di pasta di nocciole
3,1 gr di gelatina in fogli
225 gr di panna fresca

Per la mousse al cioccolato fondente: (Ricetta tratta dalla Torta Guadalupe)
39 gr di zucchero semolato
21 gr di acqua
81 gr di tuorli
135 gr di cioccolato fondente al 70% di cacao (io al 60%)
18 gr di burro
210 gr di panna fresca

Per la glassa lucida al cacao di Mounir:
315 gr di zucchero semolato
112,5 gr di acqua
105 gr di cacao amaro in polvere
217,5 gr di panna fresca
12 gr di gelatina in fogli 



Procedimento

Per il biscotto al cacao senza farina:
In un pentolino mescolare albumi e zucchero, portare a 40-45°C e poi versare nella ciotola della planetaria con frusta fino ad ottenere una meringa stabile ma lucida, non opaca. A macchina spenta unire in più tempi i tuorli liquidi, precedentemente mescolati con una forchetta, fino ad incorporarli tutti. Poi unire il cacao, con gesti veloci ma senza smontare il composto. Ottenere quindi un composto scuro e areato. Colare su due teglie rivestite da carta da forno o tappetini, livellare con una spatola e infornare (io una teglia per volta), cuocendo in modalità ventilata a 220°C per 6-7 minuti. Far raffreddare benissimo e poi staccare la carta da forno. Mettere da parte (o, come nel mio caso, congelare, e proseguire l'indomani o nei giorni successivi il montaggio della torta).

Per il pralinato di nocciole:
Versare le nocciole in forno, già caldo, a 200°C per 10 minuti. Togliere buona parte della pellicina strofinando le nocciole con le mani. Scaldare un pentolino e versare metà dello zucchero, non mescolare fino a quando lo zucchero non si sarà sciolto. Unire il resto dello zucchero e lasciare sul fuoco fino ad ottenere un bel caramello biondo (se scurisce e inizia a bruciarsi troppo diventa amaro e sgradevole). Versare il caramello bollente sopra le nocciole ancora calde. Far raffreddare il composto in frigorifero, inserirlo in un potente frullatore fino ad ottenere una consistenza cremosa.

Per il fondo croccante:
Fondere il cioccolato al latte. Unire il pralinato di nocciole e i corn flakes molto sbriciolati, mescolare bene.
Mettere il composto in frigo a raffreddare per circa 10 minuti, stenderlo su due fogli di carta da forno e schiacciarlo livellandolo con le mani o un mattarello fino ad arrivare a 2 mm di spessore. Congelare leggermente, poi coppare della misura degli stampi da monoporzione utilizzati. Congelare nuovamente.

Per la bavarese alla nocciola:
Idratare la gelatina in acqua fredda. Tritare il cioccolato al coltello (nel mio caso due tipi di cioccolato). Far bollire il latte e nel frattempo in una ciotola mescolare i tuorli con lo zucchero, unire il latte caldo e rimettere tutto sul fuoco cuocendo fino a 82°C (crema inglese). Fuori dal fuoco unire il cioccolato e la gelatina, mescolare per far sciogliere, poi unire la pasta di nocciola. Emulsionare tutto al minipimer in modo da ottenere un composto liscio. Una volta che la bavarese sarà intorno i 30-35°C incorporare la panna semi montata (colante, non stabile). Si dovrà ottenere un composto fluido, dosabile al mestolo e non al sac à poche.

Per mousse al cioccolato fondente:
In un pentolino miscelare l'acqua, lo zucchero e i tuorli, accendere la fiamma e portare a 82°C mescolando continuamente. Trasferire il composto in planetaria e montare fino a intiepidimento (dovrà essere ben spumosa). Unire direttamente nella planetaria il burro morbido e continuare a montare ancora. Unire anche il cioccolato fondente fuso e ancora caldo. A questo punto il composto, sicuramente sodo, sarà ormai intorno i 30-35°C e poi incorporare la panna semi montata procedendo in modo da alleggerire la massa. (Al contrario della bavarese la mousse ha la consistenza da sac à poche o da spatola).

