antipasti
fingerfood
primi secondi insalate
contorni
lievitati dolci

venerdì 2 dicembre 2011

Brioches con crema al limone

  

Queste brioches hanno sia il profumo che la consistenza di fresco, di limone.
L'impasto è uno dei miei preferiti perchè si ottiene una pasta molto morbida che più volte ho definito soffice "come nuvole". 



L'ingrediente protagonista stavolta è stato una crema al limone speciale, si perchè ha una consistenza soda e trova svariati impieghi, è perfetta da usare al posto di una crema al burro per muffins e cupcakes ed è adatta anche da spalmare. Io l'ho usata per farcire le mie brioches. Davvero ottima!

Stamattina ho scoperto con grande sorpresa di essere tra le vincitrici del contest "La bruschetta" organizzato da Tiziana del blog "Cucinando e Assaggiando". Che splendido risveglio!! Oltretutto ho vinto per la categoria della ricetta più originale e creativa e questo mi fa ancora più piacere perchè l'abbinamento zucca-gamberoni è uno dei miei preferiti. (Ah proposito, si trattava dei Crostini di zucca con purea di zucca e gamberoni al pepe verde)

Un saluto e un buon fine settimana a tutti. :)


Brioches con crema al limone

Ingredienti

Per l'impasto:
250 gr di farina 00 
250 gr di farina manitoba 
70 gr di burro
120 gr di zucchero
1-2 gocce di aroma croissant Flavour Art
6 gr di lievito in polvere (che corrispondono a 18 gr di lievito fresco)
2 cucchiai di limoncello
100 gr di latte
150 gr di acqua
Una presa di sale
Il Doratore Codap (o un tuorlo e un filo di latte)

Per farcire:
Le Cremose di Bacco al Limone

Procedimento:

1) Tirare fuori il burro dal frigo con largo anticipo o ammorbidirlo 5-6 secondi al microonde in modo che abbia la consistenza morbida. Tagliarlo a dadini
2) Unire acqua e latte e scaldarli in un pentolino facendoli appena intiepidire. Versarne metà su una ciotolina e unire un cucchiaino di zucchero e il lievito, lasciando che si attivi per 2-3 minuti
3) In una ciotola unire le due farine. Disporre al centro il composto di lievito, l'acqua, il limoncello, lo zucchero e l'aroma. Cominciare ad impastare unendo poi il burro. Unire infine il sale e trasferire l'impasto su una spianatoia lavorando per almeno 10 minuti. La consistenza sarà molto morbida ma per niente appiccicosa (simile al lobo di un orecchio). Considerare che più si lavora e meglio sarà.
4) Formare un panetto e lasciarlo lievitare in una ciotola per un'ora e mezza/due ore, coperto da un canovaccio. Io lo metto dentro il forno chiuso e spento. Se impastate nei mesi freddi accendete il forno 2 minuti, poi spegnetelo e lasciate lievitare il composto
5) Senza lavorarlo schiacciarlo leggermente e ricavare la forma che si desidera: trecce, croissant, panini, chiocciole ecc... e riempire l'interno con un pochino di crema
6) Adagiare i pezzi formati in una teglia rivestita da carta forno e lasciar lievitare un'altra ora spennellando la superficie con un pochino di latte
7) Terminata la seconda lievitazione spruzzare nella superficie delle brioches Il Doratore o una miscela di tuorlo e latte
8) Far cuocere al centro del forno, già caldo, a 190° per 20 minuti, lasciando dorare appena la superficie

Io ho riempito le brioches a forma di croissant con la crema prima della cottura. I panini invece li ho lasciati senza nulla e solo dopo la cottura ho spalmato la crema.



Consiglio: l'impasto è sofficissimo appena sfornato, poi tende a indurire rapidamente, è consigliato mangiarlo nel giro di poche ore oppure conservarlo ermenticamente. Tornerà perfetto con pochi secondi di microonde. 

Note: Vi consiglio vivamente di usare la farina manitoba d'America di Spadoni, non è assolutamente una forma di pubblicità (non collaboro con Spadoni), ma penso che sia una manitoba diversa dalle altre che si presta meglio a questo genere di preparazioni di pan brioche morbidi, ho provato con altre farine manitoba e l'effetto di tale sofficità non l'ho mai raggiunto.

