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lunedì 18 aprile 2016

Madeleines al cioccolato

Tessuti e porcellane Green Gate
Stampo in silicone Pavoni



Un dolcetto francese che ci piace tanto perchè è soffice, perchè sprigiona un buon profumo in casa, perchè ha un'adorabile forma di conchiglia. Ho già altre versioni sul blog, questa ricetta mi piace ma ho preferito questa che era sempre di Montersino, con quella ho trovato che la consistenza fosse più simile alle originali che si mangiano in Francia. Ovviamente buone lo sono e anche golose dato il cioccolato su cui ho tuffato queste madeleines...



Tessuti e porcellane Green Gate
Stampo in silicone Pavoni

Madeleines al cioccolato

Ingredienti per circa 60 pezzi:
200 gr di uova intere
30 gr di tuorli
140 gr di zucchero semolato
125 gr di farina 180 W
5 gr di lievito per dolci
150 gr di burro
2 gr di sale
1/2 bacca di vaniglia

Altro:
200 gr di cioccolato fondente al 70% temperato 


Procedimento:
In un tegame portare a 45°C, mescolando con una frusta, le uova intere, i tuorli, lo zucchero, la vaniglia e il sale. Trasferire nella bacinella di una planetaria con frusta e montare fino a raffreddamento, ovvero fino a massa densa e spumosa. Spegnere la macchina. Unire a mano la farina setacciata con il lievito. Terminare con il burro fuso ma intiepidito. 
Imburrare gli appositi stampi e riempirli con il composto arrivando a 3/4. Lasciarli riposare in frigorifero per almeno 2 ore. Cuocere in forno a 210°C fino a quando non inizieranno a crescere sui bordi. Spegnere il forno e aspettare che si alzi la parte centrale. A quel punto riaccendere il forno a 180°C per altri 5 minuti. 
Sfornare le madeleines, toglierle dagli stampi e farle raffreddare. Tuffarne metà sul cioccolato fondente temperato e far raffreddare. 

Conservare fino a 7 giorni a temperatura ambiente. 


Tessuti e porcellane Green Gate
Stampo in silicone Pavoni

domenica 13 marzo 2016

Croccantini ai cereali di Cristina Lunardini

Tortiera rettangolare in silicone Pavoni


Una bella merenda ispirata da una ricetta di Cristina Lunardini. Si ottengono delle tavolette molto golose e si smaltiscono un bel po' di ingredienti. Snack semplicissimi, di quelli in cui basta mescolare e aspettare. Avevo del riso soffiato in scadenza e perderlo mi dispiaceva troppo, ma anche mettermi a fare un dolce troppo complesso non mi andava granchè, e quindi... torniamo ogni tanto alla semplicità.


Tortiera rettangolare in silicone Pavoni


Croccantini ai cereali di Cristina Lunardini

Ingredienti:
150 gr di cioccolato fondente al 50%
90 gr di datteri o prugne snocciolati tritati (che io non ho messo)
60 gr di noci (io nocciole)
60 gr di zucchero semolato
90 gr di burro
30 gr di riso soffiato (io 60 gr)
30 gr di corn flakes
30 gr di farina di cocco

Procedimento:
Fondere il cioccolato e versarlo all'interno di una tortiera rettangolare, la mia in silicone, facendolo distribuire bene. Deve intiepidirsi ma non raffreddarsi completamente. (Più o meno dimensioni 27x18 cm).
In un tegame unire burro, noci tritate grossolanamente (io nocciole) e zucchero, mescolare sul fuoco fino a quando tutto non sarà ben sciolto. Unire il riso soffiato (il mio bianco e al cioccolato), i corn flakes spezzettati e la farina di cocco. Amalgamare bene il tutto. Col dorso di un cucchiaio bagnato distribuire il composto sopra il cioccolato, pressando bene. Mettere in frigo per 12 ore. Capovolgere e tagliare in rettangolini o bastoncini.

