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martedì 13 maggio 2014

Cestini di pasta fillo con robiola e pomodorini

Piattini Poloplast


Io adoro la pasta fillo, così sottile e croccante, si possono realizzare infinite preparazioni, ecco una piccola ma gustosa idea...

Piattini Poloplast



Cestini di pasta fillo con robiola e pomodorini

Ingredienti:
4 fogli di pasta fillo
100 gr di robiola
100 gr di philadelphia
100 gr di mascarpone
q.b. di pomodorini
q.b. di pepe nero
q.b. di basilico o prezzemolo
q.b. di granella di pistacchio
q.b. di lattuga riccia

Procedimento

Per i cestini di pasta fillo:
Con del burro fuso spennellare bene il primo foglio di pasta fillo. Adagiare sopra il secondo e spennellare anch'esso. Ricavare dei quadrati da 7 cm per lato e adagiare ognuno in uno stampo metallico imburrato (il mio per tartellette festonate) o da muffins. Cuocere in forno statico a 180°C fino a completa doratura (almeno 10 minuti). Estrarre il cestino dallo stampo e far raffreddare bene. 

Per la spuma di robiola:
In una ciotola amalgamare con una forchetta la robiola insieme philadelphia, mascarpone, pepe ed erba cipollina fino a renderla più morbida. Lavare i pomodorini e tagliarli a fettine. Con un sac à poche con bocchetta a stella farcire i cestini ma solo prima di servire (altrimenti la pasta si ammorbidisce troppo). Unire i pomodorini, la granella di pistacchio e a piacere una fogliolina di lattuga riccia.


Note: l'ideale sarebbe realizzare dei cestini più piccolini, la prossima volta userò una forma diversa, intanto sperimento... :p

lunedì 12 maggio 2014

Cipolla pastorizzata al vino rosso


Ho letto questo procedimento in un libro di Montersino e mi ha incuriosita molto perchè la cipolla resta di un viola molto più vivo e si conserva in frigorifero per diversi giorni. 
A cosa serve? Si può utilizzare in tutte quelle preparazioni salate che si fanno abitualmente: ad esempio dei biscottini per l'aperitivo, per un rustico, per un ripieno.



Cipolla pastorizzata al vino rosso

Ingredienti:
70 gr di cipolla rossa
30 gr di vino rosso
10 gr di olio extravergine d'oliva
Un pizzico di sale

Procedimento:
Tagliare la cipolla a dadini. Metterla in un contenutore di plastica o di ceramica da microonde, aggiungere il sale, il vino rosso e l'olio. Coprire con pellicola adatta alla cottura. Cuocere al massimo della potenza per 8 minuti. Raffreddare il più velocemente possibile e conservare in frigorifero in un barattolo ermeticamente chiuso.

Nota: l'unico inconveniente è che il microonde puzza di cipolla per un pò :D

giovedì 8 maggio 2014

Fettine alle mandorle

Scatola porta the e porcellane Easy Life Design


Questi biscotti sono la fine del mondo, sono talmente buoni che sono diventati tra i miei biscotti al burro preferiti, quei pezzettini di mandorle li rendono ancora più croccante. Una ricetta perfetta di Montersino.

Scatola porta the e porcellane Easy Life Design



Fettine alle mandorle

Ingredienti per 48 biscottini:
200 gr di burro
80 gr di zucchero a velo
32,5 gr di uova intere
240 gr di farina 180 W (ovvero farina debole, 00)
100 gr di granella di mandorle 
1/2 bacca di vaniglia
1 gr di sale

Procedimento:
Tostare la granella di mandorle e metterle da parte. Lavorare il burro morbido con lo zucchero, il sale e la vaniglia utilizzando la foglia della planetaria. Unire a filo le uova e poi la farina. Completare l'impasto con la granella di mandorle. Schiacciare la frolla molto morbida tra due fogli di carta da forno e far riposare in frigo per qualche ora o in freezer per circa 30 minuti. Allargarla con il mattarello cospargendo sopra e sotto di farina e arrivare ad uno spessore di 4-5 mm. Coppare e disporre i biscotti su una teglia rivestita da carta da forno. Metterla in frigorifero per circa 15 minuti in modo tale che i biscotti possano poi mantenere la forma durante la cottura. Cuocere in forno a 180°C per 15 minuti, o comunque sia fino a leggera doratura. Farli intiepidire e poi passarli su una gratella in modo che possano raffreddarsi bene. 

