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sabato 24 febbraio 2024

Cioccolatini rosa

 

 
Sul blog, negli anni, ho pubblicato tantissimi cioccolatini dall'elaborazione tecnica più precisa, quindi con stampi in policarbonato e tutti gli accorgimenti che rendono un cioccolatino lucido. Stavolta pubblico invece un cioccolatino diverso, ottenuto con grande semplicità e velocità perchè mi sono avvalsa di uno stampo in silicone. Li ho realizzati per un compleanno di Alice, compiva 3 anni e il tema che aveva scelto era il mondo delle principesse. E' un'idea carina perchè, con questo metodo potete ottenere cioccolato di tutti i colori. La regola è quella di acquistare colore alimentare liposolubile, quindi adatto a trattare la materia grassa, come nel caso del cioccolato. Attenzione a non usare per il cioccolato il normale colore idrosolubile perchè potrebbe "impazzire".
 
Cioccolatini rosa

Ingredienti:
200 gr di cioccolato bianco
q.b. di colore liposolubile rosso

Procedimento:
Temperare (io per inseminazione) procedendo così: tritare finemente al coltello il cioccolato e versarne circa 140 gr in una ciotolina adatta al microonde, fondere per circa 30 secondi o comunque sia fino a quando non sarà ben sciolto e poi aggiungere il resto del cioccolato tritato e mescolare fino a far sciogliere anche questo. Colorare con gocce di colorante rosso liposolubile (quindi adatto a colorare materia prima grassa). In questa fase il cioccolato, che dovrebbe avere una temperatura circa di 28°C sarà perfetto per essere colato sullo stampo, livellato e raffreddato.
Una volta freddo capovolgete i cioccolatini e otterrete una simpatica fantasia.

venerdì 23 febbraio 2024

Dummy cake


A cosa serve fare una torta finta? Ovviamente è un modo scenico per poter allestire e completare un tavolo organizzato per un evento, che sia per un compleanno o un altro festeggiamento.
Ogni anno, per festeggiare la mia bambina, ne realizzo una legata al tema scelto. Ovviamente metto un impegno minimo, non sono brava nè troppo precisa, anche perchè la vedo una cosa divertente e non impegnativa come realizzare una vera torta.

 


 

Dummy cake


Cosa occorre:
- 1 base di polistirolo da 15 cm (altezza 10 cm)
- 1 base di polistirolo da 20 cm (altezza 10 cm)
- 1 base di polistirolo da 25 cm (altezza 15 cm)
- supporti per torta tra uno strato e l'altro

- spatola per lisciare/modellare
- 1 kg di pasta da zucchero bianca (oppure già colorata)

- zucchero a velo
- colori
alimentari, nel mio caso: blu, giallo, rosso
- topper vari
- decori vari
- nastrini
- cialde in ostia


Procedimento:
Ho fatto stampare in una drogheria con stampante alimentare un foglio con tante sagome rotonde con le varie principesse.
Ho rivestito le tre basi di polistirolo con pasta di zucchero stesa in modo abbastanza sottile, ho usato l'apposita smoother o spatola per lisciare, per far aderire bene la pasta di zucchero al polisitorolo, per farla aderire bene l'ho prima spennellata con un velo di acqua (pochissima!). Ho lavorato bene soprattutto i bordi eliminando la pasta in eccesso.

 

Con gli assositi sostegni ho infilzato una base sopra l'altra. Ho leggermente rigato la torta centrale con un apposito strumento. Al centro di ogni singola torta ho inserito le cialde di ostia e decorato con un bordo di pasta di zucchero. Ho rivestito la base di ogni torta con un nastrino di colore corrispondente e nella parte superiore ho inserito dei topper a tema con il festeggiamento.

 

 

Mascherine di Carnevale fritte



 
"E' tardi, è tardi sai"?". Così direbbe il bianconiglio di Alice e così mi sento io, adesso, a postare qualcosa del Carnevale ormai lasciato alle spalle. Meglio tardi che mai, no!? Almeno resta la ricetta da consultare per il prossimo anno.
 
A proposito di Alice, quest'anno mi sono divertita a fare chiacchiere di tutte le forme, avevo voglia di sperimentare, di far giocare lei e i suoi aamichetti, e così ho fritto tanto, tantissimo, mai come prima. 
Il fatto è che quando si ha una super ricetta collaudata, diventa tutto più facile. Sono anni che non cambio la ricetta di Massari con nessuna altra ricetta perchè ottengo il risultato che più mi soddisfa: un impasto saporito, che si lavora facilmente e che consente molteplici utilizzi.
 
Bando alle chiacchiere, ecco la ricetta!