lunedì 18 gennaio 2016

Torta paradiso di Iginio Massari

Porcellane Green Gate
Tessuto Easy Life Design
Stampo in silicone Pavoni


Parte della Sicilia oggi si è ritrovata imbiancata. Qui da me, ovviamente nessuna traccia di neve ma il freddo è tanto, e le temperature che scendono vertiginosamente trovano nel cibo caldo una coccola, un ristoro quando si lascia il piumone, o quando si rincasa. Immaginate una bella tazza di the fumante o di cioccolata calda e un dolce soffice... anzi, u
n dolce sofficissimo come pochi. Ingredienti profumati in una ricetta del maestro dei maestri tratta da uno dei suoi libri base della pasticceria.  
Leggendo sotto ritroverete il burro chiarificato, cioè privato della sua parte acquosa, quindi un burro composto da sola materia grassa. Perchè venga usato questo al posto del burro normale lui lo spiega bene: eliminando l'acqua dal burro la struttura della torta cambia totalmente.

Porcellane Green Gate
Tessuto Easy Life DesignStampo in silicone Pavoni



Torta paradiso di Iginio Massari

Ingredienti per uno stampo da 22 cm: (io ho usato una teglia da 20 cm e l'ho trovata troppo alta come torta)
200 gr di burro chiarificato (240 gr di burro da chiarificare)
200 gr di zucchero a velo ben setacciato
80 gr di tuorli
120 gr di uova intere
80 gr di fecola di patate
120 gr di farina 00
4,8 gr di lievito per lievito
1 bacca di vaniglia
la scorza di 1 limone
1 gr di sale
16 gr di limoncello (o Maraschino)

Per uno stampo da 20 cm:
160 gr di burro chiarificato
160 gr di zucchero a velo ben setacciato
64 gr di tuorli
96 gr di uova intere
64 gr di fecola di patate
96 gr di farina 00
3,8 gr di lievito per dolci
1 bacca di vaniglia
La scorza di 1 limone
0,8 gr di sale
12,8 gr di limoncello (o Maraschino)



Procedimento

Per chiarificare il burro:
Versare il burro in un pentolino e farlo fondere a fiamma bassa (60°C). Versarlo in una ciotola e riporlo in frigorifero, magari coperto da pellicola, per almeno 12 ore. Una volta solidificato staccarlo dalla ciotola facendo una leggera pressione sui bordi con un coltello ed eliminare tutta l'acqua che si sarà formata sul fondo della ciotola.

Per la torta:
Partire da burro a 18°C (in pomata) tirato fuori dal frigo con qualche ora di anticipo o scaldato al microonde.
In una ciotola setacciare le polveri: farina, fecola e lievito.
Versare il burro nella ciotola della planetaria con frusta e iniziare a lavorare un po', unire un cucchiaio per volta di zucchero a velo setacciato  montare fino ad avere un composto chiaro e spumoso.
Battere leggermente le uova e i tuorli con una forchetta e versarle nella montata di burro, un goccino per volta a intervalli regolari (si aggiungono le uova successive quando le precedenti sono state assorbite). Aggiungere il pizzichino di sale, la scorza di limone, la vaniglia e il liquore e lasciar montare.
Spegnere la macchina e aggiungere le polveri setacciate mescolando dal basso verso l’alto con una spatola. Versare in una tortiera imburrata e infarinata (nel mio caso non serviva perchè ho usato il silicone) arrivando fino a 2/3 di altezza (io 3/4). Cuocere in forno statico, già caldo, a 170°C per circa 45 minuti (io a 175°C per 50 minuti) facendo la prova stecchino. (15 minuti prima della fine della cottura è consigliato mantenere la porta del forno leggermente socchiusa con un cucchiaio frapposto nella chiusura, così da simulare la valvola aperta dei forni professionali che consentono di asciugare meglio il composto). 
Quando è ancora tiepida sformare la torta spolverando di zucchero semolato la superficie sulla quale poggeremo la torta, questo per evitare di farla attaccare durante il raffreddamento.
Lasciar raffreddare completamente e decorare con altro zucchero a velo (meglio se non igroscopico, cioè uno zucchero che non risente dell'umidità del dolce).