(La ricetta diceva di stendere il tutto in un quadro di acciaio alto 4 cm e formare una mattonella regolare. Farla raffreddare in frigorifero, quindi ricavare fettine 4x4 cm, spesse 1/2 cm).

Scatola porta the e porcellane Easy Life Design



Consiglio: se come me non avete la granella di mandorle fatela voi in casa. Io sono partita da mandorle con la buccia, le ho sbollentate e pelate, poi le ho messe in padella e le ho saltate fino a quando si sono asciugate e hanno iniziato a prendere colore, devono appunto tostarsi. Poi vanno raffreddate bene, io le ho messe in freezer, e a quel punto vanno frullate a scatti alla minima potenza in modo che si possa ottenere una granella, anche se irregolare.

mercoledì 7 maggio 2014

Gnocchi di ricotta con carciofi, pomodorini secchi e pinoli



Ricordate gli gnocchi di ricotta in salsa di zafferano? Mi erano talmente piaciuti (ricetta di Montersino) che ho deciso di replicarli variando il condimento. Sono talmente saporiti e scioglievoli che quasi li preferisco a quelli di patate. La ricotta non si sente affatto, così anche chi solitamente non la ama praticamente non se ne accorge :D (spero che mio fratello non legga questo post). 



Gnocchi di ricotta con carciofi, pomodorini secchi e pinoli

Ingredienti per 3-4 persone

Per gli gnocchi:
500 gr di ricotta di pecora (vecchia di qualche giorno)
200 gr di farina 00 (+ quella per la lavorazione)
50 gr di uova intere
50 gr di parmigiano grattugiato
q.b. di sale
q.b. di pepe nero
q.b. di noce moscata

Per la crema di carciofi:
5 carciofi di media grandezza
1 spicchio d'aglio
30 gr di parmigiano grattugiato
2-3 mestoli di brodo vegetale
q.b. di olio extravergine d'oliva Colonna
q.b. di sale
q.b. di pepe nero
q.b. di noce moscata

Altro:
30 gr di pinoli
30 gr di ciliegino secco sott'olio Genesis
q.b. di erba cipollina



Procedimento

Per la crema di carciofi:
Pulire i carciofi e tagliarli a spicchi. Farli saltare per qualche minuto in padella con olio, lo spicchio di aglio intero (che poi andrà rimosso), il sale, il pepe e la noce moscata. Ammorbidirli con il brodo e proseguire così la cottura. Versare 2/3 dei carciofi nel bicchiere di un minipimer e frullare insieme ad un altro pò di brodo e al parmigiano ottenendo così una cremina. Versarla in padella e unire il ciliegino sott'olio tritato al coltello (lasciarne un pò da parte per la decorazione). In un padellino a parte tostare i pinoli facendoli dorare. 

Per gli gnocchi di ricotta:
Spolverare il tavolo con una piccolissima parte di farina della ricetta. Mettere sul tavolo la ricotta molto asciutta, disporre sopra la farina, unire sale, parmigiano grattugiato, noce moscata. Fare un pò di spazio al centro e unire le uova. Impastare con le mani abbastanza velocemente, altrimenti gli gnocchi verranno gommosi. Dovrà però essere un impasto ben liscio. Usare un pò di farina di supporto sul tavolo. Formare dei salamini non troppo grossi. Accostarli uno vicino l'altro e con un raschietto tagliare ottenendo tanti gnocchetti tutti uguali. Spolverare di farina sopra, sollevarli in modo che si infarinino tutti leggermente e fare i segni con lo riga gnocchi o con la forchetta. Cuocere in abbondante acqua salata senza girarli. Aspettare un pò, quando lo gnocco sarà un pò denso girare un pò con il cucchiaio di legno. Scolare quando vengono a galla versandoli nella padella con la crema calda di carciofi, farli saltare e disporre nei piatti decorando con un pò di erba cipollina, i pinoli, i carciofi interi e pezzettini di ciliegino secco. Irrorare con un giro di olio a crudo e servire. 



lunedì 5 maggio 2014

Americanini


Forse in foto non rendono tantissimo ma vi assicuro che dal vivo hanno una forma adorabile. La sorpresa sta nella dimensione: chi li ha visti non ha capito che tipo di uovo potesse essere dato che sono dei piccolissimi bocconcini. Questa genialata è firmata Montersino ed è tratta da uno dei sui libri in cui tratta il salato. 