Mascherine di Carnevale fritte

Ingredienti:
500 gr di farina manitoba
60 gr di zucchero semolato
60 gr di burro morbido
175 gr di uova intere
5 gr di sale
50 gr di Marsala
La buccia di 1 limone
1 bacca di vaniglia
 
Altro: 
q.b. di olio di semi di arachide 
q.b. di zucchero a velo o cioccolato o zuccherini colorati



Procedimento:
Lavorare a mano partendo dalla farina disposta a fontana oppure inserire la farina nella bacinella della planetaria con gancio, unire lo zucchero, il sale, le uova poco per volta e il burro morbido a pezzetti, unire la vaniglia, la scorza grattugiata di limone e il Marsala lavorando fino ad ottenere un composto omogeneo e ben lavorato. (Io preferisco la lavorazione a mano). Coprire con pellicola e far riposare un'ora a temperatura ambiente oppure, se si vuole preparare l'impasto con largo anticipo, farlo riposare in frigorifero riprendendolo circa 30 minuti prima dell'utilizzo.
 Tagliare a pezzi, spolverare bene di farina (l'impasto è un po' morbido e grezzo in questa fase) e stendere molto sottilmente arrivando allo spessore desiderato
(io solitamente mi fermavo n.6, stavolta ho usato la tacca n.7. La mia parte macchina parte da 0 e arriva a 9, il n.7 consente una sfoglia sottilissima ma non troppo fragile, ho fatto vari tentativi ed è stato quello più convincente, la mia "nonnapapera" è della Marcato, per avere un metro di confronto con chi ha la stessa macchina). Ogni pezzo va prima ripassato su se stesso più volte e poi si procede per assottigliare. Dare la forma con la mascherina tagliapasta, eliminare gli occhi, rifinire i bordi e immergere in olio caldo, una per volta, facendo dorare bene da entrambe le parti. Procedere con tutte le altre mascherine e decidere come decorarle. 
 
Vi dò un paio di spunti:
- spolverare sopra lo zucchero a velo; oppure
- fondere il cioccolato, temperarlo, versarlo in un conetto di carta da forno e procedere con delle linee decorative, a questo punto cospargere codette e zuccherini colorati oppure smarties o ciò che preferite; oppure
- spennellare del miele fuso 
- glassare con del cioccolato rivestendo completamente la mascherina, procedendo con il cioccolato fondente oppure bianco

 
Consiglio: per un impasto super "bolloso" occorre friggere le mascherine dopo averle appena formate, senza lasciarle stazionare troppo a lungo sul banco di lavoro, così facendo l'impasto resterà morbido senza seccarsi e riuscirà a creare, in frittura, questa bella esplosione di bollicine d'aria
 

lunedì 18 dicembre 2023

Cookies perfetti


 

I biscotti perfetti esistono, sono quelli che ti fanno chiudere gli occhi facendoti esplodere le papille gustative. Sono quelli che dopo averli fatti, li segni subito tra le ricette che entreranno nella memoria di chi li assaggierà. Questi sono tipici biscotti in stile americano e la particolarità è la doratura del burro che apporta colore erofumi alla ricetta. A proposito di questa, ringrazio una pagina che seguo su Instagram (evasfoodaddiction) che mostra anche il procedimento in un video.

 


Cookies perfetti

Ingredienti per circa 20 biscotti:
115 gr di burro
75 gr di zucchero di canna muscovado
75 gr di zucchero semolato
1 uovo (da circa 55-58 gr)
Mezzo cucchiaino di bicarbonato (2 gr)
170 gr di farina 00
Un pizzico di sale
120 gr di cioccolato fondente

Procedimento:
Fondere il burro fino a renderlo "browned" cioè rosolato, dorato. Unire i due tipi di zucchero e far raffreddare per circa 15 minuti in una ciotola. Unire l'uovo e poi farina e bicarbonato setacciati insieme, unire il sale e il cioccolato ridotto in scaglie non troppo sottili. Impastare velocemente formando delle palline da distribuire su teglie rivestite da carta da forno o appositi tappetini. Cuocere in forno a 200 gradi per circa 10 minuti. Le palline in cottura diventeranno dei biscotti abbastanza piatti dal cuore fondente. 

 


 



sabato 11 novembre 2023

Meringhe pops


 

Non immaginate quanto io via sia grata di continuare a seguire il mio blog e accedere alle vecchie ricette, nonostante io negli anni, lo abbia tanto trascurato. Ogni tanto spunto su Instagram e se ci siete, mi troverete lì con il nome di ylenia_vitale.

Queste meringhe le ho fatte un po' di tempo fa, in occasione del compleanno della mia dolce bimba, era nella fase in cui amava tanto le principesse e, organizzando una festa a tema, feci queste meringhe dalla ricetta infallibile firmata Montersino. Spero vi piacciano e siano per voi uno stimolo a provarle. Un abbraccio.