Porcellane Green Gate
Tessuto Easy Life Design
Stampo in silicone Pavoni



Note:
- lavorando poco la farina la torta presenterà una struttura piatta e regolare con piccoli alveoli
- si usa burro chiarificato e non burro normale perchè eliminando l'acqua la struttura sarà completamente diversa, rimarrà più leggera e regolare per la mancanza parziale di formazione del glutine
- il liquore, attraverso l'alcool, aumenta la durata della conservazione del dolce a temperatura ambiente

domenica 20 dicembre 2015

Crema gianduia spalmabile senza zucchero


Di quanto fosse buona questa crema spalmabile lo scrivo qui, in un altro post in cui avevo pubblicato la ricetta originale. E' di Montersino, è fantastica e... no, non è come la Nutella. 
La Nutella, al di là del fatto che adesso va tanto di moda fare i puritani del cibo e si boicotta tutto ciò che contiene olio di palma che sappiamo far poco bene alla nostra salute, è più oliosa, lucida effetto glossy, cremosa. 
Per me questa di Montersino è più buona, sento davvero le nocciole e mi dà una soddisfazione maggiore, ma io non sono una Nutella-dipendente, anzi, come dico sempre, quando ero bambina io nel carrello della spesa della mamma non mettevo merendine e dolciumi ma patatine in busta. :D 
Ho fatto un po' di esperimenti e continuo a farli, questa è una delle variazioni apportate alla ricetta che ha ottenuto maggiori consensi, anche in casa.



Crema gianduia spalmabile senza zucchero

Ingredienti: (con cui ho ottenuto circa 1,1kg di crema così divisa: circa 2 barattoli da 350 ml e 2 barattoli da 250 ml)
400 gr di cioccolato al latte (se avete necessità di fare un dolce per un diabetico utilizzatene uno al maltitolo)
100 gr di cioccolato fondente al 50% (la ricetta originale prevede tutto cioccolato al latte e 20 gr di cacao amaro)
450 gr di pasta di nocciole 
70 gr di burro chiarificato (la ricetta originale ne prevede 65 gr)
70 gr di olio di riso (la ricetta originale ne prevede 65 gr)
1 bacca di vaniglia

Facoltativo:
Granella di nocciole tostate (io 75 gr)


Procedimento

Per i vasetti:
Sterilizzare i vasetti immergendoli in acqua fredda. Portare a bollore e aspettare 20 minuti, negli ultimi 10 minuti unire anche i coperchi. Scolarli con una pinza in un panno pulito e farli totalmente asciugare (si possono passare in forno).

Per la crema spalmabile:
Fondere il cioccolato al latte e il cioccolato fondente (si dovrebbero fondere separatamente ma data la piccola quantità di quello fondente va bene fonderli anche insieme), versare il tutto in una ciotola capiente. Fondere il burro chiarificato e unirlo lentamente al cioccolato mescolando bene. Unire la pasta di nocciole e mescolare bene anche questa. Profumare con la vaniglia e terminare con l'olio di riso amalgamato lentamente. Mescolare il tutto all'interno di un bagnomaria di acqua e ghiaccio, mescolare fino ad arrivare a 22°C. (Fare molta attenzione a non far entrare acqua dentro la crema, altrimenti il cioccolato granisce e non è più utilizzabile). A piacere in questa fase si può unire la granella di nocciole tostata (io l'ho inserita solo su metà della crema). Colare la crema nel vasetto attraverso un imbuto o un colino a pistone. Arrivare fino al bordo senza però sporcarli. Mescolare la superficie in modo tale che si rompano le bolle d'aria (questione solo estetica). (Se durante l'operazione di invasamento la crema nella ciotola si fosse indurita un pò troppo rimetterla qualche secondo al microonde). Coprire col tappo e raffreddare in frigorifero per circa 15 minuti (io 25 minuti). Una volta che la crema è fredda rimettere a temperatura ambiente e aspettare qualche ora, in modo che la crema torni morbida. A quel punto è pronta per essere aperta e mangiata.




