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mercoledì 18 maggio 2016

Mini hot dog in soffice pasta

Piatto da portata Easy Life Design


Una ricetta fantastica che ho fatto tantissime volte. Io non mangio i wurstel ma per le feste piacciono un po' a tutti, soprattutto ai bambini. Qui in Sicilia, nel palermitano, il culto della rosticceria e dei "rollò con i wurstel" è sempre presente e Montersino li ha fatti proprio carini, non potevo non tentare di replicare la sua ricetta.

L'impasto è della sua mitica pasta dolce-sale, una pasta lievitata perfetta sia al forno che fritta, molto buona, soffice e versatile.

Piatto da portata Easy Life Design

Mini hot dog in soffice pasta

Ingredienti:
320 gr di pasta brioche dolce sale (la trovate qui)

Per gli hot dog:
160 gr di mini wurstel (corrispondono a 8 wurstel)
30 gr di senape 
8 gr di semi di sesamo
q.b. di olio per friggere

Per la finitura:
60 gr di ketchup


Procedimento

Per i wurstel:
Incidere leggermente i mini wurstel battendoli con un coltello (per evitare di farli "esplodere il cottura"). Raccoglierli in una terrina e condirli con senape e ketchup. (Io ho tagliato in 2 e in 4 i wurstel di normale dimensione) 

Per il montaggio:
Infilzare ogni wurstel negli spiedini fino a far sbucare la punta di qualche centimetro. Formare dei salamini sottili di pasta (ho ricavato pezzi di pasta da 30 gr di 18 cm per i wurstel tagliati in 2, e pasta da 6 cm per i wurstel tagliati in 4). Arrotolarli attorno a ogni mini wurstel partendo dalla parte base.
Adagiarli su una teglia leggermente infarinata e metterli a lievitare a temperatura ambiente caldo fino a che il volume iniziale raddoppi. 
Spennellarli di uovo sbattuto con un goccino di panna e cuocerli in forno (io ventilato) a 200°C per 12 minuti (o a 180°C statico per 15 minuti). Servire i mini hot dog caldi, accompagnati con ketchup. 

Per la versione fritta:
Friggere poco per volta in abbondante olio caldo (160°C) tenendo gli spiedini per mano. La frittura dovrà essere velocissima. Salare la superficie.



Servire i mini hot dog con un pò di maionese e un pò di senape. 


martedì 17 maggio 2016

Fagottini di crepes con crema e fragole


Una cosina buonissima moooolto semplice e per nulla elaborata. Una semplice crepes con l'accoppiata più golosa della primavera: crema e fragole. E se la firma nell'impasto delle crepes la mette Montersino e allora... 



Fagottini di crepes con crema e fragole


Ingredienti:
4 crepes 

Per le crepes:
250 gr di latte intero
75 gr di uova intere + 25 gr di tuorli (io direttamente 100 gr di uova intere)
125 gr di farina 180 W
15 gr di zucchero semolato
25 gr di burro fuso
1 gr di rum Jamaique 70° (io un goccino-ino-ino)
q.b. di olio extravergine d'oliva (io burro)

Per la crema: (se ne ottiene circa 310 gr)
160 gr di latte intero 
40 gr di panna fresca
60 gr di tuorli
60 gr di zucchero
7 gr di amido di riso
7 gr di amido di mais
Un pizzico di vaniglia

Altro:
300 gr di fragole
20 gr di zucchero semolato
q.b. di succo di limone
q.b. di zucchero a velo
q.b. di cioccolato fondente
q.b. di bacche di vaniglia


Procedimento

Per le crepes:
Mescolare tutti gli ingredienti in una caraffa fino ad ottenere una pastella liscia ed omogenea. Lasciar riposare in frigorifero per almeno 2 ore. Stronfinare sul fondo di un padellino antiaderente un goccino di olio e scaldare. Versare un po' di pastella per volta, far ruotare il padellino e lasciar cuocere da entrambe le parti. Sovrapporle. 

Per la crema pasticcera cotta al microonde (cottura adatta per piccole quantità):
In una ciotola da microonde mescolare tuorli e zucchero. Unire gli amidi, la vaniglia e una grattata di buccia di limone (a piacere). Aggiungere a freddo il latte e la panna. Portare a microonde per 1 minuto al massimo della potenza. Mescolare di tanto in tanto e rimettere al microonde. Proseguire così fino ad ottenere la densità desiderata. Coprire con pellicola a contatto. Abbattere velocemente di temperatura. Passare in frigorifero. 