 




 

Meringhe pops

Ingredienti per 3 teglie da forno

Per la meringa svizzera:

140
gr di albumi
140 gr di zucchero semolato
140 gr di zucchero semolato (o a velo per un risultato più compatto e meno friabile)

Altro:
q.b. di colore idrosolubile rosso, giallo e blu
q.b. di bastoncini per lecca lecca


Procedimento

Per la meringa svizzera:
In un tegame mescolare gli albumi con la prima dose di zucchero semolato, scaldare fino a 45°C. Versare il composto nella planetaria con la frusta e montare fino ad ottenere una meringa stabile (deve fare il "becco"). Spegnere la macchina e mescolare a mano il resto dello zucchero, in 2-3 tempi, procedendo con una spatola, dal basso verso l'alto per non smontare il composto (pochi movimenti ma decisi).
Dividere la meringa in 3 ciotoline e colorare ognuna in modo da ottenere il rosa, il giallo e il celeste.
Versare tutto in 3 sac à poche con bocchetta rigata e modellare le meringhe su teglie rivestite da carta da forno. Io ho accostato i 3 colori creando una sorta di serpentino posizionando prima i bastoncini da cake pops o lecca lecca. Ho creato inoltre la forma del numero 3, delle roselline e dei spuntoncini più piccoli.
Infornare tutte le teglie e cuocere a 90°C con modalità ventilata. Io ho impiegato circa 2 ore e 45 minuti (ma tutto dipende dalla dimensione data). A fine cottura, quando le meringhe saranno croccanti fuori e ben asciutte dentro (si può fare una prova spezzandone una) spegnere il forno e lasciare lì dentro le meringhe ancora per qualche ora.

Le meringhe, se cotte bene, si conserveranno a lungo in una scatola di latta. 

 


 
Ecco il tipo di bocchetta che ho usato

sabato 11 febbraio 2023

Trancetto diplomatico




Al contrario della millefoglie, composta da pasta sfoglia e crema, il trancetto diplomatico (che ovviamente è possibile realizzare sotto forma di classica torta rotonda) oltre a pasta sfoglia e crema diplomatica presenta anche uno strato di pan di Spagna. Insomma in un sol boccone tante consistenze diverse per una golosità infinita. La ricetta è di Montersino e mi piace tantissimo, si ottiene un dolce adatto a semplici momenti ma al tempo stesso si presta anche a torte per grandi occasioni.




Trancetto diplomatico


Ingredienti per un quadro da 20 cm (da cui ricavare 2 trancetti 10x20 cm)

Per la sfoglia caramellata:
80 gr di burro di cacao in polvere
150 gr di zucchero a velo
500 gr di pasta sfoglia

Per la finitura:
q.b. di pan di Spagna o pasta biscotto (1 disco)
800 gr di crema chantilly alla vaniglia

Per la chantilly alla vaniglia:
500 gr di panna fresca
250 gr di crema pasticcera
10 gr di gelatina in fogli
75 gr di zucchero semolato
Un pizzico di vaniglia Bourbon

Per la bagna al rum:
50 gr di acqua
50 gr di zucchero liquido al 70%
12,5 gr di rum

Per la decorazione:
400 gr di panna fresca
80 gr di zucchero semolato
(0,5 gr di xantana, mia aggiunta)
q.b. di cacao amaro in polvere


Procedimento

Per la pasta sfoglia:
Assottigliare la pasta sfoglia (parlo ovviamente di quella fatta in casa, se usate il foglio già pronto saltate questo passaggio), prima battendola e poi allargandola con il mattarello, su un piano ben infarinato, dovrà essere ben sottile, circa 2 mm. Usare un bucasfoglie per bucherellarla molto molto bene. (Se il dolce sarà rotondo far riposare in frigo la pasta sfoglia prima di copparla). Cuocere in forno (io modalità statica) a 160° per circa un'ora (ho cotto 2 teglie contemporaneamente, dopo 30 minuti ho invertito la loro posizione). Fuori dal forno spolverizzarla con lo zucchero a velo, rimettere in forno a 200° per farla caramellare. Spolverare il burro di cacao in polvere (io burro cacao normale grattugiato), rimettere in forno per un minuto e farlo sciogliere bene (questo passaggio serve a impermeabilizzare la sfoglia ed evitare che la crema la inumidisca rendendola molliccia).
Far raffreddare a temperatura ambiente, poi ricavare due fogli di sfoglia di misura del quadro da utilizzare. (La sfoglia dovrà essere molto, molto scura, bassa, uniforme e con tutta la parte sfogliata ben cotta e croccante).

Per la chantilly alla vaniglia:
Idratare la gelatina in acqua fredda. Nella bacinella della planetaria con la frusta montare la panna con lo zucchero lasciandola semi montata, morbida, leggermente colante. In una terrina versare circa metà di crema pasticcera (non meno per questa chantilly), scaldarla al microonde e scioglierci dentro la gelatina e la polpa estratta dalla vaniglia. Unire il resto della crema fredda. Incorporare un po' di panna alla crema, dopodichè versare il tutto dentro il resto della panna amalgamando con una spatola dal basso verso l'alto. (In questa fase rassoda molto, molto velocemente, perchè la gelatina della crema è tanta e a contatto con la panna fredda si rassoda all'istante).

Per il montaggio:
Versare la chantilly in un sac à poche senza bocchetta. Coppare un disco di pan di Spagna di misura del quadro.
Sul fondo creare un disco di pasta sfoglia, uno strato di chantilly, un disco di biscotto e pressare bene. Inzuppare con la bagna al rum (che può essere sostituita da una bagna analcolica o alla frutta). Di nuovo uno strato di chantilly. Terminare con l'altro disco di pasta sfoglia poggiando il lato impermeabilizzato sulla crema. Congelare.