Consigli e sostituzioni:
- la crema viene conservata a temperatura ambiente lontana dalla luce. Si conserva ugualmente bene anche quando la si apre perchè è totalmente priva 
di acqua, quindi non si creano muffe e non c'è il rischio di botulino. Si conserva fino ad un anno, anche se le nocciole potrebbero rancidire e quindi la conservazione potrebbe durare un pochino meno. Vale la prova odore e assaggio. Se si rispettano bene tutti i passaggi non c'è nessun rischio per la salute
- si può sostituire la pasta di nocciole con qualsiasi altra frutta secca. Con pasta di nocciole non si intende la crema, si intende la pasta già acquistata o, come faccio io, fatta in casa, ottenuta tostando le nocciole e frullarle a lungo fino ad ottenere una consistenza liquida e oliosa 
- si può fare una crema al pistacchio, basta sostituire il cioccolato al latte con quello bianco e la pasta di nocciole con la pasta di pistacchio
- al posto del burro chiarificato si può usare il burro anidro, ma quest'ultimo non si trova in commercio facilmente, invece il burro chiarificato in Italia lo fa una marca di latticini e si trova facilmente in tutti gli ipermercati
- si può sostituire l'olio di riso con olio di semi, ma è decisamente meglio il primo e lo trovate facilmente al supermecato. (Lo fa una marca italiana nota per il riso e per il presentatore che lo pubblicizza, si trova appunto vicino le confezioni di riso)

venerdì 11 dicembre 2015

Cake all'olio extravergine d'oliva


E se rendessimo la colazione un po' natalizia ma senza troppa fatica? Basta uno stampo a tema e una valida ricetta e il gioco è fatto. 
La ricetta è tratta dal plum cake all'olio di Montersino (libro Golosi di Salute), molto valida perchè i grassi, apportati solitamente dal burro, sono inferiori. 

Stampo in silicone Silikomart

Cake all'olio extravergine d'oliva

Ingredienti: (per un cake omino + 8 monoporzioni)
75 gr di olio extravergine d'oliva
75 gr di olio di semi
30 gr di tuorli
15 gr di uova

Per il cake:
210 gr di zucchero a velo
190 gr di albumi
85 gr di uova
300 gr di farina debole
60 gr di fecola di patate
12 gr di lievito per dolci
120 gr di latte di avena (io latte normale)
20 gr di pasta di limone
75 gr di semi di girasole
75 gr di uvetta sultanina (io gocce di cioccolato)

Altro:
Zuccherini rossi Silikomart


Procedimento:
Con un mixer ad immersione emulsionare le uova intere e i tuorli in una caraffa alta e stretta, aggiungere a filo i due tipi di olio fino ad ottenere una maionese. Trasferire il tutto nella planetaria e montare con lo zucchero a velo. Aggiungere poi a filo le uova intere e gli albumi. Continuare con la farina setacciata con il baking e la fecola di patate alternando con il latte. Terminare con la pasta di limone, l'uvetta precedentemente ammollata in acqua tiepida (io le gocce di cioccolato) e i semi di girasole. Versare il composto negli stampi in silicone e cuocere in forno (io statico) a 180°C per circa 40 minuti per il cake più grande e 25 minuti per le monoporzioni.



Note: rispetto un plum cake con classica montata di burro qui la consistenza è un po' più compatta e "panosa", sicuramente meno soffice

sabato 5 dicembre 2015

Torta Sacher Vienna di Di Carlo con glassa di Montersino



Una Sacher ibrida: ho unito il biscotto del grande Di Carlo con la glassa del grande Montersino ed è venuta una torta ottima.




Torta Sacher di Di Carlo con glassa di Montersino


Ingredienti per una teglia da 24 cm

Per il biscotto Sacher (ricetta di Leonardo Di Carlo)
130 gr di burro
97,5 gr di zucchero a velo
10,4 gr di zucchero invertito (o miele di acacia)
130 gr di cioccolato fondente al 70%
117 gr di tuorli
195 gr di albumi
110 gr di zucchero semolato
130 gr di farina 00 150 W (io ho usato 115 gr di farina 180 W e 15 gr di amido)

Per la bagna: (ricetta di Montersino)
30 gr di acqua
30 gr di zucchero
8 gr di liquore alla vaniglia (io Cointreau)

Per la glassa all'olio extravergine d'oliva: (ricetta di Montersino, Golosi di Salute)
180 gr di acqua
130 gr di fruttosio
45 gr di maltitolo
40 gr di sciroppo di glucosio
7 gr di lecitina di soia
50 gr di burro di cacao
50 gr di cacao amaro in polvere
50 gr di olio extravergine d'oliva
50 gr di olio di riso
8 gr di gelatina in fogli