Baci di dama salati con crema di formaggio e nocciole

Pirottini Tescoma

Questi baci di dama sono buonissimi, innanzitutto perchè sono un'imitazione salata dei classici pasticcini e poi perchè gli ingredienti utilizzati hanno dato un sapore speciale. Era da tempo che volevo provarli e finalmente mi son decisa, ringrazio Giallo Zafferano per la ricetta dell'impasto.
Ho utilizzato del sale grosso dell'Himalaya che ha conferito una croccantezza e un sapore speciale all'impasto.


Sono perfetti per un antipasto o per un buffet in cui sono presenti diversi stuzzichini. Ve li consiglio adesso che arrivano le feste di Natale. Si possono preparare con un anticipo di 2 giorni.

Sono piccoli ma non così tanto da non lasciare il segno a chi li assaggia. Chiaramente la farcia può essere fatta con ogni tipo di crema ed ingredienti. Io ho utilizzato una crema di formaggio spalmabile e pesto alle nocciole (che richiama anche la farina di nocciole utilizzata). In questo buonissimo pesto (neanche comune a dire il vero, non lo avevo mai visto nè assaggiato) si sentono proprio i granellini di nocciole.

Pirottini Tescoma

Baci di dama con crema di formaggio e nocciole

Ingredienti per circa 24 baci di dama:
100 gr di farina 00 Rosignoli Molini
100 gr di farina di nocciole (o di mandorle) Life
80 gr di burro
80 gr di parmigiano o grana grattugiato
Un pizzico di sale grosso dell'Himalaya Store Valtellina
30 ml di vino bianco

Altro:
40 gr di formaggio fresco spalmabile
2 cucchiaini colmi di pesto di nocciole Bacco 

Procedimento:
1) In un robot da cucina inserire i due tipi di farina, il formaggio grattugiato, il sale rosa, il burro freddo tagliato a dadini e il vino. Amalgamare fino ad ottenere un impasto liscio e compatto
2) Trasferirlo su una spianatoia leggermente infarinata modellandolo ancora un attimo con le mani
3) Con una spatolina ricavare dei pezzettini, pesarli perchè è bene che siano tutti 8 gr di peso
4) Lavorare ogni pezzetto con il palmo della mano per conferire una forma rotonda
5) Adagiare le palline ottenute su una teglia rivestita da carta forno
6) Cuocere nel forno già caldo a 180° per 20 minuti, posizionandoli al centro del forno
7) Estrarli dal forno considerando che sembreranno ancora crudi. Adagiarli con molta delicatezza in una griglia e farli raffreddare
8) Nel frattempo preparare la crema unendo in una ciotola il formaggio spalmabile e il buonissimo pesto di nocciole, mescolare per amalgamare
9) Versare il composto in una sac à poche senza bocchetta o con bocchetta liscia
10) Versare un ciuffetto sulla parte piatta di ogni biscottino e chiudere con un altro biscottino procedendo così per tutti

Pirottini Tescoma

Per i cucchiai:
Con una bocchetta a stella creare dei bocconcini con l'impasto di formaggio spalmabile e pesto di nocciole. Terminare con mezza nocciola e un pizzico di paprika dolce (o, se vi piace, anche piccante) 



Ed ecco tutti i passaggi: 

Spatola Tescoma


Sac à poche monouso Tescoma


Consigli: se volete un sapore più delicato e meno saporito diminuite di 20 gr il formaggio grattugiato nell'impasto, ma così se amate il formaggio sono perfetti! I baci di dama si possono conservare in frigo per 2-3 giorni, magari chiusi dentro un contenitore ermetico. Resteranno buonissimi!




E con questi finger food partecipo al bellissimo contest "Dall'antipasto al dolce" organizzato dal blog "Batuffolando"





e anche al contest "Una ricetta sotto l'albero" organizzato da Store Valtellina 


e al contest "Biscotto per la mia colazione" organizzato dal blog "La cucina di Irina" 

giovedì 1 dicembre 2011

Quaranta



Ci avviciniamo alle feste natalizie, feste in cui c'è un tripudio di dolci, e a proposito di dolci vi parlo, con grande piacere, di Quaranta, un'industria dolciaria che trova le sue origini negli anni Venti a Caravaggio, in provincia di Bergamo. Ben 3 le generazioni, prima Antonio Quaranta e la moglie Alzira, poi il figlio Enrico e oggi dai suoi figli, Massimo e Fabio. Negli anni sono cambiate sicuramente tante cose, a partire dallo stabilimento e dai macchinari, sempre più moderni, ma una cosa è rimasta la stessa: la voglia di seguire una tradizione iniziata dai nonni.

