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domenica 2 ottobre 2011

Life - I prodotti del sole

L'azienda Life è il paradiso della frutta secca e non solo!
Nasceva nel 1940 in provincia di Cuneo come azienda per imballaggio e trasporto della frutta fresca. Negli anni sessanta inizia la lavorazione della frutta e dell'essiccazione. Oggi è una delle aziende più importanti del settore, vantando una distribuzione in tutto il nostro territorio.

Sul sito si legge:

"Da sempre la natura mette a nostra disposizione preziosi aiuti per vivere meglio: il trucco sta nel saperli cogliere! Noi di Life con la terra abbiamo sempre avuto un rapporto privilegiato e ci piace far rivivere tutto l´anno anche nelle vostre case le quattro stagioni, facendovi scoprire sapori lontani e vicini con le tante varietà di frutta preparate e conservate ogni giorno per voi."

Direi che Life riesce meravigliosamente nell'intento.

La gamma della frutta (e non solo) è davvero molto vasta: albicocche, ananas, arachidi, banane, castagne, ceci, cocco, datteri, fichi, mais, mandorle, mango, nocciole, noci, papaya, pere, pinoli, pistacchi, pomodori, prugne, semi di zucca, uva e farine.
Vi sono inoltre linee per i formati convenienza, linee dai maxi formati che arrivano fino a 20 kg, la linea Top e confezioni in cui vi è un mix di tutto.

I loro prodotti saranno protagonisti in molti dei miei futuri piatti, anche perchè adoro impiegare la frutta secca nei primi, nelle insalate per non parlare dei dolci...


Augurandovi una buona domenica...

Ecco cosa ho ricevuto:

Pomorodi secchi


 
Pere cotte Madernassa del Roero


 
Castagne cotte e pelate


 
Mandorle pelate


 
Nocciole sgusciate e tostate

 
 
Farina di mandorle

 
 
Farina di nocciole


 
Cocco grattugiato


 
Farina di ceci


 
Pistacchi


Per altre informazione e dettagli:
http://www.lifeitalia.com/

sabato 1 ottobre 2011

Ad do Mar



Tonno in tranci interi, in filetti, ventresca, tonno all'olio d'oliva, tonno al naturale, filetti di sgombri, sardine... Insomma l'azienda Generale Conserve è specialista delle conserve di tonno, è una delle poche aziende in Italia e in Europa che lavora il tonno intero e non semilavorato.

Utilizza solo la specie Yellowfin (tonno pinna gialla) e Skipjack (tonno striato), non utilizza invece il tonno rosso (Bluefin) poichè è una specie in pericolo di estinzione. La pesca avviene principalmente nell'Oceano Pacifico con più basse percentuali di pesca nell'Oceano Indiano e nell'Atlantico.

La marca principale di Generale Conserve è appunto Ad Do Mar, leader del tonno confezionato di alta gamma, è al terzo posto nel mercato totale.

In Italia vi sono due sedi, una a Genova e una di recente costruzione a Olbia.
Io li ringrazio per la collaborazione, utilizzerò con estremo piacere i loro prodotti nelle mie ricette, anche perchè il tonno mi piace tanto e in così tante forme non lo avevo mai provato.


Ecco cosa ho ricevuto:

Tonno all'olio d'oliva


 
Tonno trancio intero


 
Filetti di tonno all'olio d'oliva


 
Filetti di sgombro


 
Patè al tonno e ketchup


 
Patè al tonno




Per maggiori dettagli e informazioni:
http://www.asdomar.it/

venerdì 30 settembre 2011

Casa Barone

Con piacere presento quest'azienda che è la più grande azienda biologica del Parco Nazionale del Vesuvio. Ben 11 ettari! Oggi la principale  produzione è rappresentata dal pomodorino del piennolo del Vesuvio DOP, in parte viene trasformato in conserve, in parte commercializzato fresco a grappoli.
Un'agricoltura sul Vesuvio vuol dire principalmente un'agricoltura del paesaggio e Casa Barone riesce perfettamente nell'intento.

Un bel progetto futuro prevede un bel programma di educazione ambientale alle scuole del territorio, è bello che fin da piccoli i bambini possano conoscere il loro territorio e le infinite risorse che offre, solo così si prenderanno cura dell'ambiente che li circonda diventato, oltretutto, adulti anche migliori.