Procedimento

Per il biscotto Sacher:
Nella bacinella della planetaria con la frusta montare gli albumi (i miei a temperatura ambiente) con lo zucchero semolato fino ad ottenere una bella meringa lucida e morbida. Mettere da parte. 
Sempre nella bacinella della planetaria con frusta montare il burro morbido (18°C) con lo zucchero a velo e lo zucchero invertito per qualche minuto. Versare a filo il cioccolato fuso (32-35°C) e unire poco alla volta i tuorli fino ad ottenere un composto ben spumoso e scuro. Spegnere la macchina e alternare un po' di meringa con un po' di farina mescolando molto bene con una spatola dal basso verso l'alto terminando con la meringa. Colare su uno stampo (il mio in silicone, se il vostro non lo è imburrate e infarinate leggermente). Cuocere in forno, o modalità statica a 170°C per circa 55-60 minuti, facendo la prova stecchino per controllare bene la cottura, oppure in modalità ventilata a 170°C per circa 40 minuti. Far raffreddare molto bene prima di estrarre la torta dallo stampo. (E' normale che si formi una patina superficiale che tenderà a staccarsi, meglio ripulire la superficie con un coltello).

Per la glassa:
Portare ad ebollizione l'acqua con il fruttosio, il maltitolo e lo sciroppo di glucosio, arrivare ad ottenere uno sciroppo denso (io ho cotto fino a 125°C ma ho letto di chi ha cotto fino a 106°C). Mettere a bagno la gelatina in acqua fredda. Togliere lo sciroppo dal fuoco, unire il cacao, la lecitina di soia, i due tipi di olio e il burro di cacao fuso. Emulsionare con il minipimer per qualche minuto, una volta che la glassa ha raggiunto i 60-70°C unire la gelatina ben strizzata e mescolare. Riporre in frigorifero a raffreddare oppure usare direttamente. (Io l'ho fatta il giorno prima, in frigo ovviamente si è indurita, l'ho scaldata al microoonde fino ad ottenere la giusta consistenza, colante ma spessa, era riaffiorato tutto l'olio in superficie e con un cucchiaio l'ho tolto, forse andava emulsionata nuovamente).  

Per la bagna:
Allo zucchero liquido unire l'acqua e il liquore, mescolare e inserire in un biberon da pasticceria (oppure munirsi di un pennello).

Per la torta:
Tagliare la torta sformata, ormai fredda, con un coltello seghettato, ruotandola su se stessa, ottenendo così due dischi di uguale altezza. Inzuppare ma non troppo la parte interna dei due dischi con la bagna. Spalmare al centro di un disco la confettura di albicocche. Chiudere il dolce dalla parte liscia, quella che è stata in contatto con la base della tortiera. Adagiare la torta su una griglia poggiata sopra una ciotola o una teglia capiente. Scaldare la glassa portandola ad una consistenza spessa ma colante e versarla sulla torta spatolando bene e scuotendo la bacinella sotto in modo da far cadere quella in eccesso. Ripulire i bordi e adagiare su un piatto per far raffreddare in frigorifero. (L'operazione riesce molto meglio se la torta, tagliata e farcita, viene semi congelata). 
Scrivere "sacher" con cioccolato fuso versato su un conetto di carta da forno e creare qualche ghirigoro di cioccolato.

martedì 24 novembre 2015

Torta Sacher di Montersino


La Sacher è un dolce che studio da tanti anni, non ho mai mangiato quello originale o pseudo tale (sempre per la famosa storia della ricetta segreta) ma ogni volta che un grande maestro pasticcere pubblica una sua versione a me assale il desiderio di provarla. Questa di Montersino è davvero molto buona. Del maestro ci sono tre versioni, questa è quella tratta dal libro "Peccati al Cioccolato", in realtà stavolta ho usato solo la ricetta del biscotto e della bagna perchè la glassa è tratta altrove, quella originale di questa ricetta non mi aveva convinta perchè rimaneva troppo umida e appiccicosa e a me piace che sia più liscia e opaca. 