L'azienda oggi si è ritagliata una sua fetta in campo internazionale, i suoi prodotti giungono in diversi mercati d'Europa e del mondo. Insomma un vanto tutto made in Italy!

I prodotti? Beh c'è davvero l'imbarazzo della scelta talmente vasta è la gamma prodotta. Confetti, caramelle, panettoni e cesti natalizi, dolci pasquali, cioccolatini e tantissime idee regalo.




Torroncini Nougat Passion



Torroncini classici



Nocciole pralinate



Croccante al sesamo



Torrone al cioccolato



Torrone alle fragole




Per informazioni e dettagli:

Risotto alle castagne con speck e crema di mirtilli


E arriva così il mio mese preferito in assoluto. Io amo tutto di dicembre, sarà che sono nata la Vigilia di Natale, ma vengo letteralmente travolta dall'atmosfera di pace e di festa che si respira. Luci, colori, profumi. Si, sono proprio una dicembrina! Ieri pomeriggio ho preparato l'albero e adornato un pò la casa mentre in sottofondo risuonava "All I want for Christmas is you" di Mariah Carey. (Suppongo che chi odia dicembre avrà la pelle d'oca leggendomi :D) E ad un certo punto aprendo le email ho trovato Daniela che mi comunicava che ho vinto il primo posto al contest organizzato da lei e Liana "Torte Dolci e Salate". Non posso crederci! Non posso proprio crederci dato che la dea della fortuna non sa nemmeno dove vivo... insomma sono felicissima!!! Vi terrò aggiornate :)

Ma andiamo al piatto... un risotto da mangiare caldo, si perchè è uno di quei piatti avvolgenti che rappresentano un pò l'autunno, colori sobri ma profumi e sapori fantastici.
La castagna nel risotto resta molto delicata, lo speck naturalmente dà la sapidita che equilibra il tutto e la crema di mirtilli è uno sfizio che colora e decora il piatto ma che gli dà una nota particolarissima un pò agrodolce, così il piatto stimola davvero ogni papilla gustativa.
L'ideale sarebbe aprire il pranzo o la cena con delle belle caldarroste fumanti magari accompagnate dal vostro vino preferito.



Risotto alle castagne con speck e crema di mirtilli

Ingredienti:
350 gr di riso vialone nano La Pila
150 gr di castagne sgusciate (io ho usato quelle cotte e sgusciate di Life)
1 fetta di speck tagliata spessa
1 litro di brodo vegetale o di carne
1/2 bicchiere di vino rosso
1/2 cipolla bianca
4 cucchiai di parmigiano o grana grattugiato
30 gr di burro
Olio extravergine d'oliva Dante
Un pizzico di sale
Crema di mirtilli al balsamico di Acetaia Leonardi

Procedimento:
1) Le castagne andrebbero sgusciate, tenute in ammollo diverse ore (anche 12) e poi cotte per un'oretta. Io ho saltato il passaggio usando castagne cotte e pelate (ho forato il sacchettino in cui erano chiuse e le ho scaldate 2 minuti al microonde). Tagliarle a pezzettini lasciandone qualcuna intera per la decorazione finale
2) Preparare il brodo e tenerlo ben caldo
3) Tritare la cipolla al coltello
4) Tagliare a dadini o rettangolini lo speck
5) In una padella versare un filo d'olio e far rosolare il trito di cipolla e lo speck
6) Unire il riso facendolo brillare e tostare
7) Sfumare con il vino
8) Unire le castagne e accompagnare il resto della cottura con il brodo caldo, aggiungendone solo quando il precedente è ormai quasi del tutto evaporato
9) Una volta cotto togliere dal fuoco e mantecare con un cucchiaio di crema di balsamico, burro e parmigiano, poi lasciar riposare il risotto per almeno 2 minuti
10) Servire con qualche castagna intera e gocce o strisce di crema di mirtilli (che accompagnerà ed esalterà ogni boccone). Io ho usato un coppapasta a forma di foglia 