Americanini

Ingredienti per 24 pezzi

Per l'ovetto baby:
120 gr di albumi
30 gr di tuorli
Un pizzico di sale

Per la finitura:
160 gr di pan carrè (il mio fatto in casa, lo trovate qui) o pane per tramezzini
120 gr di bacon
20 gr di gelatina kappa (io l'ho sostituita con un goccino d'olio)
q.b. di burro
q.b. di pepe
q.b. di rosmarino


Procedimento

Per i crostini:
Con un coppapasta rotondo circolare o festonato coppare il pan carrè (o pane per tramezzini) ottenendo dischetti di circa 4 cm. Disporli su una teglia rivestita da carta da forno. Spennellarli di burro fuso e tostarli in forno a 200-220°C fino a doratura.

Per il bacon:
Tagliare il bacon a fette spesse mezzo cm (le mie erano delle semplici fettine). Coppare dei dischetti grandi quanto i crostini e farle rosolare a fuoco vivace in una padella antiaderente tenendole bene in pressione con una spatola (come se fossero cotte alla piastra). 

Per l'ovetto baby:
Sbattere gli albumi molto bene, regolare di sale e di pepe. Eliminare la schiumetta che si sarà formata. Ammorbidire il burro e con le dita ungere bene e abbondantemente lo stampo da mini savarin, salare. Versare gli albumi su un colino a pistone, o una caraffina, e riempire così lo stampo arrivando fino al bordo. Cuocere in forno, già caldo, modalità statica a 120°C per circa 20-25 minuti. In una terrina condire i tuorli con sale e pepe, mescolare. 
Lasciarli del tutto raffreddare. Adagiare gli albumi ben rappresi in una teglia rivestita da carta da forno. Unire gocce di tuorli sbattuti in modo da ricoprire i fori. Rimettere in forno per qualche minuto fino a quando i tuorli saranno leggermente rappresi, dovranno formare la pellicina.

Per lucidare:
In un tegame dell'acqua sfiorando il bollore. Unire la gelatina kappa (proporzioni 30 gr su 500 gr di acqua) a pioggia mescolando con una frusta. 

Per la composizione finale:
Adagiare una fettina di bacon sopra il crostino di pane.
Immergere gli ovetto baby sulla glassa e posizionarli sopra il bacon. 
Adagiare un ovetto baby sopra una rondella di bacon. Guarnire con una chips di bacon croccante e qualche ago di rosmarino.

Stampi in silicone da mini savarin Pavoni


Consigli: - mettere sempre qualche spuntoncino di maionese o crema pasticcera salata prima di inserire i mignon su un vassoio o piatto da portata, in questo modo staranno fermi quando li trasporteremo
- gli ovetti possono resistere anche 2 giorni in frigorifero prima di essere utilizzati per comporre il mignon

sabato 3 maggio 2014

Caramello a secco



Il caramello è una preparazione tanto semplice quanto preoccupante per qualcuno, è semplice perchè gli ingredienti sono 2 o addirittura 1, come in questo caso. Basta solo seguire qualche accorgimento e prestare attenzione nel non bruciarsi.
Con "caramello" si intende un composto di zucchero che solidifica nel giro di poco tempo, viene utilizzato per le decorazioni, per il crème caramel e svariate preparazioni dolci.
Quando si vuol ottenere un caramello morbido si parla di "salsa al caramello", la differenza è che ad un certo punto la cottura di questo composto bollente viene fermato da un altro composto bollente, può essere panna (e si ottiene così una salsa mou), può essere acqua, può essere un succo di frutta, l'importante è che sia un liquido ben caldo, 
 si parla così di "decuocere", perchè se così non fosse il caramello si rapprende subito rendendo impossibile il proseguimento.

Il caramello classico può essere preparato in 2 modi: con acqua e zucchero o solo con zucchero, a secco.
Nel primo caso il caramello impiegherà un pò più di tempo ma non si dovrà mai mescolare; nel secondo caso i tempi saranno più brevi ma noi dovremo stare davanti ai fornelli a seguire bene il tutto. 
In entrambi i casi si otterrà un caramello duro, spesso si parte però dalla realizzazione di questo caramello per fare una salsa.