Torta Sacher di Montersino

Ingredienti per una torta da 24 cm (io ho usato una teglia liscia antiaderente)

Per il biscotto Sacher: (ricetta di Montersino)
210 gr di cioccolato fondente al 70%
150 gr di burro
78 gr di zucchero a velo
78 gr di uova intere
120 gr di tuorli
150 gr di albumi
78 gr di zucchero semolato
120 gr di farina di mandorle
90 gr di farina 180 W

Per la bagna: (ricetta di Montersino)
40 gr di zucchero liquido 
40 gr di acqua
4 gr di liquore alla vaniglia (o quello che preferite)

Per la glassa: (ricetta trovata sul web)
100 gr di acqua
200 gr di zucchero
200 gr di cioccolato fondente al 70%

Per la finitura:
300 gr di confettura di albicocche
100 gr di cioccolato fondente
Codette di cioccolato



Procedimento

Per il biscotto Sacher:
Montare gli albumi, inizialmente da soli, poi con lo zucchero semolato e mettere da parte. Fondere il cioccolato e metterlo da parte. In una ciotola unire la farina di mandorle con quella di frumento. Nella ciotola della planetaria montare il burro morbido, prima da solo fino a renderlo in crema, poi con lo zucchero a velo. Mescolare le uova intere con i tuorli e unirle a filo sul composto che monta. Unire il cioccolato fondente ormai intiepidito. Alternare in più tempi le polveri con gli albumi e mescolare tutto con una spatola dal basso verso l'alto, terminando però con gli albumi. 
Imburrare e infarinare lo stampo. Versare l'impasto (io l'ho distribuito con un sac à poche senza bocchetta) livellandolo con una spatola.
Cuocere in forno, già caldo, statico a 180°C per circa 35 minuti (fare la prova stecchino per vedere se la torta è cotta). Lasciar totalmente raffreddare, poi estrarre la torta.

Per la bagna:
Allo zucchero liquido unire l'acqua e il liquore, mescolare e inserire in un biberon da pasticceria (oppure munirsi di un pennello).

Per la torta:
Tagliare la torta sformata, ormai fredda, con un coltello seghettato, ruotandola su se stessa, ottenendo così due dischi di uguale altezza. Inzuppare ma non troppo la parte interna dei due dischi con la bagna. Spalmare al centro di un disco la confettura di albicocche. Chiudere il dolce dalla parte liscia, quella che è stata in contatto con la base della tortiera. Adagiare la torta su una griglia poggiata sopra una ciotola o una teglia capiente. 

Per la glassa: 
Fondere il cioccolato, nel frattempo cuocere lo sciroppo a 106 gradi. Unire lo sciroppo a filo sul cioccolato fuso. Emulsionare con il mixer. Colare subito sul dolce oppure conservare in frigorifero. All'occorrenza riportare a 38°C e glassare il dolce.
L'eccesso andrà sulla ciotola sotto e potrà essere recuperata. Rifinire bene i bordi con le codette di cioccolato, ma poggiate solo alla base dei bordi.

Per terminare:
Mettere la torta in frigorifero facendo così solidificare bene la glassa. Nel frattempo fondere il cioccolato e versarlo in un cono fatto con la carta da forno. Fare la classica scritta "Sacher" in corsivo terminando così la torta.


mercoledì 13 maggio 2015

Treccine di ricotta


Se avete voglia di un dolcetto da colazione o merenda, se avete voglia di consumare della ricotta, se avete voglia di far qualcosa che non preveda un impasto o una lievitazione ma che sia soffice e goloso allora provate queste treccine, è difficile che vengano bene nella forma (l'impasto è molle ed è fondamentale partire da ricotta ben asciutta e sgocciolata) ma sono buonissime e firmate Montersino.



Treccine di ricotta


Ingredienti per 14 treccine:
250 gr di farina 00 180 W
250 gr di zucchero semolato (io ne consiglio 180 gr)
375 gr di ricotta di pecora
8 gr di lievito per dolci
5 gr di sale
1 gr di olio essenziale di limone (oppure la scorza grattugiata di un limone)

Per lucidare:
1 uovo
q.b. di zucchero semolato


Procedimento:
Partire da ricotta asciutta, vecchia di qualche giorno, fatta scolare tutta la notte in frigorifero.
In un piano da lavoro unire farina, lievito, zucchero, sale e ricotta. Impastare fino ad ottenere un impasto liscio ma non eccessivamente lavorato. Si otterrà un impasto molto morbido. Spolverare il piano e ricavare delle palline da 60 gr ciascuna, quindi lavorarle per ottenere dei filoncini e successivamente arrotolarle su se stessi ottenendo una sorta di trecce. Disporle su una teglia rivestita da carta da forno, pennellarle delicatamente con dell'uovo sbattuto e spolverizzarle con lo zucchero semolato. Cuocere in forno modalità statica (altrimenti perderanno la forma) a 150°C per circa 20 minuti. Servire le treccine anche tiepide o fredde.