Consiglio sul vino: a questo risotto ho abbinato un Merlot del friuli prodotta dall'azienda Arzenton, potete trovarlo sull'enoteca on line Le Cantine dei Dogi (disponibile 24h/24)


E' un vino dal colore rosso intenso, rubino. L'ho scelto perchè ricorda le confetture dolci di ciliegie e lamponi e un pò di liquirizia, e ben lega con la crema di balsamico ai mirtilli e con la corposità dello speck. Va servito ad una temperatura di 16-18 C°.

mercoledì 30 novembre 2011

Plum cakes alla banana

Piatto monouso Ecobio Shopping


Decisamente meglio delle merendine pre confezionate. Non avevo mai usato le banane nei dolci, eccetto nelle decorazioni di crostate, e conferiscono una morbidezza e una dolcezza eccezionale. Con una sola banana erano 12 i piccoli plum cakes (a proposito, splendido lo stempo Pavoni) che profumavano di questo buonissimo frutto, il frutto esotico più consumato in Occidente. La merenda è stata arricchita e completata da una bella tazza fumante di tè Twinings Voyage - Africa Tunda , che riscalda cuore e stomaco.

Piatto monouso Ecobio Shopping


Plum cakes alla banana

Ingredienti per 12 cakes:
100 gr di farina per dolci Rosignoli Molini
30 gr di zucchero semolato
30 gr di zucchero di canna
70 gr di burro fuso
1 uovo XL
1 banana frullata
1 cucchiaino di cacao amaro in polvere Venchi
Un cucchiaino (da thè) di lievito per dolci San Martino
Un pizzico di sale
Zucchero a velo San Martino (da spolverare alla fine)

Procedimento:
1) Fondere il burro in un pentolino
2) Frullare la banana
3) In una ciotola unire il burro, la banana e l'uovo, mescolando con una frusta
4) In un'altra ciotola unire la farina, lo zucchero, il sale, il cacao amaro in polvere e il lievito
5) Unire gli ingredienti in polvere in quelli liquidi (come si fa con i muffins), mescolando molto rapidamente (altrimenti in cottura diventeranno gommosi)
6) Anche se non sarebbe necessario, imburrare e infarinare lo stampo in silicone (come dice Montersino questo favorisce la cottura sul fondo)
7) Riempire il composto ottenuto dentro una sac à poche usa e getta (io uso la Tescoma), senza bocchetta, in modo da riempire le cavità dello stampo
8) Cuocere in forno, già caldo, a 170° per 25-30 minuti (nel mio forno sono serviti 30 minuti)
9) Lasciar intiepidire e poi estrarre i plum cakes dallo stampo
10) Spolverare di zucchero a velo e mangiare ancora tiepidi

Piatto monouso Ecobio Shopping


Stampo in silicone Pavoni


Consigli:
- con la stessa quantità si ottengono 7-8 muffins
- al posto del cacao amaro si può usare un cucchiaino di crema di nocciole o delle gocce di cioccolato

lunedì 28 novembre 2011

Gnocchi di zucca e patate su fonduta di formaggio


Riuscirei a descrivere l'eccezionale sapore del piatto? No, assolutamente. Dico solo che se amate la zucca e amate l'equilibrio che trova con la sapidità dei formaggi il piatto fa per voi! Io sono un'amante degli gnocchi di patate fatti in casa, ma non avevo mai provato nessuna variante, finalmente mi son decisa e li ho fatti aggiungendo la zucca. Prossimamente proverò con gli spinaci, con le rape, magari anche al nero di seppia :D . Si, perchè l'arancio mi ha messo di buonumore e suppongo che l'effetto sarebbe gradevole anche con altri colori.
In casa questo piatto ha avuto un successo inaspettato.