Per il ripieno:
Tagliare le fragole a dadini e condirle con lo zucchero e un goccino di succo di limone. Unire 2/3 della crema pasticcera e mescolare bene.

Per i fagottini:
Spalmare la crema pasticcera sulle crepes e disporre al centro un cucchiaio di ripieno. Chiudere a fagottino usando una strisciolina di bacca di vaniglia appena sbollentata (io mi sono aiutata a chiudere anche con un po' di crema spalmata sulle pieghe della chiusura).

Per la finitura:
Fondere il cioccolato, farlo un attimo intiepidire e versarlo in un conetto di carta da forno. Fare delle righine sopra i fagottini di crepes e a piacere servire con qualche cubetto di fragola tagliata e non condita (aiuterà a ripulire la bocca) e uno spiedino di frutta. 



domenica 15 maggio 2016

Spaghetti di zucchine con pomodorini spadellati e aceto balsamico


Temperi le zucchine dopo aver comprato un nuovo aggeggino e ti viene in mente un contorno velocissimo e molto saporito. Non saranno spaghetti veri ma sono sicuramente divertenti da preparare.



Spaghetti di zucchine con pomodorini spadellati e aceto balsamico


Ingredienti per 2 porzioni:
2 zucchine genovesi medio grandi (e piuttosto dritte)
10 pomodorini ciliegino
1 spicchio d'aglio
3 cucchiai di olio extravergine d'oliva
q.b. di sale
q.b. di glassa di aceto balsamico Monari Federzoni

Procedimento:
Lavare e spuntare le zucchine. Inserirle nell'apposito strumento per ricavarne degli spaghetti. Sbollentarli per appena un minuto in acqua bollente leggermente salata e scolare in acqua fredda con del ghiaccio, asciugare bene e mettere da parte.
Lavare e tagliare in 2 o in 4 dei pomodorini facendoli saltare su un padella su cui è stato insaporito dell'olio con uno spicchio d'aglio schiacciato, regolare di sale. In una ciotola amalgamare le zucchine con i pomodorini. Servire sui piatti terminando con un della glassa di aceto balsamico e un filo di olio a crudo.


venerdì 13 maggio 2016

Torta tiramisù con bordo di pasta sigaretta



Questa è una buonissima torta tiramisù preparata diversi mesi fa per il compleanno di mio marito festeggiato nella nuova casa. Una torta eccezionale che ricorda tutti i sapori del tiramisù ma con una forma più moderna, adatta ad una torta da taglio. Le basi sono del grande Montersino. Ricordate, ne avevo pubblicata una anche qui.





Torta tiramisù con bordo di pasta sigaretta

Ingredienti per un anello da 24 cm (h 5 cm) per 12 persone

Per la crema tiramisù con gelatina:  (ne avanza il 15-20% ma consiglio di far la dose così com'è se si vuol fare il decoro sopra la torta)
450 gr di base tiramisù pastorizzata
15 gr di gelatina in fogli 
500 gr di panna fresca
500 gr di mascarpone

Per la base tiramisù pastorizzata: (se ne ottiene esattamente 450 gr)
183 gr di tuorli
357 gr di zucchero semolato
105 gr di acqua
1/2 bacca di vaniglia

Per il fondo croccante: (ricetta ispirata alla torta Chic)
180 gr di pasta di caffè (io 110 gr di pasta di nocciole + 5 gr di caffè solubile)
84 gr di corn flakes
60 gr di cioccolato al latte (io cioccolato fondente)

Per il biscotto classico di riso: (io pan di Spagna)
90 gr di tuorli
90 gr di farina di riso (si può usare anche la farina 00 di frumento)
22,5 gr di amido di riso (si può usare anche l'amido di frumento)
135 gr di albumi
110 gr di zucchero semolato

Per la bagna al caffè:
113 gr di caffè espresso 
(a piacere si può mettere un po' di zucchero liquido al 70% ma è meglio lasciarlo amaro per compensare la dolcezza della crema)

Per la pasta sigaretta:
150 gr di albumi
150 gr di zucchero a velo
150 gr di burro
150 gr di farina di riso
Colore in polvere bianco
Colore in polvere marrone