Per il montaggio:
Utilizzare due stampi in silicone da 6 monoporzioni. Coppare i dischi di biscotto al cacao della misura dello stampo e posizionarli alla base. Posizionare sopra il disco di croccante, fare un sottile giro di bavarese alla nocciola partendo dai bordi vuoti fino a ricoprire un intero strato e livellare, coprire con un disco di biscotto posizionato al centro, di nuovo uno strato sottile di bavarese alla nocciola, di nuovo un disco di biscotto al cacao e uno strato spesso di mousse al cioccolato, rasare bene la superficie e congelare. (Io ho fatto prima la bavarese e l'ho montata, poi ho fatto rapprendere in frigo e nel frattempo ho preparato la mousse e completato il dolce per poi congelare).

Per la glassa a specchio di Mounir:
In un pentolino unire tutti gli ingredienti tranne la gelatina in fogli. Mettere questa a idratare in acqua fredda. Mescolare quindi gli ingredienti con una frusta fino ad ottenere un composto ben liscio, porre su fiamma media e cuocere fino a 105°C. La glassa raggiungerà abbastanza velocemente i 101-102°C, poi impiegherà tanto tempo per raggiungere i 105°C (non pensiate che sia il vostro termometro ad essere rimasto bloccato, impiega davvero parecchio a salire di gradi in questa fase). Togliere dal fuoco e lasciar intiepidire, quando la glassa arriva intorno i 65°C unire la gelatina in fogli ben strizzata e amalgamarla. Filtrare e conservare in frigorifero per circa un giorno, o comunque sia 12 ore. Al momento dell'uso riportare a 35°C (io uso il microonde), filtrare nuovamente, se necessario, e colare sulla torta congelata.

Per la finitura:
Scaldare la glassa al microonde riportandola a 35°C e colarla sulla superficie del dolce, posizionato su una griglia adagiata su una teglia, versandola in abbondanza, in modo che possa ricoprire bene anche i lati. Staccare la torta dalla griglia, ripulire le code esterne e adagiarla su un piatto. Farla rinvenire in frigorifero almeno 8 ore prima di servire.

Versione senza glassa



Note: le basi utilizzate nello specifico sono quelle riportate sotto.

Biscotto al cacao senza farina (tratto dalla Torta Tre Cioccolati di Peccati al Cioccolato)
Croccante alle nocciole (tratto dallo Spumone al Mascarpone di Accademia Montersino)
Bavarese alla nocciola (tratta dalla Torta Diabella di Golosi di Salute)
Mousse al cioccolato (tratta da Le Tre Mousse, Torta Dopo Le Otto e Torta Guadalupe di Peccati al Cioccolato)
Glassa lucida (ricetta non del maestro, glassa di Mounir)

giovedì 29 marzo 2018

Monoporzioni di Torta Diabella

Stampo in silicone Pavoni

E' una delle torte più note di Montersino, quella che probabilmente riscuote maggior consenso, d'altronde chi osa sottrarsi al goloso connubio di cioccolato e nocciola? Ho pubblicato tante versioni, torta, bicchierini e stavolta ecco anche una monoporzione resa più accattivante grazie allo stampo.

Stampo in silicone Pavoni



Monoporzioni di Torta Diabella 

Ingredienti per un anello da 20 cm o circa 10 monoporzioni

Per la bavarese al cioccolato bianco e nocciole: 
150 gr di latte intero
60 gr di tuorli
26 gr di maltitolo (io ho usato lo zucchero semolato)
139 gr di cioccolato bianco
60 gr di pasta di nocciola
4,5 gr di gelatina in fogli
375 gr di panna fresca

Per la ganache: 
80 gr di cioccolato (io 40 gr al latte, 40 gr fondente)
80 gr di panna fresca