Gnocchi di zucca e patate con fonduta di formaggio

Ingredienti per 4 persone

Per gli gnocchi:
500 gr di zucca (cruda)
500 gr di patate (crude)
350 gr di farina per gnocchi Rosignoli Molini (oppure 200 gr di farina di semola e 150 gr farina 00) + la farina/semola per il piano di lavoro
Una presa di sale
Una macinatina di noce moscata

Per condire:
20 gr di burro
1 rametto di rosmarino
1 spicchio di aglio

Per la fonduta:
1/2 bicchiere di latte
4 cucchiai di panna
2 cucchiai di grana o parmigiano grattugiato
60 gr di caciotta Inalpi

Procedimento

Per gli gnocchi:

1) Cuocere le patate partendo da acqua fredda e aspettare 20-25 minuti dall'ebollizione, controllando con una forchetta se sono sufficientemente morbide
2) Sbucciare la zucca, togliere semi e filamenti, tagliarla a pezzi e adagiarla su una teglia, rivestita di carta forno, facendola cuocere 30 minuti a 200°
3) Pelare le patate e unire patate e zucca nello schiacciapatate fino ad ottenere una purea omogenea
4) Insaporire con sale, zenzero e noce moscata lavorando un attimo
5) In una spianatoia versare la farina a fontana, e al centro mettere il composto di zucca e patate. Incorporare un pò di farina per volta impastando fino ad ottenere un bel panetto compatto (il piano di lavoro infarinato faciliterà l'operazione). Mi sono aiutata con una spatola/tarocco
6) A questo punto procedere come si preferisce ricavando filoncini da cui poi ricavare tocchetti di pasta. Io ho steso il panetto con un mattarello e con una rotella tagliapasta ho creato delle strisce trasversali, ho ricavato dei pezzettini di impasto, ho fatto delle palline e ho passato ognuno in un rigagnocchi infarinato
7) Adagiare gli gnocchi in una teglia ben infarinata, facendoli roteare bene, in modo che si cospargano di farina sopra e sotto
8) Si possono cuocere subito o lasciarli asciugare un'oretta
9) Lessarli nell'acqua bollente, salare e scolarli una volta che galleggiano (per evitare che si possano unire metto sempre un goccio di olio nell'acqua)

Per condire:
In una padella far sciogliere, a fuoco basso, il burro con lo spicchio d'aglio e il rametto di rosmarino. Una volta insaporita la salsetta rimuovere aglio e rosmarino facendo saltare gli gnocchi (insieme ad un goccino di acqua di cottura) facendo in modo che si insaporiscano bene

Per la fonduta:

A bagnomaria, in un pentolino, unire latte e panna scaldandoli. Unire il formaggio grattugiato e la caciotta tagliata a pezzetti molto piccoli, mescolare per far sciogliere il tutto.

Assemblaggio:
In un piatto versare a specchio la fonduta e disporre sopra gli gnocchi, spolverare a piacere una macinatina di noce moscata. Mangiare caldi! 



Ed ecco tutti i passaggi:

Spatolina Tescoma




E con questa ricetta partecipo al bellissimo contest "Di che pasta sei?" organizzato dal blog "Oggi pane e salame, domani...".

Parmigiana di melanzane

  
Stecchini Decorfood Italy

Non potevo non avere sul blog una traccia di un piatto così famoso, così buono e così... siciliano? campano? Boh! Tutti se la contendono. Tante fonti dicono sia un piatto siciliano in cui "parmigiana" non indica una collocazione geografica di Parma nè del parmigiano, bensì del termine "parmiciana" con cui in Sicilia si intende la persiana. Il piatto ricorda, per la sua struttura stratificata, appunto la persiana che è costituita da travi di legno sovrapposte. Ma altrettanti fonti fanno ricondurre questa preparazione alla Campania e quindi io ci rifletto su mentre divoro una porzione dopo altra.
Stavolta l'ho preparata per farne un antipasto e non un secondo, l'ho tagliata a pezzi piccoli servendoli insieme ad altri antipastini rustici (olive, formaggi tra cui ricotta, salumi...).

Stecchini Decorfood Italy

Ho fatto però una cosa per nulla tradizionale: non ho fritto le melanzane, le ho grigliate, avrò usato un totale di 3 cucchiai d'olio, non di più!
So bene che forse non è una vera parmigiana, ma è un buon compromesso per farla più spesso, per seguire un regime nutrizionale un pò più sano e forse dietetico (ah, che termine orribile!).
In fondo vi assicuro che non è molta la differenza, anzi, se posso dire la mia: io la preferisco così, più asciutta e facile da dividere.