Per decorare:
Eliminare il quadro di acciaio (quando non c'è acetato intorno si fa scaldando la parte esterna con un cannello da pasticceria o usando un phon).
Rifinire i bordi. Tagliare a metà ricavando due trancetti. Montare la panna con lo zucchero (e nel mio caso anche un pizzico di xantana per renderla più stabile). Versare tutto in un un sac à poche con bocchetta Saint Honorè e facendo un movimento a zig-zag decorare il dolce creando come due serpentine mantenendo la bocchetta rivolta con la punta verso l'alto. Spolverare leggermente con un velo di cacao amaro setacciato.


Lasciar scongelare in frigorifero per almeno 6-8 ore prima di servire.





Note:
- la vaniglia, come la scorza grattugiata degli agrumi, sprigiona meglio i suoi profumi se inserita in un composto caldo
- al posto della crema chantilly alla vaniglia si possono usare creme alla nocciola, mandorla, pistacchio, cioccolato, frutta, ecc...

venerdì 10 febbraio 2023

Dorayaki 2




Questa è la merenda preferita dal simpaticissimo Doraemon, il gatto blu dei cartoni animati. Sembrerebbe essere una delle merende casalinghe più gettonate in Giappone, una sorta di pancakes americani ma con meno grassi nell'impasto e farciti come panini.
Come spesso accade non c'è una ricetta uguale, gli ingredienti sono tutti uguali ma cambiano le proporzioni delle dosi, questa riportata sotto è di Giallo Zafferano e rispetto a questa qui, già provata in passato, la pastella è più densa e quindi più precisa da modellare in padella, il risultato è meno soffice e più compatto.
 
 

 
Dorayaki 2

Ingredienti per 12 dorayaki, 6 farciti:
180 gr di acqua
120 gr di uova (2 grandi)
240 gr di farina 00
150 gr di zucchero a velo
3 gr di lievito in polvere per dolci
20 gr di miele
 
Per farcire:
q.b. di crema alle nocciole (Nutella o simili)
 
 
Procedimento:
In una ciotola versare farina, zucchero a velo e lievito. Unire le uova, il miele e l'acqua. Sbattere con una frusta manuale fino ad ottenere un composto privo di grumi. Far riposare l'impasto in frigorifero per circa 20 minuti (il passaggio si può anche saltare, se si vuole, non è indispensabile ma aiuta).
Scaldare una padella per crepes, oliare leggermente e versare un mestolino di impasto per volta. Cuocere a fuoco medio. Quando compariranno parecchie bolle in superficie si potranno girare e cuocere dall'altro lato.
Farcire a piacere.
 
 

 
Consigli: si può preparare l'impasto la sera prima e cuocere al mattino. Oppure si possono cuocere e congelare per essere pronti all'occorrenza oppure si possono preparare e consumare nell'arco della stessa giornata. 

mercoledì 8 febbraio 2023

Crostata di grano duro al cocco (o torta cocco e rhum)


 

Tratta da un libro che amo molto, Golosi di Salute di Montersino, questa ricetta è davvero eccezionale, fa scoprire una frolla adatta a chi non può usare zucchero semolato e al tempo stesso sperimentiamo un buonissimo ripieno e una golosa copertura, se poi uniamo anche lo sfizio di imparare a realizzare gli spaghetti di cioccolato capiamo che possiamo sfruttare queste semplici tecniche per spaziare all'infinito.



Crostata di grano duro al cocco (o torta cocco e rhum)

Ingredienti per una tortiera da 20 cm: (ho ridotto le dosi originali del 60% per tutte le basi)

Per la frolla di grano duro e mandorle:
100 gr di farina di mandorle
100 gr di farina di grano duro
80 gr di maltitolo (io zucchero semolato)
80 gr di burro
40 gr di tuorli (io consiglio 30 gr di uova intere e 10 gr di tuorli)
Un pizzico di sale

Per il ripieno finanziere al cocco:
50 gr di maltitolo (io zucchero semolato)
32 gr di cocco rapè
32 gr di farina di mandorle
50 gr di maltitolo (io zucchero semolato)
30 gr di farina di grano duro
90 gr di albumi
90 gr di burro fuso

Per la ganache al rhum:
100 gr di panna fresca
30 gr di burro
120 gr di cioccolato fondente al maltitolo (io normale cioccolato al 60% ma consiglio il 55%)
8 gr di rum 70°
(però ho preferito questa versione che prevede:
96 gr di cioccolato (io fondente al 60%)
50 gr di maltitolo (io zucchero semolato)
60 gr di panna fresca
6 gr di pasta di mandorle liquida da gelato (io 10 gr)
21 gr di rhum 70° (io normale rum 35°)
30 gr di burro

Per la decorazione:
100 gr di cioccolato bianco
q.b. di cereali al cioccolato bianco (mia aggiunta)
q.b. di cocco rapè



Procedimento

Per la frolla:
Sabbiare la farina di grano duro con il burro e un pizzichino di sale, unire la farina di mandorle. Unire lo zucchero e amalgamare, terminare con i tuorli e lavorare velocemente. Schiacciare la frolla chiudendola in un foglio di carta da forno, mettere in frigo a raffreddare per circa 2 ore.