Per il pan di Spagna al cioccolato: (cotto su un quadro da 24 cm, ne ho usato 2/3)
215 gr di albumi
98 gr di zucchero semolato
195 gr di burro
98 gr di zucchero semolato
150 gr di tuorli
65 gr di cioccolato fondente al 50%
65 gr di massa di cacao (o cioccolato fondente al 99% o cioccolato tutto al 75%)
234 gr di farina 00
13 gr di lievito per dolci
7 gr di cacao amaro in polvere

Per la decorazione:
200 gr di cioccolato fondente



Procedimento

Per il pan di Spagna al cioccolato:
Fondere il cioccolato. Setacciare le polveri insieme (farina, lievito e cacao). In un tegame portare albumi e zucchero a 40°C mescolando continuamente con una frusta. Versare in planetaria e montare fino ad ottenere una bella meringa lucida, non troppo ferma. Mettere da parte. In una planetaria montare il burro morbido (tanto da poterci affondare il dito) con la seconda parte di zucchero. Ottenere una massa areata, colare a filo i tuorli, molto lentamente, e subito dopo il cioccolato fuso ancora ben caldo. Una volta amalgamato il composto spegnere la macchina. Alleggerire la massa montata con un po' di albumi, poi versare in 3 tempi le polveri amalgamando bene con una spatola, terminare infine con gli albumi. Imburrare e infarinare bene un quadro poggiato su silpat o carta da forno. Cuocere in forno (io ventilato) a 170°C per circa 28 minuti. Lasciarlo totalmente raffreddare prima di tagliarlo o utilizzarlo (io lo congelo per poterlo poi tagliare meglio).

Per la bavarese alla nocciola:
Idratare la gelatina in acqua fredda. Tritare il cioccolato al coltello (nel mio caso due tipi di cioccolato). Far bollire il latte e nel frattempo in una ciotola mescolare i tuorli con lo zucchero, unire il latte caldo e rimettere tutto sul fuoco cuocendo fino a 82°C (crema inglese). Fuori dal fuoco unire il cioccolato e la gelatina, mescolare per far sciogliere, poi unire la pasta di nocciola. Emulsionare tutto al minipimer in modo da ottenere un composto liscio. Una volta che la bavarese sarà intorno i 30-35°C incorporare la panna semi montata (ben colante, non stabile). Si dovrà ottenere un composto fluido, dosabile al mestolo e non al sac à poche.

Per il montaggio:
Colare la bavarese sullo stampo monoporzione fermandosi a circa 0,8 cm dal bordo. Coprire con uno strato di pan di spagna tagliato di misura, a seconda della forma desiderata. Congelare per almeno 6-7 ore.

Per la ganache:
Tritare al coltello il cioccolato e riporlo in una ciotola. In un tegame scaldare la panna e versarla sopra il cioccolato, mescolare bene con una frusta fino a farlo fondere ed emulsionare. Lasciar leggermente rapprendere a temperatura ambiente.

Per le decorazioni:
Temperare il cioccolato, distribuirlo su un foglio di acetato ben lucido usando una spatola, una volta semi opacizzato passare sopra un pettine tarocco a denti stretti, con una rotella tagliapasta incidere il foglio lungo la metà orizzontale, in modo che i decori non verranno troppo lunghi. Coprire con un foglio di carta da forno e arrotolare il tutto su un mattarello, facendo in modo che stia ben fermo. Mettere in frigo a rassodare. Eliminare poi mattarello, carta e acetato ottenendo così dei riccioli di cioccolato.

Per la finitura:
Smodellare le porzioni congelate dallo stampo e nella parte del foro colare un po' di ganache e qualche granella di nocciole. Terminare con qualche ghirigoro di cioccolato. Far scongelare in frigorifero per circa 4-6 ore e poi servire.

Stampo in silicone Pavoni

venerdì 15 dicembre 2017

Bicchieri Arlecchino



Un dessert fresco, non troppo elaborato ma con qualche passaggio, un mix di basi di Montersino prese in prestito da una sua omonima torta. Trovo questi bicchieri davvero freschi, perfetti per un dopo cena. Tra l'altro ne avevo già fatto e pubblicato qui una versione simile, cambiando la frutta. Dato il clima festivo ho aggiunto delle stelline di cioccolato.