Il pomodorino del piennolo deve il suo nome alla consuetudine dei contadini vesuviani di intrecciare, intorno ad uno spago legato a cerchio, i grappoli  di pomodorini, sino a formare un grande grappolo (il piennolo) che viene poi appeso in un ambiente asciutto e ventilato.

Oltre al pomodorino Casa Barone produce numerosi prodotti: le conserve, le marmellate, il miele, i vini, i liquori, i distillati, la frutta. 



Ecco cosa ho ricevuto:

Conserve biologiche di pomodorino del piennolo del Vesuvio



Confettura extra biologica di albicocche del Vesuvio



Per maggiori dettagli e informazioni:
http://www.casabarone.it/

giovedì 29 settembre 2011

Biscottini al caffè


Di caffè hanno proprio tutto questi biscotti, dall'inconfondibile profumo alla forma dei chicchi. L'idea è davvero carina, l'ho presa dal sito di Mysia, con la pasta invece ho avuto qualche difficoltà (era troppo farinosa e briciolosa) ma ho risolto aggiungendo qualche cucchiaio di latte. I biscotti sono di tipo asciutto ma morbido, friabili e farinosi. Buonissimi!
Chiaramente si può dar loro qualsiasi forma, ma trattandosi di caffè l'idea del chicco è decisamente buona.


Biscottini al caffè

Ingredienti:
230 gr di farina 00
160 gr di burro
120 gr di zucchero (potete usare una parte di zucchero di canna)
3 cucchiaini di caffè solubile (tipo Nescafè)
5 cucchiaini di caffè (liquido)
2 cucchiai di latte (mia aggiunzione)
2 gocce di aroma biscotto Flavour Art (mia aggiunzione)

Procedimento:
1) Tirar fuori dal frigo il burro con largo anticipo, oppure scaldarlo 5 secondi al microonde (deve essere morbido)
2) Con una forchetta lavorarlo con lo zucchero
3) Sciogliere il caffè solubile nel caffè normale e unirlo alla crema di burro
4) Unire l'aroma biscotto (o quello che preferite)
5) E il latte
6) Unire infine, gradualmente, la farina lavorando il composto per amalgamare gli ingredienti
7) Formare un panetto (io preferisco farne due più piccoli) e farli riposare in frigorifero per circa un'ora e mezza
8) Riprendere la pasta, lavorarla qualche secondo (in modo che le mani la riscaldino leggermente riportandola ad una temperatura che ne consenta la lavorazione)
9) Formare dei cordoncini di pasta, tagliarli a tocchetti della misura che si preferisce (io li ho fatti piccolini perchè poi crescono in cottura), formare delle palline e poi dar loro una forma leggermente ovale
10) Con il dorso di un coltello (lama liscia) fare un'incisione al centro
11) Mettere la teglia in frigo 10-15 minuti, per fermare la forma
12) Mettere in forno, già caldo, a 160° per 15 minuti
13) Tirar fuori i biscotti e lasciarli raffreddare (saranno troppo morbidi e fragili da caldi)




Consiglio: per ottenere un colore più deciso si potrebbe aggiungere un cucchiaio di cacao amaro, sottraendo il peso dalla farina. 




E con i biscottini partecipo al dolcissimo Candy del blog "Zampette in pasta" 



E partecipo anche al contest "Biscotto per la mia colazione" organizzato dal blog "La cucina di Irina" 

mercoledì 28 settembre 2011

Paccheri con gamberi, zucchine e glassa dolce al vino

 
Un paio di mesi fa ho mangiato in un ristorantino il primo di pesce più buono che abbia mai assaggiato, una cosa sublime, indescrivibile. Il sughetto era molto particolare perchè era dolcissimo, ma non come se per errore avessero messo troppo zucchero, ma come se sapientemente avessero glassato il vino. Naturalmente non potevo andar dal cuoco e chiedergli la ricetta :D e così mi sono limitata a memorizzare gli ingredienti scritti sul menu e ad andare a interpretazione sul resto. L'unica cosa che ho odiato di quel piatto è stata... la quantità minima, 10 paccheri no eh!! A casa ho tentato di riprodurre il tutto, il risultato è stato decisamente buono ma non tanto come quello... chissà qual era il segreto.