Se vi interessa la versione con le zucchine potete trovarla qui.


Parmigiana di melanzane

Ingredienti:
2 melanzane viola medio grandi
350 gr di sugo di pomodoro al basilico Mutti
Aromi per sugo al pomodoro Ariosto
1 uovo
250 gr di mozzarella (preferibilmente fresca)
q.b. di parmigiano grattugiato
Olio extravergine d'oliva Dante
Sale
Crema di balsamico al peperoncino Acetaia Leonardi

Procedimento:
1) Spuntare le malanzane e tagliarle a fette non troppo spesse. Immergerle in una ciotola con del sale grosso e poggiare sopra un piatto o un peso capace di pressarle e far uscire l'amaro che le contraddistingue. Tenerle così per un'ora (se andate di fretta vanno bene 30 minuti)
2) Ungere appena una piastra grigliata e adagiare le melanzane cuocendole da entrambi i lati
3) Nel frattempo in un tegamino versare un filo d'olio e il pomodoro al basilico, lasciarlo cuocere a fuoco basso per 5 minuti
4) Tagliare la mozzarella strizzandola in modo da far uscire l'acqua in eccesso
5) Sul fondo di una pirofila mettere un pò di sugo
6) Fare uno strato di melanzane ben attaccate tra loro
7) Adagiare un pò di sugo
8) Unire il parmigiano e gli aromi
9) Adagiare le fette di mozzarella
10) Passare un sottile filo d'olio
11) E infine spennellare sulla superficie un pochino di uovo sbattuto su un piatto
12) Ricominciare un altro identico strato con melanzane-sugo-parmigiano-aromi-mozzarella-olio-uovo
13) Concludere il terzo strato con melanzane-sugo-parmigiano-aromi-olio e lasciar colare in superficie la parte d'uovo sbattuto rimasto
14) Cuocere in forno già caldo a 180° per 30 minuti
15) Estrarre la pirofila dal forno e lasciarla intiepidire in modo che la parmigiana si rassoderà
16) Far le porzioni servendo con un pò di crema di balsamico al peperoncino



Ed ecco i passaggi:


domenica 27 novembre 2011

Cioccolato fondente fuso a bagnomaria



Buona domenica :)
Chiaramente questo è un post rivolto a chi è alle prime, anzi, primissime armi in cucina. E serve anche a me avere dei post di consigli o ricette base per evitare di ripetere sempre tutti i passaggi di un procedimento.
Mi scuso per la banalità del post.

Cioccolato fondente fuso a bagnomaria

Ingredienti:
Cioccolato di buona qualità (il mio è Mirco Della Vecchia)

Procedimento:
1) Spezzettare finemente con un coltello il cioccolato
2) Riempire un tegamino dal fondo spesso con due dita d'acqua e scaldarla portandola a circa 40° (oppure partire direttamente da acqua fredda)
3) In un altro tegamino più piccolo (o ciotola), versare il cioccolato
4) Inserire questo secondo pentolino sopra il primo, ricordando che il diametro deve essere tale che il pentolino non tocchi l'acqua bollente sul fondo
5) Mettere tutto sul fornello più piccolo, la fiamma deve essere al minimo e deve essere spenta intorno i 45°, il cioccolato a poco a poco si scioglierà dolcemente  grazie al calore che arriva da sotto

 

 
Consiglio: il cioccolato bianco, invece, crea più problemi perchè si fonde a temperature inferiori quindi è bene che non incontri troppo calore perchè potrebbe bruciarsi o raggrumarsi. Dovrà essere versato sul pentolino e lasciato fondere a fiamma ormai spenta, coprendolo con un coperchio.

sabato 26 novembre 2011

Merluzzi al cartoccio



Oltre alla ricetta mi piace mostrarvi la Carta Fata, un meraviglioso modo per cucinare al cartoccio. E non è un cartoccio normale, è trasparente e si irrigidisce in cottura diventando al tempo stesso "contenitore" da portare direttamente a tavola. I benefici? Tantissimi! Nasce per contenere liquidi e umori di cottura, non si disperde nessun profumo, nessuna sostanza, tutto si sprigiona soltanto all'apertura. Altro aspetto da valutare: Carta Fata consente di preparare pietanze con largo anticipo, si mantengono molto calde a lungo. Oltretutto si sporcano meno stoviglie. Per tutti questi motivi molti ristoratori hanno scelto questa tipologia speciale di cartoccio.
Non ci sono contro indicazioni, solo un accorgimento: non superare i 230° di cottura.