Caramello a secco

Ingredienti:
250 gr di zucchero semolato (o di canna)

Procedimento:
Partire da un pentolino, possibilmente di rame, o se non lo avete, come me, usatene uno con doppio fondo. Scaldarlo sul fuoco. Unire un cucchiaio di zucchero per volta, inserire il successivo solo quando tutti i cristalli si sono ben sciolti. Non mescolare mai nella prima fase, scuotere però il pentolino facendo in modo che la caramellizzazione sia uniforme e che lo zucchero non bruci. Mescolare nella fase successiva. Una volta raggiunta la colorazione desiderata usare il caramello a piacere e... velocemente.

Nota: il caramello forma i grumi solo in 2 casi, o quando si versa lo zucchero tutto insieme oppure quando si mescola all'inizio con un supporto metallico o di legno che sia

giovedì 1 maggio 2014

Ossa da mordere alle mandorle

Piattino Green Gate


Dei dolcetti buonissimi e di una semplicità disarmante, sono piaciuti a chiunque sia venuto a trovarmi in quei giorni, il profumo del limone è notevole e come tutti i dolci zuccherosi uno tira l'altro. Non sono affatto stucchevoli. La prossima volta userò mandorle non pelate, secondo me starebbero meglio... Ricetta by Montersino.

Piattino Green Gate


Ossa da mordere alle mandorle

Ingredienti:
360 gr di mandorle non pelate
360 gr di zucchero a velo
54 gr di albumi
20 gr di pasta di limone (qui la ricetta)

Procedimento:
1) In una ciotola, manuale o da planetaria, versare le mandorle intere, lo zucchero a velo e la pasta di limone. Impastare aggiungendo poco albume per volta fino ad ottenere un impasto consistente
2) Stendere il composto su un foglio di carta da forno spolverizzato di zucchero a velo
3) Appiattire con un mattarello fino all'altezza di una mandorla e spolverizzare di nuovo lo zucchero a velo
4) Tagliare dei piccoli quadretti
5) Disporli su una teglia rivestita da carta da forno
6) Lasciarli asciugare fino al giorno dopo, a temperatura ambiente
7) Cuocere in forno, già caldo, a 160°C per 10 minuti

lunedì 28 aprile 2014

Pasta con pesto di carciofi



Spesso si abusa del termine "pesto" e mi scuso con tutti i genovesi perchè quello vero probabilmente è di basilico e fatto rigorosamente col mortaio. Diciamo che questa è una crema di carciofi che però ruba al pesto molti ingredienti, ecco perchè viene fuori qualcosa di così gustoso.



Pasta con pesto di carciofi

Ingredienti:
500 gr di sedani o maccheroni rigati
5 carciofi
60 gr di formaggio grattugiato Castelmagno Beppino Occelli
80 gr di mandorle
140 gr di olio extravergine d'oliva
Un pizzico di sale grosso
q.b. di pepe nero
q.b. di noce moscata
q.b. di formaggio Casottina Beppino Occelli

Procedimento:
Pulire i carciofi mettendo a bagno, in acqua acidula, quelli via via pronti, ovvero quelli a cui è stata privata la barbetta. Tagliarli a spicchi. Sbollentarli in acqua bollente leggermente salata per 5-7 minuti, dovranno essere cotti ma non sfatti. Scolarli bene e lasciarli raffreddare.
Nel mortaio oppure in alternativa nel robot da cucina inserire i carciofi (tranne qualche spicchio), il formaggio grattugiato, le mandorle (le mie non pelate), il sale grosso, il pepe, una macinatina di noce moscata. Iniziare a frullare versando a filo l'olio, arrivando così ad ottenere una sorta di pesto o crema. In una padella arrostire gli spicchi di carciofi messi da parte fino a quando non avranno formato una crosticina dorata.
Lessare la pasta e amalgamarla al pesto, aggiungendo qualche cucchiaio di acqua di cottura in modo da renderla leggermente più cremosa (anche se non dovrà essere troppo cremosa altrimenti non è una pasta col "pesto"). Servire con gli spicchi di carciofi e il formaggio Casottina tagliato a rettangolini.

Padella in pietra ILLA
Mortaio Easy Life Design

giovedì 24 aprile 2014

Budini alle erbette con salsa di noci



Quanto mi piacciono questo genere di preparazioni! Hanno il pregio di poter essere preparate in anticipo, possono essere mangiate calde, tiepide e fredde e sostituendo l'ingrediente principale si possono ottenere infinite combinazioni. Per la salsa ovviamente si può optare per qualcosa di più fresco e leggero come una salsa allo yogurt o anche di pomodoro, ma io trovo la salsa di noci di una goduria incredibile, non la sostituirei.
Questi sformatini sono tra i più buoni presenti sul mio blog :)) mi sono piaciuti tantissimo. 