Paccheri con gamberi, zucchine e glassa dolce al vino

Ingredienti:
500 gr di paccheri di Fabbrica della Pasta di Gragnano
500 gr di gamberi (o gamberoni)
1 zucchina genovese piccola
2 cucchiai di passata di pomodoro
1/2 bicchiere di vino rosso
2 cucchiai di zucchero
1 spicchio di aglio
Olio extravergine d'oliva
Sale
Prezzemolo
Briciole di pane nero di Castelvetrano (che non ho messo)



Procedimento:
1) Pulire i gamberi, sgusciandone l'80% (il resto servirà per la guarnizione)
2) Preparare una glassa mettendo su un tegame il vino rosso e lo zucchero. A fuoco lento far sciogliere lo zucchero facendolo leggermente caramellare
3) Sul frullatore tritare la zucchina, lavata e spuntata (e tagliata col salvadita apposito)
4) Su una padella fare un soffritto di aglio e olio d’oliva (e poi lavare le mani con la saponetta in acciaio cancella odori)
5) Aggiungere il peperoncino, regolare di sale e allungare con la passata di pomodoro e un goccino d'acqua calda
6) Aggiungere la zucchina e farla rosolare
7) Unire i gamberi
8) Aggiungere la glassa di vino e farla sciogliere nel sughetto
9) Scolare i paccheri ben al denti e amalgamarli al condimento
10) Terminare con una spolverata di prezzemolo fresco lavato, asciugato e tritato finemente al coltello e con le briciole di pane


e con questo piatto partecipo al contest "Un pugno di pasta" organizzato da "Cucinare con Prezzemolino".

martedì 27 settembre 2011

Monbento


Se cercate un modo pratico e trendy per portarvi il pranzo in ufficio o per pranzare fuori portando il cibo da casa o per fare un pic nik la soluzione è un lunch box.
Io ne ho scoperto l'esistenza girovagando per i vari blog e l'idea è davvero carina. Una genialata giapponese!
Monbento è un sito e-commerce francese che si occupa di una vasta gamma di Bentos dai colori allegri e vivacissimi.
Io ho ricevuto un Bento bianco e rosa adorabile.


A cosa serve esattamente?
Sotto ho creato una piccola seguenza fotografica.


Il Bento si tiene con la fascia, si solleva il primo "coperchio" e ci si ritrova 2 contenitori ermetici uniti. 


Basta staccarli e sollevare i rispettivi coperchi per poter poi decidere come utilizzarli, in dotazione ci sono ben 3 separatori che consentono di creare più scomparti interni per la suddivisione dei cibi. Finito il pranzo si richiudono i contenitori e si incastrano nuovamente.


La capacità complessiva è di 900 ml, più capiente di quanto si possa immaginare.


Per tutti i dettagli:
http://www.monbento.com/

lunedì 26 settembre 2011

Brodo di pesce con cicale di mare


Buon lunedi a tutti.
Trascorso bene il week end?
Io sono stata al Cous Cous Fest di San Vito Lo Capo (Trapani), dove ogni anno organizzano questa splendida manifestazione culinaria a cui partecipano tutti i paesi del Mediterraneo e non solo.
 

“Un piatto di cous cous può fare miracoli”, proprio così ha detto la respondabile palestinese dei rapporti con l'Italia quando ha visto la partecipazione sia di Israele sia della Palestina a questa manifestazione.
La festa è stata anche un modo di dare l'addio all'estate, un bel giro vicino la spiaggia e la visita ai tanti, tantissimi, stands che proponevano prodotti locali (ho sbavato davanti alle specialità di Bronte, che meraviglia!!).
La Francia è stato il paese vincitore del premio della giuria, il piatto che ha sbalordito tutti è stato lo sgombro affumicato su un cous cous di frutta ed erbette preparato dalla chef Alice Delcourt. Mmmmmh... devo provarlo!!


Ma andiamo al brodo...Conoscevo questi crostacei perchè li avevo visti in molte ricette ma non li avevo mai mangiati nè cucinati, così quando in pescheria mi è stato proposto quest'acquisto ho deciso di prenderli e provare. Pensavo fossero come i gamberoni o gli scampi, invece sono come i granchi o l'aragosta, cioè son molto succosi e da essi si ricava la polpa. Io li ho sfruttati in diversi modi. Il primo giorno ho fatto il brodo e su questo ho cotto la pasta (anelletti). Dalle cicale ho poi, pazientemente, ricavato la polpa con cui ho fatto un buonissimo sughetto di pesce, per condire delle fettuccine, che vi mostrerò presto.