Consiglio: affinchè questa ricetta riesca e le trecce mantengano la forma originale è fondamentale che la ricotta non sia acquosa e che la modalità di cottura del forno sia statico e non ventilato. La prima volta le ho cotte erroneamente con la modalità ventilata e sembravano tutto tranne che trecce

mercoledì 8 aprile 2015

Tarte tatin alle mele con frangipane


Prima che le giornate calde prendino il tanto atteso sopravvento ecco un altro dolce a base di mele, una delle torte di mele più buone mai provate, l'accoppiata con il frangipane è ottima. Della tarte tatin c'è ben poco, manca la frolla, la sfoglia, la brisèe e qualsiasi altra cosa possa fare da base ma... quanto sapore! Ringrazio Andrea Cocchi per l'ispirazione, abbiamo tratto l'idea da una ricetta di Montersino.



Tarte tatin alle mele con frangipane


Ingredienti per una tortiera da 24 cm

Per le mele:
5 mele golden delicious medio grandi
80 gr di zucchero semolato (va bene anche 60 gr)
40 gr di burro
5 ml di succo di limone
q.b. di vaniglia Bourbon in bacche
q.b. di cannella in polvere
q.b. di foglia d'oro

Per il frangipane:
150 gr di burro
150 gr di zucchero a velo
150 gr di uova intere
150 gr di farina di mandorle
60 gr di farina 00
Un goccino di rum (io 8 gr)
q.b. di vaniglia Bourbon in bacche
q.b. di cannella in polvere

Per la finitura:
100 gr di gelatina di albicocche



Procedimento

Per il frangipane:
Nella ciotola della planetaria con la frusta versare il burro morbido, lo zucchero a velo, la vaniglia e il rum, montare bene. Alternare le uova versate a filo con la farina di mandorle. Sempre a macchina accesa unire la farina e poi il rum. Mettere da parte (io in frigorifero).

Per le mele:
Pelare le mele e tagliarle a metà, eliminare il torsolo centrale e tagliare a spicchi non troppo sottili nè troppo spessi. Insaporire con un pizzico di cannella e un pizzico di vaniglia, unire il succo del limone e una spolveratina di zucchero (preso dal totale). Mescolare con le mani in modo da amalgamare tutti gli aromi. 

Per la tarte tatin:
Ungere molto bene di burro una tortiera antiaderente, sia sul fondo che sui bordi. Spolverare leggermente di zucchero semolato (se si esagera il dolce farà uscire fuori dei liquidi). Fare uno strato di mele disposte un pò a raggera. Spolverare di zucchero. Mettere fiocchetti di burro. Fare un altro strato di mele. Di nuovo zucchero. Di nuovo burro. Terminare con un ultimo strato di mele. Adagiare la tortiera (la mia in alluminio, antiaderente) sul fuoco medio del fornello e adagiare sopra un'altra tortiera (quindi sopra le mele) in modo tale che possa fare pressione. Caramellare per circa un minuto, pressare molto bene, non esagerare col fuoco altrimenti friggeranno troppo, dovrà sentirsi un leggero sentore di caramello. Con un sac à poche senza bocchetta disporre il frangipane sopra le mele arrivando a 3/4 di altezza della tortiera. 
Cuocere in forno (io modalità ventilata) a 170°C in forno ventilato per circa 35 minuti, fare la prova stecchino per constatarne la cottura, il tutto dovrà essere ben asciutto.