Budini alle erbette con salsa di noci

Ingredienti

Per i budini:
450 gr di erbette miste (spinaci, bieta, erbetta, cicoria, vanno bene anche surgelate) 
1 spicchio d'aglio
2 uova
100 ml di panna fresca
30 gr di parmigiano o grana grattugiato
Sale
q.b. di pepe
q.b. di noce moscata
Olio extravergine d'oliva

Per la salsa di noci:
250 gr di latte intero fresco
25 gr di burro
15 gr di farina
15 gr di parmigiano o grana grattugiato
30 gr di noci sgusciate
Sale
q.b. di pepe
q.b. di noce moscata

Per decorare:
Scaglie di grana Bella Lodi
Scorza di arancia tagliata a julienne sottile
Erba cipollina
Gherigli interi di noci


Procedimento

Per i budini:
1) Mettere un filo d'olio in padella insieme allo spicchio d'aglio, dopo 30 secondi unire le erbette e un goccino d'acqua, coprirle con un coperchio lasciandole cuocere 5 minuti, togliere il coperchio e lasciare che si asciughino bene e che evapori tutta l'acqua
2) Eliminare l'aglio e far raffreddare bene le verdure, poi strizzarle bene, disporle in un tagliere tritandole al coltello
3) Versarle in una terrina e amalgamarle alle uova, la panna, il formaggio grattugiato. Insaporire con sale, pepe e noce moscata
4) Versarle nello stampo pressando bene, in modo che prendano bene la forma 
5) Riempire metà pirofila con dell'acqua a temperatura ambiente e posizionare sopra lo stampo
6) Cuocere quindi a bagnomaria a 180°C in forno statico per 30-35 minuti
7) Una volta che gli sformatini saranno intiepiditi estrarli dallo stampo e servire. 

Per la salsa alle noci:
Creare una sorta di besciamella fluida sciogliendo il burro in un tegame, unire la farina, noce moscata e pepe. Aspettare che diventi di un bel colore dorato e poi unire tutto d'un colpo il latte caldo, mescolare a fuoco basso fino a quando la salsetta si sarà leggermente addensata. A fuoco spento unire le noci tritate al coltello e il formaggio, mescolare e colare sopra i budini o mettere la crema in una ciotolina. Decorare con scaglie di grana, erba cipollina, noci e scorzette di arancia che danno un pò di colore al piatto.

Stampo in silicone Pavoni

martedì 22 aprile 2014

Uovo di Pasqua

Piatto Poloplast

Quando si inizia a scoprire il mondo del temperaggio si impara che: per qualche semplice uovo si sporca un mondo e che è meravigliosamente divertente pasticciare. Ho impiegato più tempo a ripulire la cucina (c'era cioccolato dap-per-tut-to!!) che a fare le uova. Per quest'anno saranno semplici, senza particolari decori, dal prossimo anno sperimenterò qualcosa di più grazioso, intanto sono felice di aver creato il mio primo uovo grande, conclusione del pranzo pasquale.
Le feste son finite e da oggi... dieta! ;)