Brodo di pesce con cicale di mare

Ingredienti:
1 kg di cicale di mare
1 carota
1/2 cipolla
1 spicchio di aglio
1 ciuffetto di prezzemolo
q.b. di acqua
q.b. di sale
Olio extravergine d'oliva

Procedimento:

1) Lavare le cicale per bene, eliminando gli eventuali residui sabbiosi
2) In un tegame versare un giro d'olio, farlo scaldare qualche secondo e poi unire le cicale
3) A fiamma viva farle rosolare un minuto
4) Unire l'aglio, la cipolla e la carota (pelata, intera) e il prezzemolo (lavato)
5) Ricoprire il tegame con acqua fredda (lo shock termico tirerà fuori maggior sapore). Regolare di sale (non deve essere molto)
6) Cuocere per circa 30 minuti, togliendo di tanto in tanto la schiumetta che si verrà a creare
7) Filtrare il brodo passandolo in un colino a maglie fitte
8) Lasciarlo raffreddare se si vuole conservare in frigorifero o in freezer oppure utilizzarlo fin da subito




Vi lascio una foto del cous cous di pesce, tipico piatto sanvitese.
Buon inizio di settimana a tutti :)

sabato 24 settembre 2011

Pasta con la fagiolina


Dalle mie parti questi legumi vengono chiamati "fagiola agostina" perchè sono tipici del mese di agosto (anche se io li ho comprati a settembre :D).
Sono tenerissimi e piacciono perfino a me che non amo i fagioli. Sono perfetti per una bella minestra estiva. Certo, non è uno di quei piatti da blog belli da fotografare ma anche questa fa parte della mia tradizione culinaria, e quindi perchè non pubblicarla!? :)



Pasta con la fagiolina

Ingredienti:
300 gr di spaghetti spezzati
300 gr di fagiolini
3 cucchiai di trito di carota-sedano-cipolla
2 cucchiai di passata di pomodoro
Olio d'oliva
1 dado vegetale (meglio se fatto in casa o sale)

Procedimento:
1) Aprire ogni baccello recuperando i fagiolini
2) Lavarli sotto l'acqua corrente sciacquandoli più volte
3) In un tegame versare un filo d'olio e il trito di verdure fino a farle leggermente imbiondire
4) Unire i fagiolini e ricoprirli con dell'acqua (non del rubinetto)
5) Aggiungere il dado (o del sale) e la passata di pomodoro, coprire il tegame e lasciar cuocere per circa 30 minuti, ovvero fino a quando i fagiolini saranno morbidi
6) Lessare gli spaghetti spezzati ben al dente, scolarli e unirli al condimento

venerdì 23 settembre 2011

Carpaccio di pesche con nocciole caramellate



E in un bellissimo blog, per l'esattezza "Chef blog" ho scoperto tante belle idee e ricette, dopo aver visto le prime ho capito subito che chi gestiva il blog era realmente un cuoco, un bravissimo cuoco (purtroppo non conosco il nome). 
Mi ha colpito molto questo dessert che è a metà strada fra la frutta e un dolce. Un'idea che si realizza in pochissimo tempo e che è davvero stuzzicante, perfetto come fine pasto. E poi io adoro il genere, ricordate l'ananas piastrato con miele e cannella? :)



Carpaccio di pesca alle nocciole e cannella

Ingredienti per 1 persona:

1 noce pesca (l'originale prevede una pesca bianca)
1 noce di burro
20 gr di nocciole
Un pezzetto di cannella
1 cucchiaino di zucchero (semolato o di canna)
1 cucchiaio di rhum
Il succo di 1/2 limone
q.b. di zucchero a velo

Procedimento:
1) Lavare la pesca, togliere il nocciolo centrale delicatamente e tagliare a fettine sottili il frutto. Disporle a raggiera su un piatto
2) Tritare grossolanamente al coltello le nocciole
3) In un padellino, a fuoco basso, sciogliere il burro, unire le nocciole, lo zucchero e la cannella. Mescolare e lasciar cuocere qualche minuto
4) Prima che lo zucchero si colori troppo bagnare con il rhum e unire il limone (ottenuto con lo spremilimoni)
5) Togliere dal fuoco quando si è addensato il tutto
6) Versare sulle pesche
7) Spolverare con lo zucchero a velo
8) Far riposare 5 minuti e servire