Per il ripieno (composto finanziere):
Fondere il burro. Frullare la farina di mandorle con il cocco rapè e la prima dose di maltitolo (io zucchero). Versare le polveri in una ciotola e unire anche la farina di grano duro e la seconda dose di maltitolo (io zucchero). Fare una conca al centro, versare al centro gli albumi liquidi e mescolare con una frusta incorporando verso il centro poche polveri per volta. Unire anche il burro fuso e mescolare, si otterrà così una sorta di pastella. (Se si volesse preparare in anticipo si può conservare in frigo ma all'occorrenza si dovrà passare qualche secondo al microonde perchè la consistenza sarà un po' troppo densa dato il raffreddamento del burro).
   
Per la crostata:
Spezzettare la frolla e plastificarla con le mani in modo da dare elasticità (a me stavolta è venuto difficilissimo lavorarla, forse per il caldo della cucina, forse perchè solitamente uso uova intere e non tuorli, boh, l'ho dovuta lavorare direttamente dentro la tortiera ecco perchè consiglio parte di albume al posto di soli tuorli). Stenderla con un mattarello, su un piano infarinato, e posizionarla su uno stampo unto di burro. Schiacciare bene la pasta lungo i bordi, con una rotella eliminare l'eccesso di pasta dando così una forma regolare (su un'altezza di 5 cm di tortiera io sono arrivata a circa 4 cm). Bucherellare bene il fondo. Versare il composto finanziere arrivando a metà o poco più. Cuocere nella parte bassa del forno a 170°C per circa 30 minuti (i bordi scuriranno più del solito per via del tipo di farina. Se si fanno crostatine da 10 cm basteranno 15 minuti di cottura). Far raffreddare molto bene, poi estrarre la crostata dallo stampo (se non dovesse venir via battendo semplicemente scaldare il fondo con un cannello o posizionandolo sopra un fornello). (Io per rifinire meglio i bordi uso una grattugia a "violino", in modo da livellarli, pareggiarli e abbassarli se noto un eccesso di pasta in altezza).

Per la ganache:
In un pentolino far bollire la panna. Fuori dal fuoco unire il cioccolato fondente a scaglie e amalgamare bene. Quando la temperatura raggiunge i 50°C unire il burro morbido a pezzi e mescolare anche questo. Unire il rhum (o Cointreau o Cognac) e miscelare col mixer ad immersione. Colare velocemente la ganache sopra la torta ormai cotta e fredda. Mettere in frigorifero a solidificare (poi, a piacere, congelare per un successivo utilizzo). (La ganache si può anche preparare in anticipo ma dato che tenderà a rassodare per livellarla meglio sulla torta dovrà essere scaldata un attimo al microonde).

Per la decorazione:
Fare degli spaghetti di cioccolato facendo delle righine di cioccolato bianco, versato su un conetto di carta da forno, su una lastra di marmo congelata. Tagliare le estremità, con un tarocco avvicinare le righine e modellarle con le mani intrecciandole e posizionandole lungo i bordi della torta. Terminare con una spolveratina di cocco rapè e, a piacere, cereali al cioccolato bianco.





Note:
dopo un giorno di riposo a temperatura ambiente il dolce esprime il massimo gusto, si distinguono bene la frolla particolare con parte di mandorle, il ripieno delicato al cocco e la ganache che risulta perfetta al taglio, nè troppo cremosa o colante, nè troppo soda, anche se ho preferito l'altra versione di ganache perchè era più dolce e si sentiva meglio una leggera nota di rhum che invece qui non si avverte.

martedì 7 febbraio 2023

Crema catalana di Montersino


 

Ciao a tutti! E' da un po' che questo post aspettava di essere scritto e lanciato perchè questo è un dolce che amo tanto per la sua semplicità e riuscita bontà.

La crema catalana è un dolce al cucchiaio tipico della Spagna, appunto della Catalogna. Se in origine per caramellare la superficie veniva usato il "ferro per cremar", ossia un disco di ghisa reso rovente dal fuoco, oggi la caramellatura viene fatta con un cannello a gas che ormai si reperisce facilmente (utile a fiammeggiare la meringa e a smodellare più velocemente le torte moderne dal loro anello di acciaio), in assenza del cannello si passa il dolce qualche minuto sotto il grill, in modo che venga fuori la crosticina di zucchero che rende questo dolce così speciale.

Che differenza c'è tra crème caramel, crema catalana e crème brûlée?
Spesso si fa un po' di confusione a causa delle continue rivisitazioni che rendono ogni cosa un po' ibrida e lontana un dolce dalle sue origini.
Tutte e tre le preparazioni appartengono alla famiglia delle creme cotte. 