Piatto Poloplast


Uovo di Pasqua

Ingredienti:
500 gr di cioccolato fondente

Servono inoltre:
1 termometro 
1 stampo in policarbonato


Procedimento:
Lucidare lo stampo con un panno inumidito da alcool alimentare (serve a eliminare ogni traccia di grasso e opacità che si andrebbe a riflettere sul cioccolato).
Fondere il cioccolato a 50°C (io al microonde ma va bene anche a bagnomaria). Immergerlo in un bagnomaria di acqua molto fredda di frigorifero (oppure acqua e ghiaccio), mescolare rapidamente fino a far scendere la temperatura a 31°C (oppure a 29°C per poi portare a 31°C con un colpetto di microonde). Poggiare la ciotola su un panno asciutto (in modo che non ci sia il rischio che finisca nemmeno una goccia d'acqua nel cioccolato). 
Colare il cioccolato sullo stampo, roteare in modo che si distribuisce su tutta la superficie, oscillare qualche secondo, dopodichè capovolgere lo stampo lasciando cadere su un piano ben pulito tutto il cioccolato in eccesso (il cioccolato va recuperato subito altrimenti si raffredda e si deve ricominciare tutto daccapo), e poggiare lo stampo su un teglia, tenuto in sospensione da 2-3 coppapasta, lasciarlo qualche minuto, dopodichè metterlo in frigorifero (sempre a testa in giù) lasciandolo semi cristallizzare, sempre in sospensione su una teglia. 
Nel frattempo il cioccolato si raffredda quindi o si scalda nuovamente al microonde senza superare i 31°C o si unisce altro cioccolato caldo mantenendo la temperatura di 31°C. 
Dopo pochi minuti, quando il cioccolato è diventato opaco togliere lo stampo dal frigo ed eliminare le code con un raschietto.
Colare un nuovo strato di cioccolato e ripetere la stessa operazione: quindi oscillare, capovolgere, battere, tenere in sospensione prima a temperatura ambiente e poi in frigorifero per almeno 20 minuti, eliminare le codine, a questo punto se è stato fatto un giusto temperaggio l'uovo si staccherà facilmente dallo stampo. (Si noterà che il cioccolato è pronto quando non presenterà zone opache guardando lo stampo). Estrarlo indossando i guanti.
Accoppiare le due parti di uovo scaldando i bordi su una teglia scaldata in forno (50°C). Scaldare anche la base in modo da renderla leggermente appiattita, così da permettere all'uovo di reggersi in piedi.

Io ho poggiato l'uovo su un disco di marzapane, a voi la scelta dove o su cosa poggiarlo.



Consigli:
Se tra il primo strato e l'altro il cioccolato dovesse raffreddarsi troppo le soluzioni sono 3:
- o si aggiunge del cioccolato fuso non temperato, si mescola e si porta nuovamente a 31°C
- o si scalda il cioccolato al microonde stando bene attenti a non superare i 31°C
- o si tempera nuovamente fondendo il cioccolato per poi fare un bagnomaria e portare a 31°C

Si può utilizzare il metodo che si preferisce nel temperare il cioccolato, quindi per spatolamento sul marmo o per inseminazione o per microonde o per Mycryo, a voi la scelta, io preferisco il bagnomaria. 

lunedì 21 aprile 2014

Ovetti decorati con colori liposolubili e marzapane



Ancora cioccolato, ancora uova. Una volta che si comincia è difficile smettere, è davvero divertente, si possono fare infinite cose, sicuramente ben più professionali delle mie che sono ancora alle prime armi. 



Ovetti decorati con colori liposolubili e marzapane

Ingredienti:
500 gr di cioccolato al latte
q.b. di colori liposolubili
q.b. di marzapane

Procedimento:
Lucidare lo stampo con un panno inumidito da alcool alimentare (serve a eliminare ogni traccia di grasso e opacità che si andrebbe a riflettere sul cioccolato).
Con un pennellino spennellare un pò di colore liposolubile sullo stampo (il mio colore è già miscelato al burro di cacao) e farlo asciugare. 
Fondere il cioccolato a 45°C (io al microonde ma va bene anche a bagnomaria). Immergerlo in un bagnomaria di acqua molto fredda di frigorifero (oppure acqua e ghiaccio), mescolare rapidamente fino a far scendere la temperatura a 31°C. Poggiare la ciotola su un panno asciutto (in modo che non ci sia il rischio che finisca nemmeno una goccia d'acqua nel cioccolato). 
Colare il cioccolato sullo stampo, roteare in modo che si distribuisce su tutta la superficie, oscillare qualche secondo, dopodichè capovolgere lo stampo lasciando cadere su un piano ben pulito tutto il cioccolato in eccesso, eliminare le codine e poggiare lo stampo su una ciotola, lasciarlo qualche minuto, dopodichè metterlo in frigorifero (sempre a testa in giù) lasciandolo semi cristallizzare in sospensione su una teglia. 
Nel frattempo il cioccolato si raffredda quindi o si scalda nuovamente al microonde senza superare i 30°C o si unisce altro cioccolato caldo mantenendo la temperatura di 30°C. 
Colare un nuovo strato di cioccolato e ripetere la stessa operazione eliminando le codine. Far raffreddare le uova in frigorifero per almeno 20 minuti, a questo punto se è stato fatto un giusto temperaggio gli ovetti si staccheranno facilmente dallo stampo. (Si noterà che il cioccolato è pronto quando non presenterà zone opache guardando lo stampo). Estrarli indossando i guanti.
Accoppiare le due parti di uovo scaldando i bordi su una teglia scaldata in forno (50°C). Scaldare anche la base in modo da renderla leggermente appiattita, così da permettere agli ovetti di reggersi in piedi.