Per la finitura:
Far raffreddare la torta molto bene, poi estrarla dallo stampo e adagiarla su un piatto da portata. Lucidare la superficie con la gelatina di albicocche (o neutra per pasticceria) e decorare il centro con una foglia d'oro. 


venerdì 13 febbraio 2015

Torta soffice orzo-farro senza latticini

Mascherina decorativa Pavoni
Tessuto Green Gate
Piatto Poloplast

Volete realizzare una torta velocissima da fare in soli 2 minuti (esclusa la cottura ovviamente) e sporcando un solo strumento? E' priva di latticini, sofficissima, leggermente umida e molto profumata. Sono giunta alla ricetta attraverso un gruppo facebook e l'autore è il bravissimo Andrea Cocchi che ringrazio. Ne ho approfittato per dare un vestitino a tema... buon San Valentino!

Mascherina decorativa Pavoni
Tessuto Green Gate
Piatto Poloplast


Torta soffice orzo-farro senza latticini

Ingredienti per una tortiera da 20 cm:
150 gr di zucchero a velo
6 gr di orzo solubile (o caffè solubile)
48 gr di farina di mandorle 
54 gr di fecola di patate
48 gr di farina mais fumetto
30 gr di farina di farro 
2,4 gr di lievito in polvere 
150 gr di olio di riso (o olio di semi)
144 gr di uova intere

Procedimento:
Inserire tutto nel cutter/frullatore e mixare per 1 minuto. Versare il composto in una tortiera oliata e spolverata di zucchero. Cuocere in forno (io statico) a 165°C per 45-48 minuti (o a 180°C per circa 
30-35 minuti).

Mascherina decorativa Pavoni
Tessuto Green Gate
Piatto Poloplast

mercoledì 21 gennaio 2015

Mele alla birra con caramello decotto alla cannella


Una merenda tipica delle giornate fredde, anche la foto è molto "invernale" :D ma in fondo anche se questo periodo non vanta chissà quali colori di frutta del buono c'è sempre, anche in semplici frittelle di mela. Questa variante è by Montersino e io non potevo non provarla. Unico neo, non ho amato la salsa al caramello perchè tendeva ad indurirsi un po', quindi se provate questa ricetta vi consiglio di usare questa salsa che rimane morbida.



Mele alla birra con caramello decotto alla cannella

Ingredienti:
3 mele golden delicius
q.b. di olio per friggere
q.b. di sale

Per la pastella:
200 ml di birra
200 gr di farina 180 W
80 gr di uova intere
40 gr di latte intero
6 gr di lievito di birra fresco (io 2 gr di lievito di birra in polvere)
4 gr di zucchero a velo
1 gr di vaniglia in bacche 

Per la salsa al caramello:
150 gr di zucchero semolato
45 gr di acqua
2 gr di cannella in polvere

Per la finitura:
q.b. di zucchero a velo


Procedimento

Per la pastella:
In una ciotola rompere le uova, unire lo zucchero a velo e il lievito di birra sbriciolato, miscelare bene con una frusta. Profumare con la vaniglia, unire il latte e, sempre mescolando, alternare un po' di farina con un po' di birra fino ad esaurire gli ingredienti. Coprire con pellicola trasparente e lasciar lievitare per circa un'ora. 

Per la salsa al caramello:
Versare un pò di zucchero in un pentolino caldo, far caramellare e aggiungere ancora un pò di zucchero. Proseguire così fino alla fine. Profumare con la cannella e unire l'acqua bollente, facendo bene attenzione agli eventuali schizzi. Mantenere ancora un minuto sul fuoco e poi mettere da parte. All'occorrenza scaldare il caramello sul gas o al microonde. 

Per le mele:
Pelare le mele e tagliare a rondelle non troppo sottili. Con un piccolo coppapasta eliminare la parte centrale fino ad ottenere delle ciambelline con un foro piuttosto largo. 

Per le ciambelline:
Con una pinza passare le mele nella pastella ormai lievitata, scolare la pastella in eccesso facendo in modo che il foro resti libero. Friggere in olio caldo a 170°C, scolarle su un piatto rivestito da carta assorbente e insaporire con un pizzichino di sale. Sul piatto da portare colare un po' di salsa di caramello. Disporre 4-5 ciambelline l'una sopra l'altra, spolverizzare con lo zucchero a velo e colare altra salsa di caramello. 



Consiglio: al posto del lievito di birra può essere usato lievito chimico, quindi senza necessità di lievitazione della pastella.