Il crème caramel è un budino cotto in forno, a bagnomaria, che una volta freddo sta in piedi da solo, senza bisogno di sostegno.
La crème brûlée (crema bruciata) è la versione francese della crema catalana, cioè servita su ciotolina e caramellizzata in superficie, è però composta soltanto da solo panna anzichè da latte e partendo da una crema inglese non contiene amido, quindi la cremosità è data solo dai tuorli. Viene cotta in forno come il crème caramel, a bagnomaria.
La crema catalana invece è composta da latte (in qualche rivisitazione si mette metà panna, metà latte) e viene cotta sul fuoco, come una normale crema pasticcera.

 
Fatte le dovute spiegazioni, è tempo di eseguire la ricetta e divorare il dolce...

Questa crema ha la stessa proporzione di latte/tuorli/zucchero di una normale crema pasticcera, differisce nella minor quantità di amidi come addensanti, risulta poco più fluida, meno stabile, meno budinosa.  

La ricetta è tratta da "Il Montersino", scusate per le grammature un po' strane ma per essere precisi riporto esattamente le proporzioni ricavate, voi, ovviamente, arrotondate pure.




Crema catalana di Montersino

Ingredienti per 6 ciotoline:
139 gr di tuorli
139 gr di zucchero semolato
5,2 gr di amido di mais
5,2 gr di amido di riso
464 gr di latte intero
q.b. di scorza di limone
q.b. di cannella in stecca

Ingredienti per 4 ciotoline:
92 gr di tuorli
92 gr di zucchero semolato
3,4 gr di amido di mais
3,4 gr di amido di riso
309 gr di latte intero
q.b. di scorza di limone
q.b. di cannella in stecca

Per caramellare:
q.b. di zucchero di canna


Procedimento
In un tegame scaldare il latte con la scorza di limone e la cannella. (Per una crema più aromatizzata si può tenere in infusione tutta la notte in frigorifero). In una ciotola mescolare, con una frusta manuale, tuorli e zucchero. Una volta amalgamati unire gli amidi setacciati e lavorare ancora un attimo. Versare sopra il latte bollente filtrato degli aromi e rimettere tutto sul fuoco cuocendo fino ad addensamento della crema. Si otterrà una crema più spumosa di una classica crema pasticcera, meno gelatinosa. Colare il composto nelle ciotoline in ceramica o terracotta e far raffreddare in frigorifero per qualche ora (circa 4 sarebbe meglio).
Servire la crema catalana fredda, prima di servire cospargere la superficie di zucchero di canna e caramellare con un cannello a gas oppure passare qualche minuto le ciotoline sotto il grill.  

Note: rispetto la crème brulèe è dolce il doppio

 


 


sabato 10 dicembre 2022

Tartufo nero semifreddo



Ho sempre amato questi dessert, sono buoni praticamente tutto l'anno, si possono conservare in freezer a lungo e rendono il dopo cena decisamente più interessante. Sono come un jolly da tirar fuori se si mangia la pizza insieme a qualcuno o se abbiamo deciso di improvvisare una cena. Non è la prima volta che li pubblico, infatti trovate altre versioni qui e qui.




Tartufo nero semifreddo

Ingredienti per 10 semisfere (stampo da 5 o 13-14 semisfere stampo da 6)

Per il semifreddo al cioccolato:
117 gr di crema base al cioccolato
219 gr di meringa italiana
98 gr di crema pasticcera
512 gr di panna montata

Per la crema pasticcera: (se ne ottiene 155 gr)
80 gr di latte intero 
20 gr di panna fresca (oppure latte)
30 gr di tuorli
30 gr di zucchero
3,5 gr di amido di riso
3,5 gr di amido di mais
Un pizzico di vaniglia

Per la crema base al cacao:


Per la crema base al cacao:

30 gr di zucchero semolato 
30 gr di destrosio 
48 gr di acqua
60 gr di cacao amaro in polvere

Per la meringa italiana: (se ne ottiene circa 278 gr)
100 gr di albumi
33 gr di destrosio
170 gr di zucchero semolato
45 gr di acqua
Per tartufare:
150 gr di cacao amaro in polvere
100 gr di zucchero semolato


Procedimento


Per la crema pasticcera: (metodo veloce al microonde data la quantità minima)
In una ciotola da microonde mescolare tuorli e zucchero. Unire gli amidi, la vaniglia e una grattata di buccia di limone (a piacere). Aggiungere a freddo il latte e la panna. Portare a microonde per 2 minuti al massimo della potenza. Mescolare di tanto in tanto e rimettere al microonde. Proseguire così fino ad ottenere la densità desiderata. Coprire con pellicola a contatto. Abbattere velocemente di temperatura. Passare in frigorifero.


Per la crema base al cacao:
In un pentolino versare l'acqua, lo zucchero e il destrosio. Mescolare con una frusta creando una sorta di sciroppo. Quando arriva a bollore togliere dal fuoco, unire il cacao e mescolare bene con una frusta formando così una pasta omogenea. Far raffreddare molto bene in frigorifero prima di utilizzarla.