Bicchieri Arlecchino


Ingredienti per 12 bicchieri

Per la chantilly al limoncello:
500 gr di panna fresca
375 gr di crema pasticcera 
150 gr di pasta di limone (qui)
5 gr di limoncello
3,5 gr di gelatina in fogli

Per la crema pasticcera: (se ne ottiene circa 475 gr, quindi ne avanzano circa 100 gr)
240 gr di latte intero 
60 gr di panna fresca (o altro latte)
90 gr di tuorli
90 gr di zucchero
10,5 gr di amido di riso
10,5 gr di amido di mais
Un pizzico di vaniglia
Una grattatina di buccia di limone

Per la bagna al limoncello:
100 gr di acqua
100 gr di zucchero liquido al 70% 
25 gr di limoncello 

Per la gelèe alle fragole:
100 gr di purea di fragole
25 gr di zucchero semolato
10 gr di destrosio (o altro zucchero)
2 gr di gelatina in fogli
0,2 gr di acido citrico in polvere (o succo di limone)

Per la gelèe di arancia:
100 gr di succo di arancia
15 gr di zucchero semolato
10 gr di destrosio (o altro zucchero)
4,5 gr di gelatina in fogli (io 4 gr)
1,2 gr di scorza di arancia grattugiata

Altro:
q.b. di pan di Spagna


Procedimento

Per la crema pasticcera:
In un pentolino scaldare latte e panna. In una ciotola mescolare tuorli e zucchero. Unire gli amidi, la vaniglia e una grattata di buccia di limone. Versare i liquidi caldi. Buttare tutto nuovamente in pentola e mescolare continuamente fino a quando la crema non si sarà addensata (82°C). Coprire con pellicola a contatto. Abbattere velocemente di temperatura. Passare in frigorifero. 

Per la bagna al limoncello:
Mescolare a freddo i 3 ingredienti.

Per la chantilly al limoncello:
Scaldare una piccola parte di crema pasticcera e sciogliere dentro la gelatina precedentemente ammollata e ben strizzata, unire il resto della crema fredda, la pasta di limone, il limoncello e amalgamare. Semi montare la panna e incorporarne una parte alla crema fino ad ottenere un composto areato. Poi versare la crema nella ciotola con la panna e mescolare dal basso verso l'alto con una spatola. 

Per la gelèe di fragole:
Idratare la gelatina in acqua fredda. Scaldare una parte della purea (circa 1/3) anche non setacciata e sciogliere dentro la gelatina. Unire lo zucchero e il destrosio. Terminare con il resto della purea fredda e l'acido citrico, mescolare e mettere da parte.

Per la gelèe di arancia:
Idratare la gelatina in acqua fredda. Scaldare una parte del succo (circa 1/3) e sciogliere dentro la gelatina. Unire lo zucchero e il destrosio. Terminare con il resto della purea fredda e l'acido citrico, mescolare e mettere da parte.

Per la finitura:
Tagliare il pan di Spagna privato della crosta a dadini e adagiarlo in una ciotola, inzuppare bene con la bagna (deve essere abbondante), disporre quindi tutto sul fondo creando un generoso strato. Colare sopra la chantilly al limone riempiendo quasi fino a metà del bicchiere. Di nuovo pan di Spagna inzuppato e di nuovo chantilly. Far raffreddare in frigorifero per circa 15-20 minuti. Terminare creando un piccolo strato di gelèe alternando i 2 colori che corrispondono ai 2 tipi di frutta (le gelèe devono essere appena rapprese ma non rassodate). Congelare o riporre in frigorifero per qualche ora prima di servire.