                                       Spremilimoni de I Genietti (IPAC)

mercoledì 21 settembre 2011

Patate arrosto, asciutte e croccanti


La ricetta probabilmente più banale del mondo, ma vedo che ognuno ha la sua personale preparazione. A me piacciono morbide dentro e compatte fuori, con una leggera crosticina. E... mi piace che siano asciutte, conosco gente che nelle patate da forno usa così tanto olio che a quel punto si potrebbero far fritte, ok questa frasetta acida è colpa della dieta, insomma mettendo poco olio io trovo il giusto compromesso per non rinunciare a mangiarle.

Patate arrosto, asciutte e croccanti

Ingredienti:
10 patate medie
1 rametto di rosmarino
Insaporitore per patate Ariosto
4 cucchiai di olio extravergine d'oliva
Sale

Procedimento:
1) Pulire le patate, pelarle e tagliarle a fette molto spesse, da cui poi ricavare quattro pezzetti
2) Lessarle in acqua bollente per 3 minuti (non di più!)
3) Scolare le patate e metterle in una ciotola con acqua fredda, per far perdere l'amido in eccesso
4) Scolarle e asciugarle in un canovaccio pulito


5) A questo punto adagiarle su una pirofila
6) Irrorare con un giro d'olio
7) Insaporire con sale, aghi di rosmarino e altri aromi e mescolare (meglio con le mani per amalgamare bene)
8) Cuocere a 180-190°C per circa 40-45 minuti, fino alla doratura (usare il grill per qualche minuto)


Consiglio: se volete una maggiore doratura dovete scaldare l'olio nella pirofila prima di mettere le patate, tenerlo in forno 5 minuti, poi estrarla e unire le patate (senza aggiungere altro olio)



Scaloppine di vitello al limone


Una preparazione molto veloce e leggera, un'alternativa alla solita fettina. Dico leggera sia per la presenza del limone sia perchè nonostante io sappia bene che le scaloppine cotte col burro rendano meglio, da tifosa della cucina mediterranea preferisco la "leggerezza" dell'olio, l'importante è stemperarlo con un pò d'acqua, in modo che le fettine non vengano fritte ma appassiscano dolcemente. L'aspetto non sarà di una crosticina uniforme che si otterrebbe usando il burro, con l'olio l'effetto è un pò più raggrinzito (come si vede dalle foto) ma la bontà c'è tutta comunque!!
Oltretutto i limoni provengono direttamente dal mio giardino :) e spremuti con lo Spremilimoni de I Genietti (IPAC) è ancor più facile!



Scaloppine di vitello al limone

Ingredienti:
4 fette di vitello
Il succo di 1 limone
La scorza di 1/2 limone non trattato
q.b. di farina 00
Olio extravergine d'oliva (o il classico burro)
1/3 di bicchiere di vino bianco
Sale
q.b. di acqua calda

Procedimento:
1) Assicurarsi che non ci sia grasso intorno alle fette di carne e che lo spessore sia quello giusto, in caso contrario ricorrere al batticarne per assottigliarlo (mettendo ogni fetta tra due fogli di carta forno)
2) Marinare le fette in un piatto per 15 minuti insieme al succo di limone ottenuto con lo Spremilimoni apposito
3) Scolare le fette dal succo della marinatura, mettendo il succo da parte
4) Passare le fette, ben umide, nella farina, facendo in modo che aderisca bene
5) In padella versare un giro d'olio, facendo in modo che ricopra il fondo. Scaldarlo e unire le scaloppine
6) Unire 1 cucchiaio di acqua calda in modo che si abbassi la temperatura dell'olio
7) Far dorare le fette da entrambe le parti, a fuoco dolce
8) Unire il vino
9) Regolare di sale
10) Pochi minuti prima della cottura unire metà del succo di limone
11) Mettere le scaloppine in un piatto
12) Per ottenere una cremina aggiungere qualche cucchiaio di acqua calda sul fondo di cottura, unire ancora una presa di farina, il succo di limone e la scorza di limone (solo la parte gialla, vi raccomando!!), quando la cremina è ben ristretta versarla sulla superficie delle fettine e servire


Ho usato come contorno delle carotine tagliate a julienne, non mi piaceva l'idea di usare delle patate essendo una cottura a base di limone.