Decorare con del marzapane (colorato di cacao per gli occhi). 



sabato 19 aprile 2014

Pecorelle in pasta di mandorle


Vorrei avere il tempo per dedicare ad ognuno di voi un sincero augurio ma si sa, le giornate come queste sono sempre frenetiche, ci si ritrova a fare tante cose, ma non per questo non c'è il pensiero e l'affetto verso tantissimi di voi, quindi approfitto di questo post per farvi i miei più sinceri auguri, queste feste possono essere gioiose per qualcuno, malinconiche per qualcun altro, stancanti o divertenti che siano spero possiate trascorrerle con chi amate. Cerchiamo di abbandonare tutti i pensieri negativi e le preoccupazioni, di riflettere sul significato di rinascita, che siate credenti oppure no. Un abbraccio sentito :)

Se qualcosa che non manca nei panifici e nelle pasticcerie siciliane nel periodo pasquale sono le pecorelle di marzapane o pasta di mandorle. Sono una bontà tipica del periodo che tante famiglie fanno in casa grazie all'apposito stampo: due pezzi in simil gesso in cui imprimere la pasta che così facendo prende la forma e tutti i rilievi. A me non ha mai fatto impazzire la pasta di mandorle ma finalmente ho trovato una ricetta per nulla troppo dolce o stucchevole.



Pecorelle in pasta di mandorle

Ingredienti per 11 pezzi piccoli:
500 gr di farina di mandorle
400 gr di zucchero a velo 
50-60 gr di sciroppo di glucosio
55 gr di acqua (io ho utilizzato 10 gr di liquore all'amaretto sostituendolo a 10 gr di acqua)
1/2 bacca di vaniglia

Procedimento:
In una terrina mescolare la farina di mandorle, lo zucchero a velo e la polpa estratta dalla vaniglia. 
Unire il liquore, lo sciroppo di glucosio e l'acqua. Impastare bene il tutto, prima con un cucchiaio e poi con le mani (indossando dei guanti) ottenendo così un composto sodo e compatto. Rivestire lo stampo con pellicola, inserire pezzi di pasta (meglio se a forma di cono) pressando bene (iniziare sempre dalla testa e terminare con il corpo) mettendo pasta in abbondanza. Chiudere con la seconda parte dello stampo (la parte posteriore) e pressare da sotto in modo che la pasta che abbonda possa essere impressa bene. Tagliare la parte che avanza con un coltello e delicatamente tirar fuori la pecorella dai due stampi. Eliminare le piccole imperfezioni con l'aiuto di uno stuzzicadenti. Far riposare così il tutto per almeno 2 ore, dopodichè procedere con pennarelli alimentari per il disegno di occhi e bocca. 

venerdì 18 aprile 2014

Cannateddi o pupa cu l'ova

Piatti Poloplast


Pupi cu l'ova, cannateddi di Pasqua, aceddi cu l'ova, cuddura, cudduredda, panareddi. Qualsiasi sia il loro nome si tratta di biscotti pasquali tipici di tutte le provincie siciliane che hanno in comune un impasto di frolla molto morbido e l'uovo sodo al centro. Nei panifici si vedono spesso durante questo periodo, a volte ricoperti di glassa a volte senza. Infinite le forme che vengono dati a questi biscotti l'importante è... mangiarli! 


Piatti Poloplast



Cannateddi o pupa cu l'ova 

Ingredienti:
500 gr di farina 00
180 gr di zucchero semolato (se ne può mettere dai 150 ai 200 gr, per me vanno già bene così considerando la glassa sopra, senza la glassa si può arrivare a 200 gr)
125 gr di strutto 
75 gr di latte
2 uova (circa 110 gr)  
1/2 bustina di lievito per dolci
1 cucchiaino di ammoniaca per dolci
Scorza grattugiata di arancia
Un pizzico di sale

Altro:
6-7 uova
Zuccherini colorati ("diavoletti")

Per la glassa:
35 gr di albume (io 5 gr di albume secco + 30 gr di acqua)
175 gr di zucchero a velo
q.b. di acqua 