Per le stelline di cioccolato:
Temperare il cioccolato e stenderlo su un foglio di acetato ben pulito. Una volta semi cristallizzato coppare con le forme desiderate, coprire con un foglio di acetato o di carta da forno e mettere in frigorifero a rassodare, adagiando sopra un peso. Aspettare circa 10 minuti e poi staccare le cialdine.

martedì 17 ottobre 2017

Crème brûlée alla vaniglia di Montersino


Di dolci ne ho provati tanti, direi tantissimi, ma a volte mi rendo conto di quante cose io debba ancora provare e sperimentare. Mi sembra assurdo che soltanto adesso io abbia sperimentato la crème brûlée che, ovviamente, ho scoperto di adorare. Amo le creme cotte, questa tipologia di creme morbide, che si sciolgono in bocca ma che non sono budini ottenuti con addensanti diversi dalle sole uova. Questa formula mi è piaciuta talmente tanto (a proposito è tratta da "Il Montersino", un libro eccezionale!) che l'ho ripetuta 3 volte nel giro di poco tempo, sia per deliziarmene, sia per azzeccare i giusti tempi di cottura. Sì, perchè la cottura è l'unica difficoltà che si può riscontrare, la prima volta la crema era eccezionale ma troppo fluida e colante, la seconda volta ho rischiato di cuocerla troppo e di perdere la consistenza liscia, alla terza mi sono ritenuta soddisfatta, sotto riporto tutto, quindi a voi non resta che immaginare una crema liscia, fredda, soda ma non budinosa rivestita da una calda crosticina croccante di zucchero. 



Crème brûlée alla vaniglia di Montersino 

Ingredienti con cui ho ottenuto 6 porzioni: (ciotoline da 120 gr di capienza di liquidi)
126 gr di tuorli
66 gr di zucchero semolato
135 gr di latte intero fresco
450 gr di panna fresca
2,3 gr di vaniglia in bacche Bourbon
2,3 gr di scorza arancia 
4,5 gr di Grand Marnier 

Per caramellare:
40 gr di zucchero di canna grezzo (io il Demerara)


Procedimento:
Portare a bollore latte e panna (ma basta anche solo scaldare leggermente, sarà semplicemente più lunga la seconda cottura). A parte miscelare con una frusta manuale zucchero e tuorli, unire il liquido caldo e poi aggiungere gli aromi (vaniglia, arancia e liquore).
Filtrare ed eliminare la schiuma perchè la crema deve essere perfettamente liquida e liscia. (Per un composto più aromatizzato si può lasciare in infusione latte e panna con vaniglia e scorza di arancia tutta la notte in frigorifero).
Preparare una pirofila: disporre sul fondo della carta assorbente, posizionare sopra le ciotoline in terracotta o in porcellana e versare il composto su un colino a pistone o semplicemente dosato con un mestolo, si dovrà colare sulle ciotoline arrivando ad 1 cm di altezza (io 2,5 cm per via dello stampo piccolo e alto). Colare sulla pirofila acqua fredda arrivando a metà altezza delle ciotoline (serve per una cottura a bagnomaria che risulti delicata). 

La ricetta dice che colando ad 1 cm la crema va cotta in forno ventilato a 100°C per 50 minuti (io impiego solitamente 1h). In questo caso, invece, avendo colato uno spessore maggiore ho cotto a 100°C per 1h 30m ma la crema era ancora troppo fluida.
La seconda volta ho cotto a 140°C per 50 minuti, la densità era ottima ma iniziavano ad essere i primi cenni di grumi. 
La terza volta ho cotto a 130°C per 47-48 minuti raggiungendo la cottura ideale.

Durante la cottura se si increspa la superficie aprire il forno e far svaporare per poi proseguire la cottura. Far raffreddare la crema in frigorifero per qualche ora e poi spolverizzare di zucchero di canna e fiammeggiare. 

Qui era rimasta un po' troppo fluida, seppur perfettamente liscia e scioglievole in bocca

Qui si era ben rassodata ma ho rischiato di cuocerla qualche minuto di troppo...




Ecco qualche passaggio...