Per il biscotto alle nocciole: 
105 gr di uova intere
150 gr di t.p.t. alle nocciole (o mandorle)
22,5 gr di farina di riso
8 gr di burro
135 gr di albumi
34 gr di zucchero semolato


Procedimento

Per la pasta sigaretta:
Nella planetaria con la frusta versare il burro morbido, una volta reso in pomata diminuire la velocità e aggiungere lo zucchero a velo. Aumentare la velocità. Abbassarla nuovamente unendo l'albume e infine la farina. Prelavare 1/4 del composto e colorarlo di marrone. Colorare il resto col colore bianco. Con un sac à poche creare dei disegni con la pasta scura su un tappetino di silicone (o foglio di silpat o di carta da forno). Congelare per almeno un'oretta. Una volta che i decori saranno ben duri distribuire con una spatola la parte bianca e congelare nuovamente. 

Per il biscotto alle mandorle:
In un tegame portare albumi e zucchero a 40-45°C. Versare il composto in planetaria e montare fino ad ottenere una bella meringa lucida e stabile. Mettere da parte. 
Montare le uova con il t.p.t. e la farina. Fondere il burro e unirlo ad una piccolissima parte della montata di uova, unire il resto della montata fredda e incorporare delicatamente. Unire quandi la meringa e amalgamare bene. Colare il composto sopra il foglio di pasta sigaretta. Livellare con una spatola a gomito fino ad ottenere uno strato uniforme. Cuocere in forno, modalità ventilata, a 220°C per 6-7 minuti. Lasciar raffreddare, poi tagliare a strisce lunghe quanto il foglio e alta 3 cm.

Per il croccante:
In una ciotola versare i corn flakes spezzettati, il cioccolato al latte e la pasta di caffè. Stendere questo composto tra due fogli di carta da forno livellando con un mattarello (2-3 mm di spessore). Far raffreddare 10 minuti in frigorifero. Colare su un foglio di carta da forno, coprire con un altro foglio, assottigliare il tutto con un mattarello e riporre in freezer a indurire. Coppare un disco di 2 cm inferiori rispetto al dolce da montare (nel mio caso ho usato un anello da 18 cm).

Per il biscotto classico di riso:
Portare zucchero e albumi a 45°C e versarli in planetaria. Montare fino ad ottenere una bella meringa soda ma lucida. Setacciare farina e amido di riso insieme e metterli da parte. A macchina spenta unire, in più tempi, i tuorli e amalgamare con una spatola dal basso verso l'alto, facendo ruotare bene la ciotola. Incorporare poco per volta le polveri. Livellare il composto in due teglie rivestite da carta da forno distribuendo delicatamente il tutto con una spatola a gomito. Lo spessore deve essere di 0,5 max 1 cm. Cuocere in forno, statico, a 240°C per 4-5 minuti. Una volta freddo coppare due dischi di 2 cm inferiori rispetto al dolce da montare. 

Per la bagna al caffè:
Mescolare il caffè espresso con lo zucchero liquido.

Per la base tiramisù pastorizzata:
In un pentolino portare acqua e zucchero a 121°C. Nel frattempo nella bacinella di una planetaria con frusta schiumare i tuorli con la vaniglia, colare dentro lo sciroppo bollente e montare fino a raffreddamento, quando la crema è ancora tiepida unire la gelatina, ammollata e ben strizzata, in modo che si possa amalgamare bene in questa fase (si può anche unire in 2 cucchiai di panna scaldata o in 2 cucchiai di base tiramisù scaldata successivamente).

Per la crema tiramisù con gelatina:
Alla base tiramisù pastorizzata incorporare il mascarpone leggermente battuto (non più freddo di frigorifero ma lasciato a temperatura ambiente 10-15 minuti), amalgamando bene, dopodichè unire la panna semi montata.

Per il montaggio:
Rivestire un anello di acetato sia sui bordi che sulla base, facendo poggiare il tutto su un piatto. Inserire una striscia di pasta sigaretta di 3 cm di altezza. Disporre un disco di biscotto di riso, inzuppare. Poggiare sopra il croccante. Fare uno strato di crema tiramisù. Di nuovo biscotto inzuppato e terminare con un ultimo strato di crema. Livellare bene. Versare il resto della crema in un sac à poche con bocchetta liscia e creare delle griglie decorative. Congelare. Spolverare di cacao amaro ed eliminare l'anello e l'acetato. Decorare con un tarocco dentato in modo da creare un decoro zig-zag. Decorare a piacere con placchette di cioccolato e, se si tratta di un compleanno come nel mio caso, targhetta di auguri.



giovedì 12 maggio 2016

Sformatini con composta di melanzane e pecorino

Stampo in silicone Pavoni


Arriva la stagione delle melanzane e di modi per impiegarle ce ne sono un'infinità. Questa ricetta è tratta da una fantastica torta salata di Montersino, la Crostata Linzer con melanzane e scamorza pubblicata qui un po' di tempo fa.