Procedimento
Cuocere le 6-7 uova in una pentola capace, contando 7 minuti dall’ebollizione, fatto questo metterele da parte a raffreddare, dovranno essere anche ben asciutte. (Si possono usare sia sgusciate che intere per la successiva preparazione).
Disporre la farina a fontana insieme al lievito, il sale e la scorza grattugiata di arancia. Al centro inserire lo zucchero, fare una piccola conca e unire le uova sbattendole leggermente con una forchetta. A questo punto incorporare lo strutto. Sciogliere l'ammoniaca in un pò di latte, unire il tutto al composto e lavorare fino ad ottenere un composto omogeneo. (Dovrà essere un impasto ben più morbido di una pasta frolla). Far riposare in frigorifero per un'oretta.  
Dividere l'impasto in 6-7 parti uguali, conferire la forma che si preferisce coppando a piacere dopo aver steso la pasta con un mattarello (si può fare una treccia che diventa poi un cestino o si possono dare forme di colombe, campane, cuori o ciò che si preferisce). Inserire al centro l'uovo e intrecciare due strisce di pasta.
Spennellare la superficie con dell'uovo sbattuto e spolverare con gli zuccherini colorati oppure preparare una glassa di zucchero che andrà colata dopo la cottura. Disporre ad una certa distanza i biscotti su una teglia rivestita da carta da forno, cresceranno in cottura.
Cuocere in forno a 180°C per circa 25 minuti (la cottura dipende dalla dimensione dei biscottoni, comunque sia se sono ben dorati sono pronti).

Per la glassa:
Montare l'albume e aggiungere lo zucchero a velo ottenendo così una glassa bianca, liscia e soda. Aggiungere qualche goccino di acqua o di succo di limone fino ad ottenere la consistenza desiderata, dovrà essere leggermente colante ma non fluida. Lasciar asciugare e poi mangiare. 



giovedì 17 aprile 2014

Biscotti pasquali decorati con ghiaccia reale

Stampo in silicone Pavoni


In cucina la Pasqua è un pò come il Natale, si dice "quest'anno farò poche cose" e si finisce col voler preparare mille cose a tema. Non potevo non utilizzare un così delizioso stampo, ecco quindi dei semplici e gustosissimi biscotti.


Stampo in silicone Pavoni



Biscotti pasquali decorati con ghiaccia reale

Per la pasta frolla:
150 gr di farina 00
75 gr di burro
60 gr di zucchero
24 gr di tuorli
Un pizzico di sale
La scorza di arancia grattugiata

Per la ghiaccia reale:
175 gr di zucchero a velo
35 gr di albume (io 30 gr di acqua e 5 gr di albume in polvere)
q.b. di succo di limone
Coloranti alimentari in polvere (i miei giallo, verde, giallo + rosso per fare l'arancio e rosso + blu per fare il lilla)



Procedimento

Per la pasta frolla:
In una spianatoia disporre a fontana la farina con il sale e la scorza grattugiata di arancia (o limone). Al centro versare lo zucchero, fare una piccola conca e versare i tuorli. Lavorarli amalgandoli con lo zucchero, dopodichè unire il burro morbido e amalgamare anche questo iniziando ad incorporare un pò di farina per volta. Lavorare con la punta delle dita fino ad ottenere un composto compatto. 
Prendere un pezzetto di pasta per volta e imprimere bene con le mani sullo stampo, in modo che la pasta possa prendere bene tutti i disegni in rilievo. Far riposare in frigorifero per circa 20 minuti. Cuocere in forno a 180°C per 20 minuti, far intiepidire e congelare per almeno mezz'ora. Estrarre così con facilità i biscotti e procedere con la decorazione.

Per la ghiaccia reale:
Io ho setacciato l'albume in polvere e l'ho unito al suo quantitativo di acqua mescolando bene (ovviamente si può usare normale albume d'uovo ma così facendo mangerete uovo crudo!).
Montare l'albume con qualche goccia di succo di limone. Unire a poco a poco lo zucchero a velo setacciato ottenendo così una glassa bianca, lucida e liscia. 
A piacere dividere il composto in diverse ciotoline e colorare ciascuna con un colorante diverso (i miei in polvere).
Aggiungere il succo di limone fino a rendere ogni glassa della consistenza desiderata, quindi più fluida per le aree più estese e più densa per i dettagli.
Trasferire il tutto su una penna da decoro o su sac à poche con la punta o su un conetto di carta da forno. Tagliare pochissima punta e procedere come fosse una penna.
Decorare seguendo i disegni delle impronte e utilizzando un pennellino in alcuni punti più piccoli. Far asciugare. 





Stampo in silicone Pavoni