Ringrazio Decorfood Italy per avermela fatta conoscere.
E' davvero una trovata geniale e utilissima, una delle scoperte più utili in cucina degli ultimi tempi.

Ho usato il cartoccio per cuocere e servire dei merluzzi cotti al forno. E il buonissimo sughetto è dato dai pomodorini di Casa Barone, non posso descrivervi la bontà e la freschezza, da provare!!



Merluzzi mediterranei al cartoccio

Ingredienti per 2 porzioni:
10 merluzzi medio piccoli
10 pomodorini del Piennolo di Casa Barone
1 spicchio di aglio
Un ciuffetto di prezzemolo fresco
Insaporitori per pesci Ariosto
Olio extravergine d'oliva
Sale grosso

Procedimento:

1) Lavare accuratamente i merluzzi sotto l'acqua corrente, eliminando le interiora e facendo un taglio sotto la testa
2) In una ciotolina unire l'olio, il sale, il prezzemolo tritato e aromi dell'insaporitore
3) Spennellare il tutto sulla superficie dei pesci, insistendo bene
4) Unire una parte dei pomodorini dentro i merluzzi
5) Ritagliare 2 quadrati di Carta Fata, posizionare su ognuno 5 merluzzi con sopra altri pomodorini
6) Chiudere sollevando i 4 lembi e sigillare con l'apposito laccetto
7) Adagiare i cartocci in una teglia e mettere in forno a 180° per 15 minuti
8) Nel frattempo la carta si sarà irrigita e aprendo il sacchettino la carta si manterrà stabile e potrà essere posizionata così com'è sui piatti da portata


Consiglio: con lo stesso procedimento vengono ottime anche le triglie e altri pesci simili

venerdì 25 novembre 2011

Crostata alla frutta


Le crostate alla frutta sono in assoluto tra i miei dolci preferiti, si perchè io non impazzisco per le torte piene di panna o stra farcite di creme, amo principalmente dolci freschi o cioccolatosi, la crostata è un classico che a me non stanca proprio mai, infatti tengo sempre congelate un paio di fragole per sfruttarle all'occorrenza. Stavolta tra la frolla (a proposito, è morbida e friabile al tempo stesso) e la crema ho fatto uno strato di cioccolato per un risultato ancora più croccante.



Una settimana fa ho deciso di farmi un regalo di Natale in anticipo, un acquistino on line esattamente su Zalando, e ho comprato una bella borsa, proprio come la cercavo, una shopping bag perfetta per andare in giro in questo periodo in cui ci avviciniamo ad una atmosfera di regali e di festa. L'ho presa marrone, colore classico per una linea e una dimensione un pò moderna. La marca è Esprit, a dire il vero non sapevo nemmeno che facesse borse, io conoscevo solo l'abbigliamento che ormai trovo in diversi posti e centri commerciali. Insomma su Zalando la spedizione è rapida e le spese gratuite (solitamente sono sempre le spese di spedizioni che mi frenano negli acquisti on line).

Ultimamente con un click risolvo tanti problemi, recentemente ho acquistato anche su Decorazioni per dolci un sito in cui ho finalmente trovato prodotti che non trovo altrove, tipo il glucosio e le paste aromatizzanti per dolci. Ho anche preso le sacche da pasticcere monouso, quelle da 40 cm che vedo sempre sui programmi di Alice (Montersino le usa per tutto!).