Stampo in silicone Pavoni


Sformatini con composta di melanzane e pecorino

Ingredienti per 6-7 sformatini:
500 gr di melanzane viola (pesate crude)
50 gr di pecorino grattugiato (va bene anche parmigiano o grana)
20 gr di olio extravergine d'oliva
q.b. di sale 
q.b. di pepe
5 gr di basilico
30 gr di amido di mais
100 gr di uova intere

Per decorare:
Buccia di melanzana 
Scarmoza affumicata


Procedimento

Per la composta di melanzane:
Lavare e spuntare le melanzane. Togliere una piccolissima parte di buccia che servirà dopo per la decorazione, lasciare il resto della buccia delle melanzane. Friggerle intere dopo averle bucherellate (l'ideale è usare una friggitrice). A fine cottura eliminare la buccia raccogliendo così solo la polpa in una terrina. Aggiungere il pecorino, l'olio, il sale, il pepe, il basilico. Assaggiare per regolare di aromi e poi unire l'amido di mais e le uova intere. Frullare con il minipimer ottenendo un composto omogeneo. Colare in uno stampo in silicone da 5 semisfere e cuocere in forno ventilato a 170°C per 25 minuti. Estrarre dallo stampo, decorare con un pezzettino di scamorza affumicata e una julienne di buccia fritta.

Stampo in silicone Pavoni


Consiglio: in alternativa si possono cuocere le melanzane al forno, ovviamente questa tipologia di cottura fritta è più saporita

mercoledì 11 maggio 2016

Croccantino alle mandorle con mou e sale



Se avete voglia di un biscotto/dolcetto questi croccantini fanno per voi, immaginate le mandorle, il caramello mou e ditemi se non viene l'acquolina. Io ho un pò esagerato col caramello, ne ho messo troppo e ogni volta che ne prendevamo uno ci impiastricciavamo un pò le dita ma... fossero questi i problemi della vita... :D 



Croccantino alle mandorle con mou e sale

Ingredienti per circa 25 biscotti:

Per la pasta frolla:
125 gr di farina 00 (180 W)
75 gr di burro
50 gr di zucchero a velo
20 gr di tuorli
q.b. di scorza di arancia grattugiata
Un pizzico di sale

Per il croccante:
75 gr di burro
75 gr di zucchero di canna grezzo
25 gr di latte intero
25 gr di sciroppo di glucosio
100 gr di lamelle di mandorle

Per il mou al sale:
125 gr di zucchero di canna grezzo 
12,5 gr di zucchero invertito (o miele)
45 gr di panna bollente
0,5 gr di sale (io un pizzico più intenso)



Procedimento

Per la pasta frolla:
Disporre la farina a fontana insieme al sale e alla scorza di arancia. Al centro inserire lo zucchero a velo e al suo interno i tuorli, sbatterli con una forchetta per amalgamarli e poi unire il burro morbido. Impastare con le punta delle dita fino ad ottenere un impasto compatto. Metterlo a raffreddare in frigorifero per almeno un'ora, schiacciandolo tra due fogli di carta da forno.

Per il croccante:
Sciogliere il burro senza scaldarlo troppo. Mescolarlo allo zucchero di canna, il latte e lo sciroppo di glucosio. Aggiungere infine le mandorle a lamelle. Lasciar riposare in frigorifero per un'oretta.
Mettere l'impasto negli stampi in silicone a forma di dischetti (i miei da tartellette piccole) e cuocere in forno a 170°C per 10-12 minuti circa, dovranno essere dorati.
Lasciarli totalmente raffreddare prima di estrarli dallo stampo, è normale che trasudino molto burro, raffreddandosi il risultato migliora, vanno poi asciugati bene su carta assorbente.