Per la meringa italiana:
In un pentolino portare acqua e zucchero a 121°C. Nel frattempo nella bacinella della planetaria con frusta schiumare gli albumi con il destrosio (che potrebbe essere sostituito con zucchero semolato). Aumentare la velocità quando lo sciroppo ha raggiunto i 118°C. Versare lo sciroppo sugli albumi metà tutto in un colpo e metà a filo. Montare fino a quasi raffreddamento della ciotola. 

Per il semifreddo al cioccolato:
In una ciotola amalgamare la crema base al cioccolato con la crema pasticcera. Unire la meringa amalgamando molto bene. Versare questo composto ottenuto dentro la panna semi montata.

Per il montaggio:
Versare il semifreddo al cioccolato in un sac à poche senza bocchetta. Tagliare bene la punta. Riempire gli stampi a semisfera fino al bordo e congelare.

Per tartufare:
In una ciotola (io preferisco un sacchettino da alimenti) mescolare lo zucchero con il cacao setacciato. 
Preparare su un piatto da portata dei dischi dorati di cartone. Sopra ognuno fare uno spuntoncino di crema. 
Immergere i tartufi congelati nella miscela di cacao. Adagiarli su un piano. Con le mani ben pulite posizionarli sopra i dischetti. 
A piacere posizionare sopra un ciuffo di panna montata distribuita con un sac à poche con bocchetta a stella. 




giovedì 17 novembre 2022

Torta al miglio con glassa al caramello



Oggi avevo proprio voglia di dedicare un po' del mio tempo al blog, negli ultimi tempi l'ho tanto trascurato ma in fondo, penso che sia tutto partito da qui, ed è qui che ogni tanto devo tornare. Internet era un mondo diverso, mi è venuta un po' di nostalgia dei vecchi tempi, delle prime sperimentazioni, dei primi post. Ultimamente mi sono un po' spostata su Instagram, un social veloce, immediato, e con i reel mi diverto un po' a caricare ricette flash con procedimenti molto semplici adatti a tutti. A proposito, mi trovate lì con l'account ylenia_vitale. 

Torno qui con un dolce che ho preparato un po' di tempo fa, è golosissimo perchè se si uniscono le basi dei grandi pasticceri possono nascere accostamenti strepitosi. In questa torta c'è tutto il buono di un dolce che Montersino ha pensato tanti anni fa, in uno dei suoi libri, uniti ad una glassa di Santin che è spettacolare nella sua golosità. 

Se lo provate fatemi sapere.
Un abbraccio a tutti.




Torta al miglio con glassa al caramello 

Ingredienti per una torta da 22 cm (h 5 cm) 


Per la frolla baci di riso: (con cui si ottengono 2 dischi da 20 cm)
50 gr di zucchero di canna
80 gr di zucchero semolato (ne consiglio 60 gr per riequilibrare la dolcezza del dolce data la mia variante di glassaggio non previsto nell'originale, la consistenza no ne risentirà)
50 gr di nocciole tostate
80 gr di mandorle non pelate
133 gr di farina di riso (io normale farina di frumento 00)
126 gr di burro
10 gr di tuorli


Per il croccantino: (ne avanza una piccolissima dose)
200 gr di zucchero semolato
140 gr di panna fresca
30 gr di miele di castagno (io millefiori)
170 gr di granella di nocciole
50 gr di granellona di nocciole (io non l'ho usata)

Per la chantilly al Maraschino: (ne avanzano 3 cucchiai)
450 gr di panna montata
50 gr di Maraschino
300 gr di crema pasticcera
6 gr di colla di pesce (io ne consiglio 8/8,5 gr perchè con la dose originale è venuta fuori una chantilly troppo morbida, non precisa al taglio)


Per la crema pasticcera: 
160 gr di latte intero 
40 gr di panna fresca
60 gr di tuorli
60 gr di zucchero
7 gr di amido di riso
7 gr di amido di mais
Un pizzico di vaniglia


Per il miglio caramellato: (la ricetta originale ne prevede il doppio, dato che viene decorata interamente da miglio caramellato)
30 gr di zucchero semolato
10 gr di acqua
16 gr di miglio soffiato
Per la glassa morbida al caramello e cioccolato al latte:
120 gr di acqua
240 gr di zucchero semolato
240 gr di sciroppo di glucosio
160 gr di latte condensato zuccherato
19,2 gr di gelatina in fogli
240 gr di cioccolato al latte al 40% (io ho usato il Novi che ha il 30% di cacao)


Per la finitura:
100 gr di amarene
q.b. di decorazioni in pasta di zucchero


Procedimento


Per la frolla baci di riso:
In un cutter frullare fino a rendere in farina le mandorle, le nocciole e la stessa farina bianca. Nella ciotola della planetaria con foglia unire il burro morbido con i due tipi di zucchero. Aggiungere i tuorli e incorporare le polveri, lasciar girare la foglia fino a quando non si otterrà un composto compatto (basta un attimo). Raffreddare molto bene. Plastificare la frolla e stenderla con un mattarello infarinando sia sopra che sotto, arrivare a 4-5 mm di spessore. Coppare 2 dischi della misura del dolce che si vuole comporre (o lasciare dentro l'anello) (io ho coppato 2 cm inferiori). Cuocere in forno (io ventilato) a 160°C fino a cottura (io per circa 12-15 minuti). Far raffreddare bene. (Io ho congelato preparando questi dischi qualche giorno prima).