Insomma che dire... ci sono siti seri e meno seri e mi fa piacere elogiare i primi e bandire i secondi. A presto e buona giornata :)



Crostata alla frutta 

Ingredienti per uno stampo da crostata di 27 cm

Per la frolla:
300 gr di farina 00 (per dolci e sfoglie) Rosignoli Molini
150 gr di burro
115 gr di zucchero
3 tuorli (o 1 uovo medio e 1 tuorlo)
La scorza grattugiata di un pò d'arancia
Un pizzico di sale
1 cucchiaino di lievito per dolci San Martino

Altro:
100 gr di cioccolato fondente 60% Venchi

Per la crema pasticcera:
500 ml di latte intero
7 tuorli (di uova medie)
150 gr di zucchero (si può arrivare fino a 200 gr e resta ottima)
50 gr di amido di mais (Maizena)
1/2 cucchiaino di Vanillina di Flavour Art (o chiaramente 1/2 bacca di vaniglia)

Altro:
Pesche sciroppate
Kiwi
Fragole
Ananas
Amarene sciroppate Fabbri
Gelatina neutra Fabbri


Procedimento per la frolla:
1) Partire con burro morbido (ma non troppo!), lasciato a temperatura ambiente per circa 30 minuti o ammorbidito pochi secondi al microonde, tagliarlo a pezzetti non troppo piccoli
2) In una ciotola versare il burro e la scorza d'arancia
3) Unire lo zucchero
4) Con le mani lavorare il tutto strizzando con le mani fino a far amalgamare burro e zucchero
5) Aggiungere i tuorli e amalgamarli con una frusta manuale fino ad incorporarli
6) A parte setacciare la farina con un pizzico di sale e il lievito
7) Disporla a fontana su una spianatoia
8) Al centro della fontana versare il composto di burro-zucchero-tuorli
9) Lavorare il tutto il più velocemente possibile. Si deve arrivare a formare un bel panetto compatto ma non si deve lavorare a lungo come se fosse pasta da lievitazione. Spianare la pasta ad uno spessore di 1 cm mettendola tra due fogli di carta forno
10) Far riposare la pasta in frigo per almeno 1 ora
11) Nel frattempo preparare la crema pasticcera (spiegazione sotto)
12) Riprendere la pasta e con un mattarello spianarla meglio. Con l'aiuto di un mattarello creare un disco
13) Trasferirlo sullo stampo imburrato e infarinato (avvolgendo la pasta sul mattarello per adagiarla meglio)
14) Premere sui bordi per fare aderire bene la pasta
15) Con un coltellino incidere parte dei bordi per rimuovere i centimetri di troppo (non deve essere troppo alta)
16) Bucherellare il fondo con i rebbi di una forchetta
17) Rivestire con un foglio di carta forno e inserire dentro dei fagioli o altri legumi secchi (servono a far peso e non far sollevare la frolla durante la cottura)
18) Mettere in forno, preriscaldato solo da 2 minuti, a 180° per 20 minuti, togliere la carta forno e i legumi e proseguire la cottura per altri 10 minuti (dovrà restare chiara)
19) Far raffreddare la frolla fuori dal forno, senza estrarla dallo stampo (altrimenti si romperebbe). Dopo una mezzoretta si sarà rassodata e sarà pronta per essere estratta
20) Adagiare il guscio di frolla su un piatto da portata 
21) Spennellare sopra il cioccolato fuso a bagnomaria
22) Mettere in frigo a rassodare per almeno 20 minuti)

Procedimento per la crema pasticcera:
1) Mettere sul fuoco il latte sfiorando l'ebollizione senza mai arrivarci. Togliere dal fuoco
2) Nel frattempo lavorare, con un frusta manuale, i tuorli con lo zucchero e la vaniglina (o semi della bacca di vaniglia)
3) Incorporare poi la maizena e amalgamare il tutto
4) Unire, a filo, il latte
5) Rimettere tutto sul fuoco fino al rassodamento della crema
6) Versarla su una pirofila bassa in vetro o ceramica, coprire con pellicola trasparente a contatto diretto con la crema
7) Mettere in frigo a raffreddare fino al momento dell'utilizzo


Assemblaggio finale:
1) Con una spatolina distribuire la crema pasticcera uniformemente sopra la crostata
2) Lavare, affettare la frutta (tra cui le amarene) e disporla con fantasia sopra la crema
3) Spennellare in superficie la gelatina (che la luciderà e impedirà alla frutta di annerirsi per via l'ossidazione) 

Pennello in silicone Happyflex


Tenere la crostata in frigorifero fino al momento dell'utilizzo