Per i biscotti:
Stendere la frolla. Coppare dei dischetti della stessa dimensione di quella del croccante. Bucherellare il centro con una forchetta e adagiarli su una teglia rivestita da carta da forno. Far stabilizzare la forma dei biscotti in frigorifero per almeno 20 minuti. Poi cuocere in forno a 180°C per circa 12-15 minuti. Lasciarli totalmente raffreddare.

Per il mou al sale:
Caramellare a secco lo zucchero di canna su un pentolino caldo (cioè versare un cucchiaio di zucchero per volta, inserire il successivo quando il precedente si è sciolto), unire lo zucchero invertito e il sale. Fermare la cottura con la panna bollente. Lasciare raffreddare il mou ottenuto. 




Per la finitura:
Terminare unendo il disco di frolla e quello di croccante alle mandorle con un pò di mou freddo (io ho prelevato un pò di mou con le mani, ne ho fatto una pallina molto piccola e l'ho inserita al centro del biscotto).


lunedì 9 maggio 2016

Panini Laugenbrot


Dei panini molto buoni e sicuramente particolare a vedersi. La crosticina leggermente croccante somiglia un pò ai bagels. Sono infatti tipici del Sud Tirolo. La ricetta che gira sul web è ripresa dal libro di Richard Ploner "Il pane delle dolomiti". Hanno una mollica fitta e regolare e sono morbidissimi. 
Se come me (e come da ricetta) mettete il sale grosso saranno talmente buoni che sembreranno conditi all'interno con qualcosa. 
Sono perfetti per un buffet perchè si prestano bene ad essere tagliati e farciti. Confesso che la ricetta non mi ha convinto al 100%, buona ma ho intenzione di provare ancora qualche altra versione.




Panini Laugenbrot

Ingredienti per circa 24 panini

Per l'impasto:
250 gr di farina 0 (260 W)
250 gr di farina 00 (180 W)
12,5 gr di lievito di birra fresco (o 4 gr di lievito secco)
270 gr di acqua (a temperatura ambiente)
1,5 cucchiaino di zucchero semolato
30 gr di burro morbido
10 gr di sale
q.b. di sale grosso
q.b. di semi di cumino o sesamo o papavero 

Per la soluzione al bicarbonato:
2 litri di acqua
64 gr di bicarbonato di sodio
4 cucchiaini di sale


Procedimento:
Sciogliere il lievito nell'acqua insieme allo zucchero. In una ciotola setacciare le farine. Versare l'acqua e il lievito. Unire 1/3 della farina e formare così una pappetta. Lasciar riposare questo composto per 15 minuti in modo da renderlo schiumoso.
Impastarlo a mano o nell'impastatrice aggiungendo il resto della farina e a poco a poco il burro a pezzetti che dovrà essere ben assorbito dall'impasto. Unire infine il sale. L'operazione in totale dovrà durare circa 20 minuti. Dovrà essere un impasto molto morbido. Metterlo a lievitare in una ciotola coperta fino al raddoppio (servirù almeno un'ora). 
Dividere l'impasto in 22-24 pezzi (35-40 gr) e farne delle palline. Farle puntare (riposare) su una spianatoia per circa 20 minuti
Nel frattempo portare a ebollizione l'acqua con il sale e il bicarbonato.
Immergere 3-4 panini per volta e scolarli dopo 30 secondi poggiandoli su una teglia rivestita da carta da forno con l'aiuto di una schiumarola, poggiarli ben distanziati. Spolverizzare subito con sale grosso, semi di sesamo o di papavero.
Accendere il forno ventilato impostandolo a 210°C se statico, 180°C se ventilato.
Dopo circa 10 minuti praticare delle incisioni (2-3) leggere sulla superficie dei panini utilizzando una lama ben affilata. Non si dovrà affondare troppo il coltello.
Cuocere in forno, ormai caldo, per 20 minuti o fino a completa cottura.



Nota: sono panini che tendono a diventare un pò gommosi anche dopo mezza giornata quindi si devono consumare nel giro di poche ore oppure congelare e usare all'occorrenza passandoli in forno per qualche minuto (non serve scongelarli).

Coppa di pan di Spagna al limoncello, crema e fragole


Quanto può essere buono un dessert così semplice!? Nasce da basi semplici ma buonissime, firmate Montersino. Un dolce fresco, adatto ad un dopo pasto perfetto per questa stagione.