Per il croccante morbido:
In un pentolino preparare il caramello a secco, cioè un cucchiaio per volta, unendo il successivo solo quando il precedente si è già sciolto. Aggiungere il miele caldo e lasciarlo caramellare. Scaldare la panna e unirla al composto con molta attenzione al vapore che sprigionerà. Tirar subito fuori dal fuoco e unire la granella di nocciola, sia quella più sottile che quella più grande. Mettere a raffreddare (può andare anche in frigo, è un mou quindi resterà morbido). Distribuire il croccante su un foglio di carta da forno e coppare un disco di 2 cm inferiori rispetto al dolce da montare (nel mio caso ho coppato 20 cm). Congelare. (Questo inserto non congelerà mai del tutto, resterà sempre malleabile).

Per la crema pasticcera:
In un pentolino scaldare latte e panna. In una ciotola mescolare tuorli e zucchero. Unire gli amidi e la vaniglia (a piacere). Versare i liquidi caldi. Buttare tutto nuovamente in pentola e mescolare continuamente fino a quando la crema non si sarà addensata. Coprire con pellicola a contatto. Abbattere velocemente di temperatura. Passare in frigorifero. 

Per la chantilly:
Idratare la gelatina in acqua fredda. Con una frusta manuale sbattere la crema pasticcera fino a rompere il gel. Scaldarne una piccola parte, sciogliere dentro la gelatina e mescolare bene. Unire un po' di crema per volta fino ad incorporarla tutta, poi aggiungere il Maraschino. Nel frattempo semi montare la panna, incorporarne poco per volta alla crema fino a rendere simili le due consistenze, dopo versare la crema nella ciotola della panna e mescolare delicatamente dal basso verso l'alto con una spatola. Versare in un sac à poche (io con bocchetta rotonda liscia).

Per la composizione del dolce:
Rivestire un anello di acciaio di acetato e adagiare sotto un foglio di carta da forno. Inserire all'interno il primo disco di biscotto. Stendere sopra uno strato di chantilly al Maraschino con l'aiuto di un sac à poche. Mettere dentro qualche amarena. Sopra poggiare il secondo disco di biscotto. Adagiare lo strato di croccante morbido e fare un altro strato di crema chantilly arrivando fino al bordo. Spatolare lisciando bene la superficie. Congelare. 

Per il miglio caramellato:
In un pentolino portare acqua e zucchero a 119°C. Scaldare il miglio soffiato al microonde (30 secondi, altrimenti brucia). Unirlo allo sciroppo e mescolare subito bene fino a farlo caramellare leggermente (io ho aggiunto poco burro di cacao per mantenere i chicchi separati), togliere dal fuoco. Stenderlo su un piano e lasciarlo raffreddare sgranando bene per separare i chicchi.
Per la glassa morbida al caramello e cioccolato al latte:
Idratare la gelatina in acqua fredda. In un tegame scaldare acqua e sciroppo di glucosio, dovranno essere bollenti. Nel frattempo, su un pentolino con doppio fondo caldo, realizzare un caramello a secco con lo zucchero semolato. Aggiungere lo sciroppo caldo e mescolare per circa un minuto sul fuoco per amalgamare e rendere così il caramello morbido. Pesare il caramello ottenuto e verificare che il peso sia la somma dei tre ingredienti, quindi di 600 gr.
Versare il caramello morbido sul latte condensato e se la temperatura del composto è intorno i 65°C unire la gelatina ben strizzata e mescolare per farla sciogliere. Fondere il cioccolato e aggiungere sopra la glassa, poi passare al minipimer in modo da emulsionare. Setacciare 2 volte (io 4) e una volta fredda passare in frigorifero, coprendo con pellicola e conservando per almeno 12 ore. (In questa fase la glassa può anche essere congelata). 

Per la finitura:
Scaldare la glassa al microonde (o a bagnomaria) portandola intorno i 29-31°C. Estrarre la torta dall'anello eliminando l'acetato e adagiarla su una griglia, posizionata sopra una ciotola, colare sopra la glassa, spatolare velocemente e sollevarla in modo da eliminare le "codine" con un tarocco. Cospargere un po' di miglio caramellato alla base del bordo e adagiarla su un piatto e decorare a piacere (io ho usato dei fiorellini ricavati dalla pasta di zucchero coppata). 
Note: la ricetta originale prevedeva che tutti gli strati fossero a vista dall'esterno, io ho preferito stratificare "a scomparsa" in modo che gli strati si vedessero soltanto al taglio. Prevedeva una decorazione in superficie di miglio caramellato e una vela di crema pasticcera al posto della glassa.