Coppa di pan di Spagna al limoncello, crema e fragole


Ingredienti per 4 coppe

Per il pan di Spagna: (cotto su tortiera da 22 cm, ma ne serve la metà)
250 gr di uova intere
175 gr di zucchero 
150 gr di farina 00
50 gr di fecola di patate
1 bacca di vaniglia Bourbon

Per la crema pasticcera:
240 gr di latte intero 
60 gr di panna fresca
90 gr di tuorli
90 gr di zucchero
10,5 gr di amido di riso
10,5 gr di amido di mais
Un pizzico di vaniglia
Una grattugiata di scorza di limone

Per la bagna:
75 gr di acqua
75 gr di zucchero liquido al 70%
15 gr di limoncello

Altro:
q.b. di fragole fresche
q.b. di scorza di limone
q.b. di granella di pistacchio


Procedimento

Per il pan di Spagna:
In un tegame versare uova intere e zucchero, portare a 40-45°C poi montare bene nella ciotola della planetaria con frusta per almeno 10 minuti, si dovrà ottenere un composto molto spumoso e scrivente. Nel frattempo setacciare la farina con la fecola, facendole cadere in una ciotola.
Spegnere la macchina e con una spatola incorporare le polveri a poco a poco, facendo movimenti delicati ma decisi dall'alto verso il basso, ruotando la ciotola.
Ungere la tortiera spennellando un velo di burro fuso e cospargere il fondo e i bordi di farina, eliminando l'eccesso battendo sottosopra la tortiera. Far colare lentamente l'impasto nella tortiera evitando movimenti bruschi. Cuocere in forno modalità statica a 190°C per circa 30 minuti o in modalità ventilata a 170°C per 20-22 minuti. Una volta intiepidito staccare il pan di spagna dalla tortiera e lasciar completamente raffreddare (l'operazione si può fare con largo anticipo, io infatti lo congelo sempre).

Per la crema pasticcera: (metodo cottura al microonde, ma potete ovviamente farla in modo tradizionale)
In una ciotola da microonde mescolare tuorli e zucchero. Unire gli amidi, la vaniglia e una grattata di buccia di limone. Aggiungere a freddo il latte (meglio se scaldato e tenuto in infusione la buccia di limone intera) e la panna. Portare a microonde per 2 minuti al massimo della potenza. Mescolare di tanto in tanto e rimettere al microonde. Proseguire così fino ad ottenere la densità desiderata. Coprire con pellicola a contatto. Abbattere velocemente di temperatura. Passare in frigorifero. 

Per la bagna:
Mescolare a freddo i tre ingredienti e mettere da parte.

Per la finitura:
Tagliare le fragole a metà dal lato lungo e poi a fettine e mettere da parte. Tagliare il pan di Spagna a dadini, disporli su una ciotola e bagnare con un cucchiaio per volta di bagna fino ad ottenere una consistenza ben umida ma non troppo spappolata. Prendere la crema pasticcera dal frigo e sbatterla vigorosamente con una frusta manuale facendola tornare lucida e cremosa. Versare in un sac à poche con bocchetta a stella. 
Disporre le coppe su un piano, fare un primo strato, sul fondo, di pan di Spagna inzuppato. Fare uno strato di crema. Disporre le fragole lungo i bordi facendo in modo che siano uniformemente distribuite lungo le pareti di vetro. Al centro disporre di nuovo pan di Spagna e ancora uno strato di crema disposto a spirale. Terminare con una spolverata di granella di pistacchio e una spolveratina di scorza di limone grattugiata. Passare in frigorifero o servire direttamente.


venerdì 6 maggio 2016

Piccole piadine con crudo, philadelphia e rucola


Fatte e rifatte tante volte queste mini piadine sono fantastiche, tratte da un libro sui finger food di Montersino. Cambiando il salume, il formaggio e la verdura si danno vita a infinite combinazioni. Provatele! Qui trovate la versione originale con stracchino e maggiore spessore del ripieno.



Piccole piadine con crudo, philadelphia e rucola

Ingredienti per 24 pezzi (a me ne sono venute sempre 36-37)

Per le piadine:
150 gr di farina 00 (180 W)
60 gr di latte intero
40 gr di strutto (o burro, io uso lo strutto)
4 gr di lievito per dolci non vanigliato
2 gr di sale

Per la guarnizione:
100 gr di prosciutto crudo di Parma
140 gr di philadelphia (l'originale prevede stracchino, si può usare anche robiola)
30 gr di rucola
q.b. di olio extravergine d'oliva
q.b. di pepe


Procedimento

Per le piadine:
Nella planetaria con il gancio versare la farina, il sale, il lievito e un il latte. Ammorbidire lo strutto (o il burro) e unirlo poco per volta all'interno dell'impasto. (Si può fare lo stesso procedimento a mano, anzi, per una porzione così piccola, l'impasto fatto in macchina non viene bene). L'impasto dovrà essere lavorato poco tempo, dovrà essere grezzo e non troppo morbido. Far riposare il tutto almeno 2 ore in frigorifero (l'ideale sarebbe mezza giornata, può stare fino a 2 giorni, il senso è che sia ben freddo e rilassato). 
In un piano leggermente infarinato stendere la pasta con un mattarello arrivando allo spessore di 2 mm, quindi con un coppapasta (meglio se festonato) coppare dei dischetti di 5 cm di diametro. Cuocerli su una padella calda a fiamma non troppo alta facendoli dorare da entrambi i lati.

Per la guarnizione:
Stendere uno strato di pellicola su un piano di lavoro leggermente inumidito, sopra posizionare un altro strato accavallato di circa 5 cm a quello sotto. Adagiarvi sopra uno strato di fettine di prosciutto in modo ben fitto, senza lasciare vuoti. Coprire con un foglio di pellicola e battere con le mani in modo da appiattire meglio, poi eliminare il foglio. Se il philadelphia è sodo ammorbirlo leggermente al microonde o lavorarlo a parte con una forchetta. Versarlo al centro del prosciutto e con la spatola a gomito spostare il formaggio dal centro verso l'esterno, in modo che il prosciutto resti fermo. Coprire una fila iniziale (quella vicino a noi) di rucola e dare una grattatina di pepe. Arrotolare con il supporto della pellicola prima e delle mani dopo, sigillare molto bene e chiudere a caramella, poi arrotolare bene sul tavolo. Semi congelare in modo che possa indurire. Eliminare la pellicola, rifinire i lati e con un coltello ben affilato tagliare a fette di 1,5 cm. Fare uno spuntoncino piccolo di maionese sopra ogni piadina e disporre sopra il condimento. Condire la superficie di ogni piadina con olio e pepe. 




Consigli
- sia le piadine che il rotolo possono essere congelati, separatamente, e usare all'occorrenza. Il giorno del servizio basterà mettere il rotolo in frigorifero e dopo mezz'ora tagliare a fette e rimettere in frigorifero. Le piadine possono essere scongelate passando dal freezer al forno, basteranno pochi minuti per farle rinvenire
- avete poco tempo ma volete fare qualcosa di simile? Coppate le piadine già pronte oppure pane tostato o crackers e adagiate sopra la girella di farcia, gli ospiti apprezzeranno tantissimi

giovedì 5 maggio 2016

Crostata al cacao con namelaka all'arancia


Ultimamente sono in fase namelaka e il blog di Pinella è stato fonte di ispirazione continua. Questa namelaka infatti l'ho tratta lì, è buonissima e ho deciso di usarla per farcire una crostata al cacao tratta da una ricetta di Montersino. L'insieme delle due cose era davvero fenomenale, adoro accostare ricette così perfette tratte da fonti sicure.


Crostata al cacao con namelaka all'arancia


Ingredienti

Per la pasta frolla al cacao:
225 gr di farina 00
25 gr di cacao amaro in polvere
150 gr di burro
100 gr di zucchero semolato
40 gr di uova intere
q.b. di sale 
q.b. di vaniglia

Per la namelaka all'arancia:
171 gr di cioccolato bianco                              
3,4 gr di gelatina in fogli                                                
97 gr di latte intero fresco                                              
5,6 gr di sciroppo di glucosio                                         
200 gr di panna fresca liquida                                         
22 gr di succo d’arancia                                                 
La scorza di ½ arancia                                                     
11 gr di Grand Marnier      

Per le meringhette al cacao: (per 2 leccarde da forno, meringa svizzera)
70 gr di albumi
70 gr di zucchero semolato
70 gr di zucchero semolato (o a velo per un risultato più compatto e meno friabile)
5 gr di cacao amaro in polvere

Altro:
q.b. di cioccolato fondente (facoltativa, da spennellare per isolare la frolla dalla crema)
q.b. di scorza di arancia tagliata a julienne
q.b. di meringhe al cacao isolate sul fondo da un velo di cioccolato


Procedimento

Per le meringhette al cacao:
In un tegame mescolare gli albumi con la prima dose di zucchero semolato, scaldare fino a 45°C. Versare il composto nella planetaria con la frusta e montare fino ad ottenere una meringa stabile (deve fare il "becco"). Spegnere la macchina e unire la seconda dose di zucchero semolato miscelato al cacao in 2-3 tempi, procedendo con una spatola, dal basso verso l'alto per non smontare il composto (pochi movimenti ma decisi).
Versare tutto in due o più sac à poche con bocchetta a piacere e modellare su teglie rivestite da carta da forno (carta fissata alla teglia con un po' di composto sotto che fa da colla). Infornare tutte le teglie e cuocere a 90°C con modalità ventilata. Io ho impiegato 2 ore e 30 minuti (ma negli ultimi 30 minuti avevo portato il forno a 110°C). A fine cottura, quando le meringhe saranno croccanti fuori e ben asciutte dentro (si può fare una prova spezzandone una) spegnere il forno e lasciare lì dentro le meringhe ancora per qualche ora (in questo caso non l'ho fatto perchè erano così piccoline da essere venute fuori completamente asciutte).

Per la pasta frolla al cacao:
Lavorare farina e cacao con il burro freddo a dadini fino ad ottenere un composto sabbiato. Unire il sale, la vaniglia in polvere, la scorza grattugiata di arancia. Unire lo zucchero e infine le uova intere, compattare velocemente, coprire con pellicola o carta da forno e mettere in frigorifero a rassodare per qualche ora. 

Per la crostata:
Lavorare la frolla dopo averla spezzettata ("plastificare"), compattarla velocemente e stenderla su un piano leggermente infarinato arrivando ad uno spessore di 2-3 mm. Adagiare la frolla sullo stampo da crostata imburrato ed eliminare la pasta in eccesso. Bucherellare bene il fondo e mettere in frigorifero a rassodare per ancora un'ora. Cuocere in forno (io ventilato) a 170°C per 22 minuti (posizionando la tortiera sopra la griglia, a sua volta posizionata nella parte più bassa del forno, sul primo livello) fino a leggera doratura. Far raffreddare e poi estrarre lo stampo (o come nel mio caso congelare per qualche ora in modo che la crostata sia più compatta e non si possa rompere quando lo stampo viene eliminato).

Per la namelaka all'arancia:
Idratare la gelatina in acqua fredda. Fondere il cioccolato e tenerlo caldo da parte. Scaldare latte e sciroppo di glucosio e, se si è certi che la temperatura non sia al di sopra dei 70°C, sciogliere dentro la gelatina. Setacciare e colare questo composto liquido e versarlo in tre riprese sul cioccolato, ogni volta mescolando dal centro verso la periferia fino a veder apparire un "nodo" elastico e brillante. Infine, versare la panna liquida ben fredda. Aggiungere il succo dell'arancia ben filtrato, la scorza grattugiata e il Grand Marnier. Rimescolare e mixare con un minipimer evitando la formazione di bolle (io poi ho setacciato nuovamente). 
A questo punto si può colare in uno stampo e congelare o far rassodare in frigorifero per almeno 12 ore. Io ho fatto entrambe le cose, una parte l'ho colata su uno stampo da 24 semisfere e su metà stampo per roselline mignon. Il resto l'ho lasciato nella ciotola, coperto con pellicola e riposto in frigorifero tutta la notte.

Per la finitura:
Adagiare la crostata fredda in un piano, spatolare sopra la namelaka non congelata distribuendola bene con un tarocco in modo da formare una base liscia. Adagiare sopra le roselline e le semisfere congelate distribuendole come la propria fantasia suggerisce. 
Decorare con scorza sottilissima di arancia tagliata a julienne e meringhette intinte alla base nel cioccolato fondente (altrimenti si scioglierebbero a contatto con l'umidità della crema).
Stampo in silicone Pavoni

Note: se la crostata viene farcita la mattina e consumata la sera la consistenza sarà perfetta, da forchettina ma non troppo dura nè troppo morbida. L'indomani la crema avrà inumidito la frolla, sarà buonissima ma meno croccante, se invece la farcite e la mangiate sul momento sarà troppo soda e dovrà essere mangiata tenendola in mano. Se amate la croccantezza potete isolare la frolla dalla crema con un velo di cioccolato, in questo caso quello fondente è perfetto.